capture 014 12052020 125703La liberazione di Silvia Romano ha scatenato anche l'odio peggiore. Ad attaccare duramente la giovane cooperante impegnata in Kenya per aiutare i bambini dell'orfanotrofio, la scrittrice Silvana De Mari. "L’Africa - esordisce nel suo video pubblicato su youtube - manca di tecnici, in compenso è ricca di africani che sanno fare un mucchio di lavori, senza il minimo problema, sicuramente meglio dell’europeo perché loro conoscono il posto. Quindi se siete capaci di amputare un arto, se siete capaci di eseguire un parto, se siete capaci di scavare un pozzo, se siete medici, chirurghi, ostetriche, veterinari o ingegneri, infermieri professionali no perché ci sono già le loro, ma qualche infermiera possiamo anche mettercela. Allora, se andate nel Terzo mondo siete dei soccorritori. Se non sapete fare nessuna di queste cose siete sciacquine". Per la De Mari si tratta di "individui a competenza zero" che si recano in Africa solo per fare selfie.

Ma l'invettiva non finisce qui: "Facciamo immediatamente questa legge: la sciacquina che se ne va in giro per il mondo cominci ad avere chiaro in mente che se le cose vanno male il popolo italiano non le pagherà la vacanza studio". La scrittrice prende di mira un riscatto che lo Stato italiano avrebbe pagato ai terroristi somali, dimenticando però che il governo, fino a prova contraria, ha negato un esborso di soldi per riavere la giovane attivista milanese: "Con la stessa cifra con cui è stato pagato il riscatto di una sola persona, avremmo potuto riscattare dalle miniere di oro del Burkina Faso 4mila bambini africani. Avremmo potuto pagare 40mila corsi di infermiera professionale. E invece abbiamo finanziato il terrorismo con il denaro di questi riscatti della sciacquina di turno che deve andare in Africa oppure in Iraq oppure in Siria a portare la sua clamorosa incompetenza. Abbiamo finanziato il terrorismo".

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