Sprechi ad alta quota. Con la centrale di acquisti-spese il costo è passato da 40 a 100 euro (compresi caviale e aragosta). Gli sprechi di Stato sono a portata di mano anche per i voli blu e passano per Consip. Fino a qualche anno fa il servizio di ristorazione a bordo degli aerei che trasportano gli esponenti del governo e altre alte cariche era affidato a una società di Fiumicino che aveva vinto la gara d'appalto e che riforniva i velivoli con cibo di alta qualità praticando il prezzo di 40 euro a pasto. ........., nel 2015, ............ la spesa è lievitata. La nuova gara d'appalto è stata affidata a Consip e vinta dalla Sky Services, società di Napoli (città da cui la famosa inchiesta aperta dal magistrato Henry John Woodcock è partita), che è riuscita a ottenere il risultato proponendo il catering di bordo per gli aerei blu a 100 euro a pasto. Prezzo che viene tuttora applicato. La Sky Services, a sua volta, ha subappaltato la commessa, per 50 euro a pasto, alla società Villa degli angeli, con sede a Ciampino, che si occupa dello stesso range di fornitura servizi. Insomma, una spesa maggiorata di 60 euro a pasto rispetto al passato. Un guadagno di 50 euro per unità per la prima società e un dispendio di denaro pubblico di cui certamente gli italiani non saranno contenti. Considerando che nell'arco del 2016 solo ministri e sottosegretari hanno volato sugli aerei della flotta blu la bellezza di 428 volte e che a bordo di ogni velivolo, oltre al pilota e al personale di bordo, c'è sempre una carica dello Stato o del governo con al seguito portavoce, segretari e quant'altro, i conti sono presto fatti e il surplus si aggira intorno alle centinaia di migliaia di euro.
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