capture 261 30052020 104426Tra i numeri della rubrica telefonica di Luca Palamara, il consigliere del Csm sospeso dall’incarico la scorsa estate in seguito all’inchiesta sulle nomine pilotate dei procuratori nazionali, uno di quelli che ricorre maggiormente è quello appartenente al presidente della Regione Lazio e segretario del Pd Nicola Zingaretti. Ieri i consiglieri regionali leghisti hanno chiesto un consiglio straordinario per chiedere conto al governatore di questa familiarità, emersa dalle intercettazioni che la Procura di Perugia ha ordinato sul telefono cellulare di Palamara. Il leader leghista Matteo Salvini, definito da Palamara «una m...»in alcune telefonate, ha ringraziato i suoi consiglieri. «Sono certo che il presidente e leader del Pd non ha nulla da nascondere e che quindi chiarirà facilmente tutti gli interrogativi», ha detto l’ex ministro dell’Interno. Nel frattempo Zingaretti ostenta tranquillità. Intervistato da Repubblica, che gli chiedeva se si rimproverasse per tutti quei minuti passati al telefono con il magistrato oggi indagato, il segretario dem non ha ammesso ripensamenti.

«Francamente no», ha risposto. «Conosco Palamara da quando era presidente dell’Anm e posso dire con assoluta serenità di avere avuto sempre rapporti impostati sull’assoluta correttezza e rispetto dei ruoli, come del resto emerge da tutte le carte». Una notazione, quest’ultima, che ha insospettito il direttore del Secolo d’Italia Francesco Storace: «Zingaretti già conosce “tutte le carte”. Senza essere indagato.

Miracoli della giustizia. Le fa avere anche alla pubblica opinione?». Storace,che ricorda anchel’incarico ricoperto in Regione Lazio dalla moglie di Zingaretti (un incarico da dirigente esterno ricoperto dal 2015 al 2017), conclude: «Zingaretti dice di stare a posto e di aver avuto rapporti corretti. E se lo dice lui nessuno si permetta di dubitarne neppure un po’. Però la curiosità di sapere di che cosa parlavano nel corso di tanti colloqui accertati dagli inquirenti resta tutta. Dai, fatecele vedere “tutte le carte” che conosce solo il non indagato Zingaretti e non qualsiasi cittadino». Le chat finora rese pubbliche attestano quantomeno una grande amicizia tra i due uomini, che spesso si accordavano per appuntamenti in bar o ristoranti di Roma. Nel marzo 2018, dopo la vittoria di Zingaretti alle regionali laziali, Palamara gli scrive: «Grande Nicola grande vittoria!! Ripartiamo da qui tutti insieme!».

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