capture 119 22092021 122208Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, offra una parvenza di impegno nel contrasto ai flussi migratori sempre più indiscriminati, perché se continua a recitare «la bella addormentata nel bosco» continueremo ad essere percepiti come il Paese dai confini elastici e facilmente perforabili dai traghettatori di turno. È doveroso soccorrere i migranti in difficoltà che con imbarcazioni fatiscenti tentano di percorrere il Mediterraneo, ma l'inerzia della Lamorgese costituisce un fattore di attrazione che stimola le partenze con le criticità connesse alle peripezie di una navigazione rischiosa. Su Lampedusa persiste senza sosta il fenomeno degli sbarchi irregolari attraverso i barchini.

A molo Favaloro sono approdati 5 tunisini fatti convogliare sull'hotspot di contrada Imbriacola, che già ospita 305 migranti e sfora ampiamente la sua capienza massima di 250 persone.

Da inizio anno sono stati registrati 45 mila ingressi. Un dato che misura l'ambiguità del titolare del Viminale che vigila con pugnace rigore sul rispetto degli obblighi a cui i cittadini italiani devono conformarsi per contenere la propagazione del virus, mentre applica un controllo insussistente, tanto da configurarsi ectoplasmatico, su ciò che demarca la sovranità territoriale dello Stato.

capture 116 22092021 120755"La Cina ha mentito e si è trovata in difficoltà". Federico Rampini, storico inviato di Repubblica, svela da Nicola Porro a Quarta repubblica il peccato originale del regime comunista sul coronavirus. Pechino, spiega, subito dopo l'esplosione del contagio nel focolaio di Wuhan "ha ripreso il controllo con metodi autoritari ed ha cominciato la propaganda, ma non gli è andata così bene, l'Europa non è cascata nella rete cinese".

"La Cina - continua il giornalista, che certo non ha mai nascosto la propria inclinazione politica a sinistra - ha delle colpe grandissime e dovrebbe pagare i danni economici che ha causato, lo ha fatto per un riflesso di menzogna da regime autoritario". Un brivido sovranista correrà lungo la schiena di Nicola Zingaretti e molti colleghi. La prova della grande menzogna cinese, suggerisce, potrebbe essere quanto accaduto a Taiwan, "un'isola che i cinesi considerano una provincia ribelle". Loro, sottolinea ancora Rampini, "conoscono molto bene la Cina perchè furono scottati dalla Sars e quindi dal 31 dicembre hanno chiuso le frontiere con la Cina, perché conoscono la Cina e non si fidano". Il 31 dicembre, ufficialmente, non era ancora scoppiata alcuna epidemia. In trasmissione, il clima è da inquisizione per il presidente comunista Xi Jinping e i più alti papaveri cinesi: "Voi credete veramente che in Cina ci sono stati solo 4.000 morti? - domanda polemicamente Daniele Capezzone - Ci hanno raccontato per un mese qui in Italia che era una questione di razzismo e hanno trasformato l'Italia in un luogo di propaganda cinese!". Gli fa eco Vittorio Sgarbi: "La Cina  meriterebbe di essere isolata, ma possiamo fare un embargo alla Cina? Ma basta parlare di questo virus!". 

capture 106 21092021 121433Scene d'altri tempi negli Stati Uniti, alle prese con l'ondata di migranti dal Messico. La polizia di frontiera americana a cavallo usa la frusta per "tenere a bada" gli immigrati irregolari che in condizioni disperate tentano di entrare nel Paese vicino a Del Rio, in Texas.

Sono circa 10mila persone, molte provenienti da Haiti, coloro che vogliono chiedere l'asilo. Una emergenza umanitaria a cui le autorità locali stanno rispondendo con il pugno di ferro. Il caso è diventato inevitabilmente politico, con la Casa Bianca in grave imbarazzo e costretta ad intervenire con un durissimo comunicato: "Orribile da vedere", ha definito il video diventato virale sui social Jen Psaki, portavoce del presidente democratico Joe Biden, attaccando indirettamente le autorità repubblicane texane.

"Ho visto alcune delle immagini, non riesco a immaginare alcun contesto che lo renderebbe appropriato", ha spiegato la Psaki. "Penso che nessun che abbia visto quelle immagini pensi sia accettabile o appropriato". Secondo la portavoce la gente è "comprensibilmente" offesa dalla possibilità che le forze dell'ordine usino le fruste sui migranti. Ma il caso travolge anche il ministro dell'Interno di Biden Alejandro Mayorkas, primo ispanico a sedere su quella poltrona e anche lui figlio di rifugiati, da Cuba. Anche la linea di Biden, comunque, è quella dello "sbarramento della frontiera": "Non è questo il momento di venire" negli Usa, è il messaggio fatto recapitare dalla Psaki ai disperati. Difficile però fermare la loro onda dei migratni soltanto con le parole.

capture 095 20092021 102544La Forza della Ragione è la via maestra sulla quale l'Occidente poteva (e potrà) ritrovare sé stesso. Dagli ultimi epocali scritti di Oriana Fallaci alle parole più complesse e meno capite di Benedetto XVI, quelle pronunciate all'università di Regesburg nel settembre di quindici anni fa, il passo è davvero breve. Il susseguirsi, in questi giorni, di anniversari e conseguenti riletture di fatti, figure e pensieri di inizio millennio, costringe quasi naturalmente a tornare anche a riscoprire le parole che Joseph Ratzinger consegnò al mondo visitando l'ateneo tedesco in cui era stato professore. Il Papa oggi emerito, nella prolusione divenuta tristemente nota solo per la marginale citazione di una frase, letta come anti-islamica, dell'imperatore bizantino Manuele II Paleologo, si era caricato dell'onere di mostrare, in una delle sue formidabili lezioni, la strada per uscire dal buio in cui quegli anni era precipitato (e ancora in realtà vaga) il mondo occidentale. Citava il Vangelo, ovviamente, Benedetto: «In principio era il lògos», viaggiando nel solco tracciato da Giovanni Paolo II, pochi anni prima, nella bellissima enciclica intitolata proprio Fides et ratio del 1998. Di fatto Papa Ratzinger, in quel discorso, si trovò a descrivere «un mondo nuovo», dove fede e ragione coesistono e agiscono l'una al servizio dell'altra. Un percorso addirittura assolutamente incline all'ecumenismo e mirato proprio alla forma più autentica possibile del dialogo tra religioni e culture. Quel dialogo nel quale ci si dice tutto, senza escludere nulla, ovviamente - trattandosi di un Papa - in primis non tagliando fuori, anzi rimettendo al centro la parola di Dio.

capture 087 19092021 161300Il monopensiero correct colpisce pure i profumi. Per l’esattezza le etichette con le diciture che identificano le fragranze ‘per uomo’ o ‘per donna’. Bandite d’un tratto, stracciate perché non più in linea con la fluidità gender, la sola contemplabile, la sola ammissibile in particolare nel mondo dello spettacolo e della moda. Via dunque l’esaltazione dell’uomo che non deve chiedere mai, vade retro fascino e grazia femminili, i profumi devono essere unicamente genderless. Dunque niente etichetta che ne consigli l’utilizzo all’uomo anziché alla donna.

Così bandiscono le diciture “uomo” e “donna” dai profumi

E’ quanto emerso dall’appuntamento mondiale Fragranze, fiera della profumeria artistica che si sta svolgendo in questi giorni a Firenze e a cui partecipano 140 marchi internazionali. Tra questi c’è ad esempio il brand 19-69, del fotografo e designer Johan Bergelin, che spiega così la sua scelta di togliere il genere dalle etichette dei profumi prodotti. “L’anno del 1969 rappresenta un’era di libertà, tolleranza e controcultura”. E cosa c’entra con il genderless? Nulla, ma fa cool citarlo. Stessa decisione di Atelier Oblique che opta per fragranze prive di genere. Mentre Heeley Parfums introduce profumi, realizzati dal profumiere e designer inglese James Heeley, pensati sia per lui che per lei.

capture 034 12092021 104029Il prossimo mercoledì il ministro degli Interni Luciana Lamorgese dovrà riferire in aula sul rave di Valentano. Lo rende noto il capogruppo di FdI alla Camera Francesco Lollobrigida, annunciando che l’inquilina del Viminale «dovrà rispondere al Parlamento italiano e chiarire quanto affermato dal quotidiano La Veritàcioè se la trattativa tra lo Stato e i criminali che hanno organizzato l’evento vi sia stata».

Lamorgese non poteva non sapere

E il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro è tornato oggi all’attacco con nuovi particolari che dimostrerebbero come Lamorgese non potesse non sapere. Il rave che ha scosso le cronache ferragostane con il pesante fardello di un morto, fiumi di droga venduta e una denuncia per stupro si doveva tenere inizialmente in territorio francese. Ma le nuove, severissime misure anti Covid d’Oltralpe — divieto di raduni con più di 250 persone, sequestro e distruzione attrezzature, pieni poteri alle forze dell’ordine autorizzate a intervenire con ogni mezzo per lo sgombero dell’area — avevano convinto gli organizzatori a ripiegare più a sud. Non a Viterbo: ma a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, come pure annunciato intorno al 10 di agosto dal titolo del quotidiano tedesco Die Tageszeitung: I raver scappano in Italia.

capture 016 09092021 110530È una storia assurda quella della maestra Teresa Anna De Vito, che da oltre 20 anni insegna seguendo il metodo Montessori nella scuola dell'infanzia «Ernesto Chiovini», che fa parte dell'Istituto comprensivo di Piazza Filattiera, nel quartiere romano di Nuovo Salario. Per un inspiegabile corto circuito burocratico ora rischia la sospensione dal suo incarico. L'insegnante, 56 anni, non è una no-vax. Anzi, ha eseguito alla lettera le prescrizioni che le sono state impartite dal Governo, dal medico curante e dagli operatori sanitari dell'hub vaccinale di Termini. Ma non è bastato. «Il 6 novembre scorso la As1 Roma 1 ha disposto la chiusura di due sezioni della scuola in cui insegno, che ha sede in via Gaetano Zirardini 6, per due casi conclamato di Covid riscontranti in due mie colleghe. Quel giorno - spiega a «Il Tempo» Teresa Anna De Vito - ho effettuato per precauzione un tampone antigenico presso un laboratorio analisi privato, risultando positiva. Ho avvertito immediatamente la Direzione didattica della scuola e il mio medico di famiglia. Su sua prescrizione, tre giorni dopo ho eseguito insieme a mio marito un tampone molecolare al Policlinico Militare di Roma: questa volta io sono risultata negativa e lui positivo. Il 20 novembre ho ripreso servizio, sulla base di un certificato di avvenuta guarigione».

capture 014 09092021 105340Non basta a Flavio Briatore cambiare nome in Lussemburgo per non perdere in Italia. Qualche settimana fa, infatti, la sua holding nel Granducato chiamata Billionaire Lifestyle ha assunto il nuovo nome di Majestas: la società controlla l’italiana Billionaire srl in carico a 4,1 milioni e proprietaria dell’omonimo noto locale in Costa Smeralda che ha perso 222mila euro, il 48% di Twiga proprietaria degli omonimi bagni di Forte dei Marmi (partecipata anche da Daniela Santanchè), l’inglese Hospitality Trademarks, le monegasche Sundream, Seadream e Cova Monte Carlo. Ma la Billionaire srl ha appena approvato il bilancio 2020 che anche per l’impatto della pandemia e il conseguente lockdown ha registrato un crollo dei ricavi anno su anno da 4 milioni a 1,6 milioni con una perdita peggiorata da 222mila a 333mila euro che è stata rinviata a nuovo perché Majestas ha rinunciato a un credito di 515mila euro verso la società consentendo al patrimonio netto di restare positivo.

capture 010 08092021 175652La Chiesa affronta i suoi demoni. Pubblicato il documento preparatorio per il Sinodo di ottobre: fari puntati su abusi e corruzione. Si comincia il 10 in Vaticano, nel 2023 l'atto conclusivo.

capture 107 05092021 102634Il timore dello scienziato che ha lavorato con Bill Gates: se i vaccini non fermano il contagio rischiano di indebolire ancora di più l'umanità. In una lettera aperta all'OMS e in una video intervista di follow-up, il dottor Geert Vanden Bossche, afferma che vaccinando tutti con un vaccino che non impedisce la trasmissione, stiamo distruggendo il sistema immunitario delle persone e preparando il terreno per un disastro sanitario globale.
Geert Vanden Bossche, DMV, Ph.D., non ha nulla contro i vaccini. In effetti, il virologo indipendente ha precedentemente lavorato per Gavi, The Vaccine Alliance e Bill & Melinda Gates Foundation . Bossche dice che i vaccini COVID approvati finora sono stati sviluppati da persone "semplicemente brillanti" e non ha critiche nei loro confronti. Ma, come dice al dottor Phillip McMillan in un'intervista, "per favore usa il vaccino giusto nel posto giusto. E non usarlo nel calore di una pandemia su milioni di milioni di persone ".

Bossche afferma che una campagna di vaccinazione di massa nel mezzo di una pandemia, con vaccini che non prevengono la trasmissione , è disastrosa a livello individuale e globale: “Pagheremo un prezzo enorme per questo. E mi sto emozionando perché penso ai miei figli, alla generazione più giovane. Voglio dire, è semplicemente impossibile quello che stiamo facendo. Non capiamo la pandemia. In una lettera aperta all'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Bossche ha scritto che "stiamo attualmente trasformando i vaccinati in portatori asintomatici che perdono varianti infettive".