capture 025 17062020 191707Un clamoroso sospetto su Luigi Di Maio e il Movimento 5 Stelle serpeggia a Montecitorio. Paolo Zangrillo, coordinatore di Forza Italia in Piemonte e fratello del medico del San Raffaele, viene intercettato da Augusto Minzolini nel suo retroscena sul Giornale: "Valigetta con i soldi a Casaleggio o no , il punto è un altro: i grillini cosa avrebbero dovuto fare di più di quello che hanno fatto per difendere in Italia il regime venezuelano?".

Le posizioni espresse in politica estera a suo tempo da Manlio Di Stefano parlano chiaro. Ma ci sarebbe di più: "La stessa cosa - insinua Zangrillo - potrei dire per la Cina: se è vera la notizia del giornale spagnolo di tre milioni e mezzo dati da Maduro a Casaleggio, allora la Cina, parlo in via ipotetica, potrebbe avere dato dieci volte tanto per come Di Maio e compagni hanno favorito il 5G di Pechino o la via della seta". Resta un tema di fondo, analizza sconsolato il forzista, cioè "la pressapochezza con cui le coalizioni da noi trattano la politica estera". "Anche noi - chiosa polemico - come facciamo a stare con una Lega anti Europa, che non capisce come per noi la Bce ha la stessa importanza della terapia intensiva per i malati di Covid: senza la Bce saremmo già in bancarotta! Salvini e la Meloni dovrebbero fare lo stesso discorso solenne che fece Berlinguer sulla Nato. Dire: siamo sotto l'ombrello protettivo dell'euro!". 

 

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