capture 050 12062020 183530CasaPound farà morire pazza Virginia Raggi. Difficile capire quale congiunzione astrale abbia colpito Roma con l’avvento di questa donna disperata. Ma un’azione così ridicola mai nessuno avrebbe potuto immaginarla.
Di buon mattino, la Raggi si è presentata in via Napoleone III – dove c’è la sede di Casapound che lei vuole sgomberare senza riuscirci – ringhiando contro una scritta e l’insegna. Quel CasaPound sullo stabile la innervosisce tanto; e lo striscione beffardo “questi sono i problemi di Roma” la ridicolizza. Ma è la forza del dissenso, cara futura ex sindaca.

Piagnucolerà a Trastevere

Da ieri sappiamo che la Capitale è amministrata da una signora che ignora il traffico, la pulizia delle strade, il diritto alla casa, la sicurezza, i drammi delle periferie. Per lei, vale la pena di scomodare un nugolo di vigili urbani per andare all’assalto di CasaPound imbracciando un verbale da notificare. Via l’insegna e la scritta, è l’intimazione. Con gli applausi a metà della sinistra che fa notare alla Raggi quanto sia isolata pure in Parlamento visto che – una giusta la fanno pure loro – M5s vota alla Camera contro l’ordine del giorno del Pd per sgomberare Casapound. La ritroveremo a piagnucolare in un angolo di Trastevere.
Per notificare un atto amministrativo del valore di quattrocento dovrebbe bastare un messo comunale. La Raggi si è presentata col suo codazzo di vigili urbani che paghiamo noi: roba davvero da Corte dei Conti. Di più: hanno “ordinato” a quella pericolosa gioventù di togliere tutto di mezzo entro dieci giorni sennò torneranno loro e si arrampicheranno sullo stabile a fare piazza pulita.

 

Li accoglierà la musica di Fantozzi

Diciamo intanto che fra dieci giorni saremo a agosto e sarà difficile interrompere le ferie dei vigili urbani per questa azione decisamente coraggiosa. Oppure scomodare la Questura che ha altro da fare. In secondo ordine, dovranno resistere alla durissima “minaccia” di Simone Di Stefano: appena gli uomini del Comune d Roma oseranno salire a togliere scritta e insegna risuonerà potentemente, a tutto volume, la musica di Fantozzi.
La Raggi sprofonderà nel ridicolo. Perché non conosce le regole. Basterebbe rivolgersi alla prefettura. O forse lo ha fatto e le hanno spiegato che prima di sgomberare CasaPound ce ne sono almeno altri venti di palazzi occupati che stanno peggio. E quindi, isterica come non mai, Virginia nostra gagliarda e tosta ha deciso per il dispetto. Non li posso cacciare? Però non li voglio vedere. Può fare il sindaco una donna in queste condizioni mentali?
Magari la Raggi avrà cerchiato in rosso la data di ieri, 25 luglio, per dimostrarsi all’altezza di un antifascismo da cartoni animati. Ma si deve rendere conto che il sindaco di Roma è conosciuto in buona parte del mondo. E in pochi comprenderanno nel pianeta il suo contenzioso quotidiano con CasaPound. Si occupi di quello per cui è pagata e non infastidisca gente che aiuta chi non ha casa a campare meglio. La sua ostinazione non farà che accrescere le simpatie verso i suoi nemici. Del resto lo fa con chiunque non gli aggrada: ma questa volta pare aver davvero sbagliato il bersaglio. Roma ha bisogno di un sindaco e non di una ragazzina capricciosa.

di Francesco Storace per www.secoloditalia.it