Sono ormai quasi 2.600 dall’inizio dell’anno i casi di morbillo registrati in Italia, un aumento del 600 per cento rispetto all’anno precedente. E tra questi si contano anche 155 neonati con meno di dodici mesi, ovvero soggetti per i quali la malattia può essere particolarmente pericolosa.

Acqua persaNon tutta quella che paghiamo in bolletta arriva fino alle nostre case. Unica nota positiva: negli ultimi tre anni ne risparmiamo l’8,4% in più. L’acqua è una risorsa sempre più indispensabile, ma l’Italia continua a sprecarne troppa. Lo dicono i dati Istat elaborati dall’Ispra relativi al 2015: esaminando 116 capoluoghi di provincia si ha una perdita media del 35,4% dell’acqua che viene immessa in rete, con molte zone che superano il 60%. Tra queste ci sono le città di Cosenza, dove si arriva al 76,9%, Frosinone col 71,9%, Tempio Pausania col 68,6%, mentre le perdite minori si segnalano a Macerata col 6,6%, Udine con l’8,8% e Mantova al 9,6%.   Il dato non risparmia le grandi città, ad esempio Torino, dove nel 2015 si è disperso il 24,6% dell’acqua, pari a ben 99,4 litri pro capite al giorno, e Milano, dove si perde il 12,2% che equivale a 55,2 litri quotidiani per persona. Scendendo verso sud, a Roma è sprecato il 42,9% dell’oro blu, mentre Napoli si ferma al 34,3%: per la capitale sono quasi 196 litri per abitante persi al giorno, mentre per ogni napoletano se ne disperdono 133,2.

farmaci salvavita no aslIl caso Tolvaptan: a carico dello Stato in Ue, non è rimborsato in Italia. La testimonianza di una famiglia: “La terapia ci costa 20.000 euro l’anno”. Possono evitare il trapianto di rene o salvare dal sovradosaggio di terapia del dolore, eppure non vengono rimborsati come il Tolvaptan o scarseggiano in farmacia come il Naloxone. Sono i farmaci di fascia C con ricetta (antinfiammatori, antidolorifici, ansiolitici) per i quali gli italiani spendono 3 miliardi all’anno, in media 180 euro a famiglia, il 36% della spesa farmaceutica privata. Ma pagare di tasca propria a volte è insostenibile, come sperimentano i pazienti affetti dal rene policistico, una delle patologie genetiche più comuni e principale causa genetica di insufficienza renale.

Capare le verdure è la parte più noiosa di ogni preparazione in cucina. Ci si mette un sacco di tempo e poi si butta nel cestino quello verdureche, secondo gli esperti, è la parte più sana degli alimenti. La buccia di patate, carote, ad esempio, è ricca di fibre e nutrienti, soprattutto quando è colorata. La buccia dei cetrioli contiene antiossidanti e vitamina k. La buccia di patata contiene ferro, calcio, potassio, magnesio, vitamina B6 e C, perché buttarla? Una volta bollita, si può tranquillamente mangiare.
La scorza delle verdure contiene antiossidanti, vitamina C e E che proteggono il corpo dai radicali liberi. Carote e peperoni, interi, hanno proprietà anti-infiammatorie. La gente pela le verdure perché teme i pesticidi e sostanze chimiche, ma per pulirli bene basta passarli sotto l’acqua. Oppure si può optare per il cibo bio, che non contiene simili schifezze.

CETA 2Cosa prevede l'accordo Ue-Canada, il CETA: accesso agli appalti, tutele per i prodotti tipici, un nuovo sistema per regolare le dispute tra Stati e aziende. Chi sono i favorevoli e i contrari.
Favorevoli: Il Governo italiano è tra i più determinati nel sostenere l'intesa. Federalimentare prevede «importanti vantaggi al settore agroalimentare italiano», le associazioni confindustriali europee sono compattamente a favore. Gli economisti della Fondazione Einaudi e della Adam Smith Society hanno creato un Comitato per il Libero Commercio, davanti alla crisi di Ceta e Ttip.
Contrari: La Confederazione europea dei sindacati (cui aderiscono Cgil, Cisl e Uil e che è guidata dall'italiano Luca Visentini) ritiene insufficienti i passi avanti sugli arbitrati Stati-aziende. La Coldiretti è preoccupata, in particolare, per le diversità di regole sui pesticidi. L'associazione ambientalista Legambiente definisce il Ceta «un accordo tossico per i diritti e per il pianeta».

capture 330 02052020 171238Il sole e il caldo fanno bene perch? stimolano nell'organismo la secrezione di diversi ormoni benefici. Lo dicono alcuni specialisti in medicina. Cerchiamo dunque di trascorrere questa fase dell'estate con serenit?, ponendoci al riparo solo dagli eccessi.

Se nell'ambito meteorologico in Italia si contano circa 60 milioni di scienziati, in quello medico la percentuale è parimenti alta. Insomma siamo tutti professori. Da qui nascono 60 milioni di teorie diverse, molte delle quali attinenti alla propria sfera personale e che descrivono un fenomeno come noi lo vorremmo e non com'è in realtà, generando il tal modo una vera babilonia di pareri.

Questa premessa per anticipare che anche in ambito medico esistono diverse correnti di pensiero. Argomento di estrema attualità: il sole e il caldo fanno bene o male alla nostra salute?

Premesso che il gran caldo risulta dannoso soprattutto per anziani e bambini, i quali devono assolutamente evitare di esporsi direttamente all'aria aperta nelle ore cruciali della giornata e nelle fasi di picco dell'estate. Secondo gli oncologi, l'eccessiva esposizione al sole può nuocere in quanto predispone all'insorgenza dei melanomi, i temibili tumori della pelle. D'altra parte però il sole, se preso con le dovute protezioni e nelle giuste dosi è assolutamente benefico. Il professor Natale Cascinelli, già direttore dell’istituto dei Tumori di Milano, spezza una lancia a favore del sole; l'esposizione ragionevole ai raggi solari, o comunque alla luce diurna, favorisce la produzione della preziosa vitamina D che il nostro organismo non riesce a sintetizzare solo con le sue forze.

capture 039 10032020 145623Non esistono cure specifiche contro il coronavirus ma ci sono alcuni alimenti che possono rinforzare il sistema immunitario contro virus e batteriÈ comprensibile la paura che si sta diffondendo nel mondo per l’epidemia di coronavirus ma mai come in questi difficili momenti è necessario, oltre a mantenere i nervi saldi, seguire con attenzione le indicazioni che arrivano dalle autorità sanitarie.

Il vaccino contro questa infezione non esiste ancora, così come non esistono cure specifiche. Per questo bisogna diffidare da quanti promettono ipotetiche cure miracolose. Il ministero della Salute informa che i coronavirus sono una numerosa famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (Mers) e la Sindrome respiratoria acuta grave (Sars).

Lo scorso dicembre è stato segnalato nella città cinese di Wuhan un nuovo ceppo, il Sars-CoV-2, che provoca la sindrome denominata "Covid-19". Si tratta di una malattia respiratoria che può manifestarsi con sintomi lievi che pososno essere scambiate per una semplice influenza come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, o sintomi più severi come polmonite e difficoltà respiratorie che in determinati casi possono provocare la morte del paziente

capture 041 24122019 234235l'influenza tipica dell'inverno non ci sono solo le arance. Ad allontanare la febbre ci sono i grassi buoni, insaturi, dell'olio extravergine d'oliva, della frutta a guscio e del pesce. Il motivo? Secondo Io Donna questi alimenti rafforzano la membrana cellulare, che diventa più resistente ai microrganismi. Non solo, di vitale importanza anche la vitamina C, che innalza le barriere del sistema immunitario. Per assumerla è bene nei mesi freddi cibarsi di kiwi, rucola, lattuga e, addirittura, anche se non piacciono a tutti i broccoli e i cavoli. Altrettanto utili per difendersi dalle insidie del freddo e sostenere il sistema immunitario sono gli alimenti contenenti la vitamina Ossia frutta a guscio (regine le mandorle), olio extravergine d'oliva e semi, e quelli con il betacarotene, la sostanza che l'organismo trasforma nella vitamina A, dalle carote alle zucche e agli spinaci. Infine ci sono le proprietà della vitamina D nel tuorlo d'uovo, nel salmone, nello sgombro, nelle aringhe e nel tonno in scatola.  

amianto danniAccolte le tesi giuridiche dell’Avv. Ezio Bonanni che è riuscito a dimostrare che presso la Centrale Nucleare di Borgo Sabotino di Latina è stato utilizzato amianto e che vi sono stati livelli espositivi superiori alla soglia delle 100 ff/ll, nella media delle otto ore lavorative. Il Tribunale di Latina, Giudice del Lavoro, Umberto Maria Costume, con sentenza n. 505/2019 ha condannato l’INPS a rivalutare la posizione contributiva del Sig. P.A., con i benefici contributivi per esposizione ad amianto e quindi adeguamento dell’importo pensionistico in godimento. “Il Tribunale di Latina ha disposto l’accertamento tecnico peritale da cui si evince che nella Centrale Nucleare di Borgo Sabotino è stato utilizzato amianto - dichiara Ezio Bonanni, legale del lavoratore - dunque, grazie a questa sentenza che costituisce un precedente giudiziario, tutti i dipendenti, e non solo P.A., potranno chiedere un risarcimento previdenziale, anche se ancora privi di malattia, e, soprattutto, avranno diritto alla sorveglianza sanitaria, poiché potrebbero manifestarsi danni alla salute, come è successo per l’altro suo collega (F.A.) che, grazie al controllo sanitario disposto dall’ONA, ha ricevuto la diagnosi precoce della malattia da amianto, e ha evitato così il peggio”. “Il picco dei casi di malattie asbesto correlate, mesoteliomi, tumori polmonari, alla laringe, faringe, esofago, fegato, colon e perfino all’ovaio e per non parlare dell’asbestosi, placche pleuriche ed ispessimenti pleurici e le complicazioni cardio-vascolari in provincia di Latina avverrà tra il 2028 e il 2030”. Sottolinea il presidente dell’Osservatorio Amianto - “nel frattempo è necessario che tutti i lavoratori, a suo tempo esposti ad amianto, siano sottoposti al controllo sanitario periodico e che l’INPS e l’INAIL riconoscano i loro diritti. Trovo paradossale che lavoratori pesantemente colpiti dalla fibra killer debbano continuare, ancora ad oggi, nel 2019, a ricorre all’Autorità Giudiziaria”. L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto – prosegue dunque nel suo impegno nella provincia di Latina per la tutela medica e legale dei lavoratori esposti e vittime dell’amianto e loro familiari. I dati della strage amianto a Latina e in provincia di Latina parlano chiaro: L’ONA ha censito, per la provincia di Latina, circa 150 casi di mesotelioma, con un trend in netto aumento, rispetto ai circa 100 casi censiti dal Dipartimento di Prevenzione per il periodo dal 2000 fino all’anno 2014”. Spiega Bonanni – “le città più colpite dai casi di mesotelioma fino a tutto il 2018, sono Latina con 30 casi; Gaeta con 25 casi; Aprilia con 20 casi; Sezze con 10 casi; Formia con 15 casi. “Il mesotelioma è solo la punta dell’iceberg, l’ONA quindi stima un’incidenza di mortalità per patologie asbesto correlate in provincia di Latina per il periodo dal 2000 al 2018 di circa 600 decessi, con una media di poco superiore a 30 decessi ogni anno”. Tutti i cittadini possono rivolgersi all’ONA contattando il numero verde gratuito 800034294, e chiedere assistenza attraverso lo sportello amianto telematico (https://www.osservatorioamianto.com/sportello-nazionale-amianto/).

di 

Donatella Gimigliano

Clima alterato e fine delle risorse fossili: è urgente passare all’idrogeno, per l’ambiente, per la pace e per colmare le enormi diseguaglianze. Lo sciopero contro i cambiamenti climatici del 15 marzo scorso, con milioni di persone, specialmente giovani, in piazza in tutto il mondo è stato un ottimo segnale, che la sinistra migliore deve valorizzare e rilanciare. Si stanno osservando due emergenze parallele: i cambiamenti climatici, appunto, e l’esaurirsi delle risorse fossili. 

Un nuovo test del sangue, messo a punto negli Stati Uniti dalla Cleveland Diagnostics, si è dimostrato più accurato del tradizionale test PSA per misurare il rischio di tumore alla prostata. Il test identifica i cambiamenti della struttura dell'antigene prostatico (PSA) e quindi non si limita semplicemente a misurare la concentrazione del PSA nel sangue come fa il test in uso oggi. In questo senso, il nuovo esame che è stato chiamato IsoPSA potrebbe essere in grado anche di distinguere tra tumori benigni e maligni senza che sia necessario in esame invasivo quale la biopsia in almeno il 40% dei casi sospetti.

Articolo da liberoquotidiano.it 

 

I problemi di cuore sono una delle principali cause di decesso in molti Paesi. Il maggiore fattore di rischio per ictus e infarti sono le arterie ostruite che possono appunto bloccare l’afflusso di sangue nel corpo. Stress, poco movimento e alimentazione sbagliata contribuiscono aumentarne il rischio.

Ma fare dei piccoli cambiamenti alle proprie abitudini alimentari, può aiutare.

Ecco una lista di cibi e bevande che facilitano la pulizia delle arterie:

Salmone

Il salmone è considerato uno dei cibi più sani per il cuore, dal momento che contiene acidi grassi che tengono basso il livello di colesterolo, quello dei trigliceridi e aiutano contro le infiammazioni. Altri pesci indicati sono: il tonno, le aringhe e lo sgombro.

Succo d’arancia

Il succo di arancia al 100% è ricco di antiossidanti che aiutano i vasi sanguigni. Il succo d’arancia è noto anche per tenere bassa la pressione del sangue. Due bicchieri ogni giorno sono caldamente consigliati, dal momento che forniscono vitamina C e minerali che aiutano a mantenersi sani.

Caffè

Evviva! Finalmente un buon motivo per bere il caffè. Alcuni studi hanno dimostrato che bere 2-4 tazze di caffè durante la giornata riduce i rischi di infarto fino al 20%. Ma bisogna sempre tenere presente che il caffè ha anche un impatto sullo stomaco, per cui l’eccesso di caffeina continua ad essere sconsigliato.

Nocciole

Le nocciole sono note per essere ricche di grassi sani, come gli omega 3 e grassi insaturi. Questo non contribuisce solo a tenere a bada il colesterolo, ma fa bene anche alla memoria e alle articolazioni. Mandorle e noci sono particolarmente indicate. Una manciata ogni giorno può fare la differenza.

Cachi

Ricchi di fibre e steroli, i cachi possono aiutare a tenere a freno il livello di colesterolo nel sangue. Questi frutti sono dolci e danno un gusto particolare a insalate e cereali.

Curcuma

Contiene la curcumina, che ha molte proprietà: la spezia aiuta a prevenire l’accumulo di grassi e contribuisce a lenire le infiammazioni dei tessuti. È una gustosa aggiunta in molti piatti ed è anche buona nel tè.

Tè verde

Il tè verde è conosciuto per il suo effetto energizzante e calmante. Contiene antiossidanti che tengono basso il colesterolo e aiutano il metabolismo. 1-2 tazze di questo tè ogni giorno sono l’ideale per mantenersi in salute.

Cocomero

Il frutto estivo per antonomasia non è solo rinfrescante, ma supporta i vasi sanguigni, promuovendo la produzione di ossido di azoto.

Farina integrale

La farina integrale previene i livelli alti di colesterolo, grazie all’alto contenuto di fibre. Particolarmente indicati: il riso scuro, l’avena e il pane integrale.

Formaggio

Il formaggio non ha esattamente una buona reputazione quando si parla di colesterolo, ma in quantità moderate può contribuire a tenere bassa la pressione del sangue e il livello di colesterolo.

Alghe

La lista dei nutrienti salutari nelle alghe è molto lunga: sono ricche di minerali, vitamine, proteine, antiossidanti e carotenoidi. Un consumo regolare aiuta a la pressione del sangue e apre i vasi sanguigni, favorendo così la circolazione. Si registrano diminuzioni del livello di colesterolo fino al 15% tra coloro i quali consumano alghe.

Mirtilli rossi

I mirtilli rossi sono un’ottima fonte di potassio. Berne regolarmente il succo, alzerà il livello del colesterolo buono e abbasserà quello cattivo. È stato dimostrato che consumarne fino a due bicchieri al giorno riduce i rischi di infarto fino al 40%.

Cannella

La cannella non è solo deliziosa se usata nel tè o nelle torte, aiuta anche a combattere il colesterolo. Basta un cucchiaino al giorno.

Melagrana

La melagrana contiene composti fitochimici che promuovono la produzione di ossido di azoto. Questo frutto si combina bene nelle insalate, anche il succo è un’ottima alternativa.

Spinaci

Non servono solo per i muscoli di Braccio di Ferro, gli spinaci aiutano anche a tenere pulite le arterie e ad abbassare la pressione del sangue. Anche se l’alto contenuto di ferro è stato demistificato, contengono potassio e acido folico, che riducono i rischi di infarto e aiutano i tessuti muscolari.

Olio di oliva

Sia nella nostra tradizione che in quella greca, l’olio d’oliva è tenuto in grande considerazione, le olive pressate a freddo forniscono al corpo grassi sani e bassi livelli di colesterolo. Il rischio di infarti si riduce fino al 41%.

Broccoli

Questo vegetale contiene vitamina K e previene l’accumulo di calcio nelle arterie. Fa inoltre bene alla pressione sanguigna e per il livello di colesterolo. Può essere consumato crudo, come merenda, oppure inserito in un pasto più sostanzioso.

Avocado

Ormai è risaputo che l’avocado è un alimento alquanto salutare: i grassi contenuti favoriscono un buon equilibrio tra colesterolo buono e cattivo, essenziale per mantenere sane le arterie. È delizioso nelle insalate, oppure consumato semplicemente con una spruzzata di sale e pepe.

Asparagi

I nutrienti degli asparagi aiutano a prevenire l’occlusione delle vene e le infiammazioni. Sono un ottimo primo piatto, molto buona anche la zuppa o come contorno.

Una selezione molto varia di cibi, che può accontentare praticamente i gusti di chiunque.

articolo di   da speed24news.com