capture 152 22052020 102226«Dall’assessore Tajani abbiamo avuto la promessa che lavoreranno giorno e notte per poter arrivare a un piano di aperture per tutti i 96 mercati cittadini» entro lunedì prossimo, 25 maggio. In mattinata 200 in protesta davanti a Palazzo Marino

Entro lunedì prossimo, 25 maggio, riapriranno tutti i 96 mercati cittadini di Milano, e non solo i 26 che avevano avuto l’autorizzazione ad aprire. È l’accordo a cui è arrivata una delegazione di venditori ambulanti e fieristi durante l’incontro, conclusosi lunedì pomeriggio, con l’assessore al commercio del Comune di Milano Cristina Tajani. Un incontro concesso dopo che in mattinata era montata la protesta degli ambulanti: oltre 200 si erano concentrati davanti al Comune di Milano, in piazza Scala, per una manifestazione promossa dalla categoria per la crisi che li ha colpiti in seguito all’emergenza Covid. La rabbia dei lavoratori era aumentata dopo un primo confronto con l’amministrazione e molti di loro si erano assembrati davanti alla sede del Comune urlando «ladri, venduti e corrotti».

«Basta, vogliamo aprire domani!»

Gli ambulanti arrabbiati urlavano e protestavano a pochi metri dall’ingresso del Palazzo, dove vigili e Digos erano impegnati a tenere sotto controllo la situazione. «Basta vogliamo aprire domani! Siamo alla fame, abbiamo figli a cui dobbiamo dare da mangiare. Basta parole, vogliamo fatti». In piazza Scala anche sei camionette della Polizia con gli agenti in tenuta anti sommossa.

 

Il commento

«Il risultato è stato molto positivo - ha commenta Nicola Zarrella, vice presidente Euroimprese, al termine della riunione in Comune -. Abbiamo illustrato le nostre richieste e anche i dubbi su un’apertura con i contingentamenti all’ingresso, e l’assessore Tajani era d’accordo con noi. Alla base di tutto c’è l’interpretazione di una norma: e cioè secondo noi, il Comune può, e non `deve´, contingentare l’ingresso ai mercati. Quello che abbiamo chiesto è di dare la responsabilità a ogni operatore di far rispettare le distanze di sicurezza davanti al proprio banco, magari con dei cerchi di gesso per terra. Se un banco è di 4 metri, al massimo faremo fermare 4 persone, ognuna a distanza di un metro, con mascherina e guanti. E ogni banco avrà del gel disinfettante a disposizione dei clienti». Per Zarrella contingentare l’ingresso a tutta l’area del mercato con le transenne «equivarrebbe a transennare corso Buenos Aires o la Galleria Vittorio Emanuele. Perché lì allora non si fa? Due pesi e due misure». «Dall’assessore Tajani abbiamo avuto la promessa - spiega - che lavoreranno giorno e notte per poter arrivare a un piano di aperture per tutti i 96 mercati cittadini». Gli ambulanti per evitare altri problemi di interpretazione della norma nel resto della Lombardia, hanno coinvolto anche la Regione. «Abbiamo già sentito al telefono il presidente delle attività produttive. Chiediamo che diano la possibilità a tutti i 500 Comuni della Lombardia di decidere sul contingentamento dei mercati».