capture 080 25062020 103955Gli "aiuti" di Conte? Sono arrivati solamente a un'impresa su tre tra quelle che ne hanno fatto richiesta. E' l'Istat, dati alla mano, a smascherare il bluff del governo proprio mentre il presidente del Consiglio è impegnato negli Stati generali a fare ulteriori promesse alle varie categorie.Sono il 42,8% del totale, le imprese che hanno fatto richiesta di accesso ad almeno una delle misure di sostegno della liquidità e del credito contenute nel DL 18/2020 e nel DL 23/2020. Più elevata la frequenza per le imprese di dimensione minore (43,0% di micro imprese) rispetto alle grandi (23,6%), le quali hanno sofferto relativamente meno la mancanza di liquidità.

Nel complesso, stando ai dati dell'Istat, la percentuale di imprese che hanno inoltrato domanda è maggiore al Centro e nel Mezzogiorno, aree in cui si è registrata più esposizione alla mancanza di liquidità; tuttavia spiccano alcune regioni dell’Italia settentrionale come la Liguria (49,4%) e la Provincia autonoma di Trento (47,9%) per una cospicua partecipazione delle micro e piccole imprese. Le richieste di accoglimento soffrono di tempi di risposta relativamente lunghi. Al momento dello svolgimento della rilevazione (tra l’8 e il 28 maggio), il 57,4% dei richiedenti era ancora in attesa dell’esito della domanda (58,1% in termini di addetti). Oltre un terzo delle imprese (35,1%) che hanno presentato domanda ha ricevuto una risposta positiva, il 6,2% l’ha vista accogliere solo in parte mentre 1,4% ha avuto esito negativo.

 

L’esito positivo delle richieste di accesso al sostegno di liquidità e credito è stato più ampio nelle classi dimensionali inferiori: 35,1% di piccole e medie imprese contro 22,8% di grandi, con il 65,6% di queste ultime in attesa dell’esito. La differenza si deve al diverso iter per l’accesso alle varie misure previste. La partecipazione alle misure disposte al sostegno del credito e della liquidità si accentua se il canale bancario costituisce l’unico strumento di sostegno alla liquidità. Quasi tre quarti delle imprese che hanno dichiarato di utilizzare questo canale (mediante accensione di nuovo debito bancario, differimento nei rimborsi dei debiti o utilizzo dei margini disponibili su linee di credito) hanno fatto richiesta di accesso (72,4%); le micro e piccole imprese sono il 98,7%. Per il 38,4% delle richiedenti la richiesta è stata accolta.

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