capture 039 11062020 114715Anche Francesco Merlo su Repubblica assume una posizione molto critica nei confronti degli Stati generali dell’economia. L’evento dovrebbe durare dieci giorni e far maturare al governo la giusta via da intraprendere per la ripresa economica e sociale: almeno è questa, sulla carta, l’intenzione di Giuseppe Conte, che però rischia di invischiarsi in un’altra passerella inutile. Nonché dannosa per i rapporti interni alla maggioranza: soprattutto nel Pd cresce il malumore per un evento che è stato annunciato dal premier prima ancora di averne parlato con gli alleati. “Sono compatibili Mitomania e Democrazia?”, si domanda Merlo, che poi affonda il colpo sul presidente del Consiglio: “Il governo è debole, il Parlamento screditato e Conte s’impone non come l’ennesimo capopartito ma come il tavolo rotondo, la verifica, il caminetto, il luogo fisico della condivisione, l’interlocuzione per dirla alla Conte, l’autocertificazione”. In estrema sintesi che cosa rappresentano allora gli Stati generali? “Sono il SuperConteShow - è la convinzione di Merlo - l’incoronazione del Garante, il Papeete del Contismo”. Con queste premesse, è difficile aspettarsi che dalla dieci giorni di Villa Pamphili esca un piano serio e concreto per rimettere in moto il paese. E si registra, ancora una volta, come Repubblica si mostri sempre più lontana da Conte.

 

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