cecchini sui tetti 8La scelta del ministro dell' Interno Marco Minniti di convocare d' urgenza il Comitato di analisi strategica, rende bene l' idea di quale sia il livello di allerta in tutta Italia. Perché l' attentato di Londra aumenta l' intensità del rischio in vista delle manifestazioni contro le celebrazioni dei Trattati organizzate per sabato a Roma. E rende più concreto quel pericolo emulativo che nelle analisi degli apparati di sicurezza e intelligence viene messo in cima alla lista delle priorità quando si affronta la situazione relativa al fondamentalismo. Le misure già studiate sono di livello massimo, lo schieramento nella capitale di 3 mila uomini - con i reparti specializzati in strada e i tiratori scelti sui tetti delle sedi istituzionali - è quello che si pianifica nelle occasioni eccezionali. Ma la riunione di questa mattina servirà a studiare eventuali altri provvedimenti, non escludendo la chiusura temporanea di Schengen. Anche se l' ipotesi di blindare le frontiere mentre si festeggia l' Unione Europea viene valutata come ultima ipotesi, se proprio non ci saranno alternative.

IL DOPPIO FRONTE JIHAD-BLACK BLOC

Quella degli antagonisti è una minaccia che si preannuncia piuttosto scontata. Perché l' obiettivo rimane «sfasciare» bancomat, auto, vetrine, assaltare uffici e istituzioni, come viene ben specificato nelle informative della polizia di prevenzione dove vengono indicati i possibili obiettivi. Molto meno prevedibili - e non soltanto in vista dei cortei del fine settimana - sono le possibili azioni dei jihadisti . Perché quanto accaduto in Gran Bretagna sembra ricalcare un copione che ormai da mesi segna le azioni terroristiche nelle città europee.

Una o due persone, sempre più spesso con disturbi della personalità o addirittura malattie psichiche, che vengono eccitate attraverso il web e poi entrano in azione. E lo fanno con mezzi neanche troppo sofisticati - coltelli, auto lanciate sulla folla - ma riuscendo a ottenere il massimo risultato. E dunque è su queste possibili «falle» che bisogna incidere, aumentando il numero dei blocchi di cemento messi a protezione di strade e palazzi. Ma anche intensificando ulteriormente quell' attività di intelligence che da tempo monitora tutti gli ambienti ritenuti a rischio.

MONITORAGGIO MIRATO ANTITERRORISMO

È ormai oltre un anno che 007 e forze dell' ordine controllano con particolare attenzione tutti quei fondamentalisti - tra loro anche alcuni italiani convertiti - che hanno mostrato squilibri nei comportamenti. Persone nei cui confronti non si può procedere all' arresto né all' espulsione - alcuni sono infatti già sottoposti a procedimento penale e quindi hanno diritto ad attendere l' esito in Italia - ma vengono ritenute pericolose per la sicurezza proprio perché hanno mostrato psicopatologie che potrebbero essere sfruttate da chi è alla ricerca di «soldati» da sacrificare alla causa dell' Isis.

Del resto le indagini svolte in Francia, Belgio e Regno Unito, ma anche negli Stati Uniti, hanno dimostrato come questi soggetti siano stati reclutati via Internet e poi addestrati e indottrinati a seminare morte e terrore. Addirittura seguiti passo dopo passo negli attentati per avere la certezza che l' azione avesse successo.

OBIETTIVI I POLIZIOTTI E LE DIVISE

Una delle preoccupazioni più forti riguarda gli uomini in divisa. Sia pochi giorni fa all' aeroporto di Orly, a Parigi, sia ieri nel Parlamento di Londra, l' attentatore ha assalito un poliziotto. E in Italia, dopo l'uccisione del terrorista di Berlino Anis Amri - freddato a Milano il 23 dicembre scorso da due agenti mentre era in fuga dopo aver travolto la folla con un camion - il livello di minaccia nei confronti delle forze dell' ordine è massimo.

Compresi i soldati che sorvegliano le postazioni fisse. Ecco perché il capo della polizia Franco Gabrielli già da tempo ha diramato una circolare che raccomanda a tutti gli appartenenti alle forze dell' ordine di tenere sempre con sé l'arma, anche quando non si è in servizio. Ma soprattutto di utilizzare le dotazioni di protezione quando si è impegnati in servizi di ordine pubblico, ma anche durante pattugliamenti e altre attività in strada.

In piazza sabato prossimo ci saranno migliaia di agenti in borghese: è una misura che viene sempre utilizzata quando bisogna tenere sotto sorveglianza i cortei e dunque è necessario confondersi tra i manifestanti. Una cautela in più proprio per non esporre a rischio chi deve stare in mezzo alla folla.

articolo di Fiorenza Sarzanini per il Corriere della Sera

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