capture 030 29112021 091426«Sono soddisfatto di essermi vaccinato perché il vaccino, nel nostro caso, ha funzionato in maniera egregia». Sono le prime parole che arrivano dal manager casertano 55enne dell’Eni, primo paziente con variante Omicron in Italia, affidate al Gr3. Da lui giunge la conferma di «sintomi blandi» anche per la sua famiglia che «comprende persone tra gli 8 e gli 81 anni» tanto che in loro «l’infezione si è manifestata solo in modo lieve».

Che la situazione sanitaria del paziente Omicron fosse buona lo aveva confermato anche il dg dell’Asl Caserta, Ferdinando Russo. «Il tampone che abbiamo fatto ha rilevato una carica virale bassa: in genere questa si osserva in procinto della guarigione tanto è vero che il paziente è asintomatico. Ci aspettiamo che nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore sarà negativo», spiega a LaPresse ribadendo che «i valori fanno prospettare una negativizzazione nell’immediatezza, dobbiamo stare tranquilli».

La fase successiva è quella del tracciamento: il manager ha infatti girato per l’Italia dopo il suo arrivo da Maputo, capitale del Mozambico. Ricostruire i suoi passaggi è fondamentale per capire se e quanto possa essersi diffusa la variante. Da quello che sappiamo, il 55enne è atterrato all’aeroporto di Fiumicino, andando poi in macchina a Caserta da dove è ripartito alla volta di Milano dove è arrivato nella serata del 15 novembre. Qui, come ha ricostruito l’assessorato al Welfare lombardo, «con macchina a noleggio, noleggiata dall’azienda, ha raggiunto l’hotel», ha cenato «da solo» in una sala dove c’era solo un’altra persona sul lato opposto, senza avere contatti con altro personale.

capture 008 21112021 121720In migliaia al Circo Massimo per dire no al green pass. Sabato 20 novembre il sit in è iniziato sulle note dell'inno nazionale, poi spazio ai cori spontanei come quello diventato il simbolo della protesta contro il certificato verde "la gente come noi non molla mai": Ma tra gli slogan emerge anche "Giù le mani dai bambini" in opposizione al vaccino per i più giovani.

Secondo quanto trapela dalla Questura sono almeno tremila i presenti. Striscioni inneggianti a Trump o contro la dittatura sanitaria si vedono tra la folla. La maggior parte dei manifestanti sono senza mascherina. 

"Vorrei farvi vedere da qui cos'è una piazza senza mascherine. Non avete idea di quanto sia bello. La mascherina e' il simbolo dell'oppressione. Abbiamo una dittatura ma vinceremo, vinceremo", dice uno degli oratori dal palco. In piazza anche i gilet arancioni e l'ex generale Antonio Pappalardo: "Stasera nasce un nuovo movimento che si deve opporre a questo regime. Dobbiamo essere uniti perché il nemico è troppo forte. Un leader lo deve scegliere il popolo e non Mattarella a casa mia questa non è democrazia ma è una volgare dittatura. Ci deve essere un movimento che dica 'ora dovete andare a casa'". 

capture 001 20112021 181459È stata la protesta contro l’idea lanciata dal governo di vaccinare contro il Covid anche i bambini tra i 5 e gli 11 anni a mobilitare il popolo No Green Pass, che per il 17esimo sabato di fila ha occupato le piazze di diverse città italiane. La manifestazione più partecipata è stata quella di Milano, dove nel pomeriggio a richiamare oltre 4mila persone all’Arco della Pace è stata la presenza di Robert Kennedy Junior, terzogenito di Bob Kennedy e nipote di JFK. Con la sua organizzazione «Children’s Health Defense» sta portando avanti una campagna contro il Green Pass che prima dell’Italia ha toccato la Svizzera. Attimi di tensione si sono registrati proprio a Milano, quando al termine dell’incontro con Kennedy Junior, una massa di persone ha cercato di raggiungere il gruppo che stava protestando come ogni sabato in piazza Fontana. I manifestanti, però, sono stati bloccati in piazza Duomo, che sarebbe dovuta restare off limits fino al 9 gennaio in base a quanto aveva stabilito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Alla fine il bilancio del pomeriggio di proteste è di una trentina di persone identificate mentre altre quattro sono state denunciare o arrestate.

capture 026 10112021 100718Fra 0 e 19 anni da inizio della pandemia ci sono registrati in Italia in tutto 36 decessi: 15 di bambini con meno di 9 anni e 21 di adolescenti fra i 10 e i 19 anni. In queste due fasce il tasso di letalità più basso si è registrato fra 6 e 10 anni (è stato dello 0,0032%) seguito da quello fra 14 e 19 anni (0,0037%). Percentuali davvero minime, che si traggono dai dati pubblicati sull'ultimo bollettino settimanale disponibile sul portale Epicentro dell'Istituto superiore di sanità.

Ed è il motivo per cui gli esperti sono assai divisi sulla vaccinazione dei bambini. Si capisce ancora di più facendo il raffronto fra la letalità registrata fra 0 e 9 anni e quella registrata nelle altre decadi di età. Un bimbo al di sotto dei 10 anni contagiato dal virus ha 5.184 volte meno probabilità di morire di un ultranovantenne contagiato. Ha 3.680 volte meno possibilità di morire rispetto a un contagiato di età compresa fra gli 80 e gli 89 anni. E ancora 1.705 volte meno possibilità di morire rispetto a un contagiato fra i 70 e i 79 anni. Poi 509 volte meno probabilità di morire rispetto a contagiati fra i 60 e i 69 anni di età, e 113 volte meno probabilità di morire rispetto a chi ha fra 50 e 59 anni.

capture 004 05112021 104028Vaccini da somministrare ai bambini, arriva l'ok negli Stati Uniti ma i dubbi tra gli scienziati persistono. La Commissione consultiva della FDA ha votato a favore della raccomandazione dei vaccini pediatrici ai bambini di 5-11 anni sulla base di analisi fornite dalla Pfizer-BioNTech. Il colosso ha fornito i dati di due studi che hanno coinvolto circa 3mila bambini. Un campione in realtà molto piccolo, non sufficiente a registrare possibili eventi avversi gravi come l'infiammazione del cuore.

A confermare questa allarmante tesi, Leslie Ball, un ufficiale medico della FDA, che ha ribadito proprio questo concetto, sostenendo che gli studi non erano abbastanza ampi da raccogliere necessariamente un effetto collaterale non comune come la miocardite. Ball ha anche affermato che nell'analisi della FDA, l'agenzia non è stata in grado di determinare se ci fosse un impatto della vaccinazione sulla “diffusione” del virus (insomma, se e come il vaccino blocca i contagi).

capture 002 05112021 103031Ci risiamo. Il governo Draghi gioca la carta della liberalizzazione dei taxi. Lo fa nel disegno di legge concorrenza che, ieri ha ricevuto il via libera del consiglio dei ministri. Le norme mirano ad aprire il mercato del trasporto privato ad altri operatori ma, come successo tutte le volte che un esecutivo ci ha provato, i tassisti di rivedere il loro status non hanno alcuna voglia. E anche se per ora non è chiaro in quale direzione si muoverà la revisione delle regole per le auto bianche, è già acclarato che le maggiori associazioni del settore alzeranno barricate. L’obiettivo è quello di arrivare garantire agli utenti maggiori garanzie di qualità e più concorrenza con regole più stringenti per i servizi di taxi ed Ncc, quali ad esempio Uber. Lo strumento che sarà adottato sarà la delega al governo per adottare un decreto, entro sei mesi, in materia di trasporto pubblico non di linea. A far accendere le polveri della contestazione dei tassisti sono stati i princìpi che dovrà seguire la delega e cioè la «promozione della concorrenza, anche in sede di conferimento delle licenze, al fine di stimolare standard qualitativi più elevati» e la «garanzia di una migliore tutela del consumatore nella fruizione del servizio, al fine di favorire una consapevole scelta nell’offerta».

capture 058 03112021 104647La Pfizer ha chiuso il terzo trimestre del 2021 con un fatturato di 24 miliardi di dollari cresciuto del 134% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e con un utile del trimestre di 8,1 miliardi di dollari, superiore a quello dell'intero anno scorso, che fu di 7 miliardi di dollari. Nei primi nove mesi di quest'anno il fatturato Pfizer è stato di 57,6 miliardi di dollari, superiore di circa 16 miliardi a quello dell'intero anno precedente, e sempre in 9 mesi ha registrato un utile di 18,5 miliardi che è più del doppio di quello dell'intero anno scorso e 10 miliardi superiore a quello dei primi nove mesi del 2020. L'intera crescita del fatturato e dell'utile è dovuta a un solo prodotto: il vaccino anti-Covid messo a punto con i tedeschi di BioNTech, da cui ha ricavato 14,5 miliardi di dollari nel terzo trimestre e 28,7 miliardi di dollari nei primi nove mesi del 2021.

Secondo i contratti già sottoscritti dai principali paesi del mondo, sono già sicuri incassi l'anno prossimo per 36 miliardi di dollari. Sono performance che qualsiasi grande azienda del mondo si sognerebbe, e lì però resterebbero le ambizioni, perché non si trova una crescita analoga in così breve tempo in nessun altra storia imprenditoriale nel mondo. Di tutto ci si può scandalizzare quindi meno del fatto che questi numeri vengano chiamati “business”, come ha fatto Sigfrido Ranucci durante l'ultima puntata di Report su Rai 3. Eppure da destra e sinistra è insorta la politica, con il Pd che addirittura bolla quel termine- “business” (affari in italiano)- come una tesi no-vax e altri che gridano: “questo non è servizio pubblico”.

capture 045 31102021 175451Il numero dei morti di Covid "non torna" e sono ancora tanti i misteri sulla pandemia, dagli effetti disastrosi che ha avuto al nord al "mistero" dei dati sui più giovani. Ad affrontare il tema con un contributo che farà discutere è Stefano Dumontet, professore ordinario all'università Parthenope di Napoli, che secondo quanto riporta La Verità - che lo ha intervistato - sta per pubblicare uno studio con altri scienziati di università italiane proprio sui decessi dovuti al coronavirus. 

Il dato da cui parte Francesco Borgonovo, autore dell'articolo, è  il tasso di morti in Italia, il più alto del Dopoguerra, registrato nel 2020: "100.526 in più rispetto alla media 2015-2019" ma il dato non è uniforme. "In Italia, nel 2020, il virus ha ucciso il 3,5% dei positivi, ma in Lombardia la punta è stata del 5,4%, mentre in Campania appena dell'1,3%. Perché questa notevole differenza? E perché, nel 2021, il divario tra Nord e Sud non si è visto?" è la serie di quesiti da cui parte l'intervista.

"L'eccesso di mortalità del 2020 non trova una spiegazione univoca almeno nella sua totalità" spiega il professor Dumontet secondo cui "solo 55.576 decessi sarebbero attribuibili al Sars-Cov-2, quindi almeno 30.000 decessi non trovano una spiegazione" rispetto al totale fornito dall'Istat. 

"Io non voglio convincere nessuno o imporre una particolare tesi: analizzo i dati ufficiali su serie storiche. Essi mostrano una realtà più complessa di quella che vede nel Covid la causa di tutti i mali", premette lo studioso. 

capture 044 31102021 175332Per quel che riguarda il vaccino Johnson & Johnson, in Italia, è l'ora del caos. In Italia infatti ci sono un milione e mezzo di persone vaccinate con quel siero che, in base alle ultime risultanze scientifiche, starebbe perdendo efficacia prima del previsto. E proprio per questo si sta parlando della seconda dose (J&J è monodose), da fare al più presto. Peccato però che, come rivela Il Tempo, questi italiani in attesa del richiamo sono stati di fatto dimenticati da Roberto Speranza e dal ministero della Salute.

Si pensi, per esempio, che la Fda statunitense, l'equivalente della nostra agenzia del farmaco, il 20 ottobre scorso ha dato il via libera al "richiamo" al vaccino J&J, sottolineando come la seconda dose vada fatta due mesi dopo la prima. Insomma, un netto taglio dei tempi. In Italia, però, fino ad ora niente si è mosso.

capture 040 30102021 104120Il punto sui ricoveri all'Azienda ospedaliera di Padova, posti letto Covid triplicati nell'ultima settimana.

Ricoveri triplicati all'Azienda ospedaliera di Padova nell'ultima settimana. Ma spicca il dato delle terapie intensive: 7 pazienti su 10 sono vaccinati.

Padova, in terapia intensiva sette pazienti su dieci sono vaccinati

Torna a crescere il numero di posti letto occupati per Covid all'Azienda Ospedaliera di Padova, ma il dato che più colpisce - nel tradizionale punto stampa del direttore generale, Giuseppe Dal Ben - è che 7 pazienti su 10 in terapia intensiva sono vaccinati.

Nell'ultima settimana, in particolare, ci sono stati 21 ricoveri totali: il triplo rispetto a quella precedente. Un piccolo campanello di allarme che ricomincia a suonare. Sono 38 i posti letto Covid occupati all'Azienda ospedaliera padovana, di cui 18 in area medica, 8 in Geriatria, due in terapia subintensiva e 10 in terapia intensiva (di cui, come detto, 7 vaccinati).