“Mantenere alta l’attenzione” sul fenomeno della mafia nigeriana e “cercare sempre più di comprenderne i meccanismi, altrimenti si rischia di trattare con politica ipocrisia un fenomeno-quello mafioso-che è sempre più transnazionale”. E’ quanto afferma all’Adnkronos l’avvocato Marco Valerio Verni, a pochi giorni da una nuova operazione contro la mafia nigeriana che ha portato, stavolta a Palermo, a quattro arresti.
Verni, che è zio e legale della famiglia di Pamela Mastropietro, la 18enne romana che si era allontanata da una comunità di Corridonia e i cui resti furono ritrovati chiusi in due trolley a Pollenza (Macerata), fatti per i quali è stato condannato all’ergastolo in primo grado e in appello Innocent Oseghale, da tempo studia il fenomeno della mafia nigeriana e ha sollevato spesso interrogativi anche rispetto alla vicenda della nipote che però, su questo fronte, non hanno, almeno al momento, trovato riscontri in sede giudiziaria.
Roy De Vita contro Fabrizio Pregliasco: "Ma che medico è". Il caso dei ricoveri vietati ai no vax
"Il dottor Pregliasco con le sciocchezze che ha detto dall’inizio della pandemia ci ha autorizzati ad avere dubbi sulla sua competenza di virologo; su quella di medico li fugati tutti". Il prof. Roy De Vita in un video fa a pezzi il direttore sanitario dell'Istituto Galeazzi, finito nel mirino della Regione Lombardia e contro il quale è stata avviata un'ispezione. La richiesta è arrivata dopo le polemiche esplose relativamente a una disposizione firmata da Pregliasco che chiederebbe il rinvio degli interventi per i pazienti che non sono vaccinati. Roy de Vita, fra i più conosciuti chirurghi plastici italiani e Primario della Divisione di Chirurgia Plastica dell'Istituto dei Tumori di Roma Regina Elena, denuncia la gravità delle accuse contro il medico: "Basta un tampone, è un tampone che va chiesto ai pazienti".
“Il dottor Pregliasco con le sciocchezze che ha detto dall’inizio della pandemia ci ha autorizzati ad avere dubbi sulla sua competenza di virologo; su quella di medico li fugati tutti”
Effetti collaterali, la verità su Pfizer e AstraZeneca. Gismondo spiazza tutti
A “Di Martedì”, il programma di approfondimento sull’attualità di LA7, martedì 11maggio, la microbiologa dell'ospedale Sacco di Milano Maria Rita Gismondo, sfata il mito della pericolosità del vaccino AstraZeneca e lo riabilita: “Cattiva informazione, i dati dicono altro”.
La campagna vaccinale in Italia sta rallentando per lo scarso approvvigionamento dei vaccini e perché in molti rifiutano AstraZeneca. La professoressa Gismondi, carte alla mano, cita un report dell’Aifa sulla bontà del vaccino di Oxford e aggiunge: “Voglio darvi dei dati pubblicati che ridimensionano questa confusione fatta ai danni di AstraZeneca. Su 100.000 vaccinati, 328 effetti collaterali dovuti a Pfizer, 309 dovuti a AstraZeneca, 24 gravi su Pfizer e 39 su AstraZeneca. Quindi se parliamo in numero assoluto di effetti collaterali indesiderati, su Pfizer abbiamo qualche numero in più. Questo ovviamente non per dire che sia più ragionevole o efficace vaccinarsi con Pfizer piuttosto che AstraZeneca o viceversa, ma per dire che i vaccini che si stanno utilizzando sono tutti vaccini che al pari stanno aiutando a dare un’arma efficacia nei confronti della pandemia. Inoltre abbiamo avuto un’ampia sperimentazione nel Regno Unito dove dopo aver vaccinato milioni di abitanti con AstraZeneca quello che si è avuto come effetti collaterali è stato molto limitato. E’ anche vero dall’altra lato e non dobbiamo nasconderlo che questi vaccini sono stati sperimentati per necessità oggettiva per un periodo di tempo limitato e che certamente potremo conoscerli meglio nel prossimo futuro così come li stiamo conoscendo meglio man mano che li utilizziamo”.
PiazzaPulita, Andrea Crisanti: "Vaccinati non vuol dire protetti". Contagio e quarantena, brutte notizie
Attenzione, avverte Andrea Crisanti in collegamento dall'Inghilterra con Corrado Formigli a PiazzaPulita, su La7. "Vaccinati non significa protetti", dice il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova: "Ci sono milioni di persone che anche se hanno fatto la vaccinazione non sono protetti", precisa Crisanti. "Dobbiamo pensare alle persone fragili, a chi ha superato 85 anni, ai trapiantati. Non necessariamente i vaccinati coincidono con i protetti".
Quindi, ragiona il professore, prima di allentare le misure e ridurre i giorni di isolamento e di quarantena - come chiedono per esempio Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna, e l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato entrambi ospiti di Formigli - per chi ha fatto le tre dosi di vaccino anti-Covid, bisogna pensare che una parte della popolazione, pur avendo fatto le vaccinazioni resta a rischio.
Virginia, stop alle mascherine a scuola e al vaccino obbligatorio. Ciclone Youngkin al primo giorno da governatore
Via le mascherine dalle scuole e stop all'obbligo dei vaccini per i dipendenti pubblici. Il primo giorno da 74mo governatore della Virginia del repubblicano Glenn Youngkin è stato caratterizzato da 11 azioni esecutive tra ordini e direttive che azzerano molte delle misure anti-Covid presenti nello Stato americano ma anche la fine "dell'uso di concetti divisivi, tra cui teoria critica della razza, nell'istruzione pubblica".
In particolare, quest'ultima misura è la messa in pratica di una istanza crescente nella galassia Gop e ha a che fare con la Critical care theory (CRT) che secondo la Brookings Institution "non attribuisce il razzismo ai bianchi come individui o anche a interi gruppi di persone" (...) ma "afferma che le istituzioni sociali statunitensi (ad esempio il sistema di giustizia penale, il sistema educativo, il mercato del lavoro, il mercato immobiliare e il sistema sanitario) sono condizionate dal razzismo incorporato in leggi, regolamenti, regole e procedure che portano a risultati differenziati per razza”, riporta HuffPost.
Danni da vaccino, passa il risarcimento per le reazioni avverse
Danni da vaccino, passa l'emendamento per il risarcimento delle reazioni avverse. In Commissione Affari Costituzionali del Senato è stato approvato l'emendamento che tutela i cittadini che riportassero danni da vaccino anti-Covid. Al provvedimento hanno contribuito il senatore della Lega Ugo Grassi con i colleghi senatori Augussori, Calderoli, Pirovano e Riccardi.
L'emendamento prevede che, ai soggetti sottoposti ad obbligo vaccinale ai sensi del decreto-legge 26 novembre 2021 n. 172 che abbiano riportato a causa di vaccinazione per la prevenzione dell'infezione da SARS-CoV2 lesioni o infermità dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, si applicano le disposizioni di cui alla legge 25 febbraio 1992, n.210”. (La 210/92 è la legge per indennizzare i soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati).
Ha mostrato dati falsi, la Maglie contro i numeri di Speranza
“Il ritorno in piazza di tante persone è la dimostrazione che l’obbligo vaccinale non serve, è inutile. Oltre che irrispettoso di qualunque forma di democrazia e libertà, pone problemi di compatibilità con la Costituzione”. Lo afferma Maria Giovanna Maglie, ospite in collegamento della puntata di sabato 15 gennaio di Controcorrente, il talk di approfondimento politico condotto da Veronica Gentili su Rete 4. “Il racconto sta cambiando. A cominciare dalla conferenza stampa di Draghi, quando Speranza ha mostrato dati falsi, come ha spiegato benissimo sul Tempo il direttore Franco Bechis”, sottolinea la Maglie. “Oggi non c’è nessun virologo che non introduca elementi di dubbio, perché evidentemente non vogliono finire a fare il capro espiatorio”.
La giornalista, anche alla luce di una tendenza a livello mondiale, suggerisce un “ripensamento generale”. Occorre fare un’analisi lucida di quel che si è fatto e correggere gli errori. “Se si finisce in terapia intensiva, vaccinati o non vaccinati, sarà sempre tardi perché prima qualsiasi medico generico ha l’obbligo di dirti di non prendere niente se non una ridicola tachipirina e stare in vigile attesa. Che sia ancora questo il protocollo è ridicolo. Non aver abbinato la terapia domiciliare, per evitare che molti casi diventassero gravi, e aver saturato gli ospedali sono errori”. A questo proposito, il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dal Comitato Cura Domiciliare Covid-19 contro le linee guida ministeriali del 26 aprile 2021, per il trattamento domiciliare dei malati Covid, e dunque bocciato il cosiddetto protocollo Speranza. Altro grande tema che andrebbe ripensato, vaccino e numero di dosi: “Siamo pronti alla terza, quarta o quinta dose ma fior di virologi dicono che questo metodo non può essere seguito, e nel contempo il governo, anche di fronte a questa constatazione, si è ben guardato dal cercare altri metodi”.
I non vaccinati salveranno l'umanità, Montagnier ai no vax
"Chiedo a tutti i miei colleghi di fermare le vaccinazioni contro il Covid con questo tipo di vaccini. Ne va di mezzo il futuro dell’umanità. Il dopo dipende da voi, soprattutto dai non vaccinati, che un domani potranno salvare l’umanità, mentre i vaccinati dovranno essere salvati dai centri medici". Lo ha detto il virologo e biologo Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina nel 2008, notoriamente contrario ai vaccini contro il Covid e non nuovo a posizioni che si sono attirate le critiche della comunità scientifica, in piazza XXV aprile a Milano alla manifestazione no vax e no green pass organizzata da Italexit di Gianluigi Paragone.
Lo scienziato 89enne, davanti a una folla di almeno 2mila persone, parlando in francese e con la traduzione in italiano, ha spiegato che "c’è stato un grande errore di strategia" nel contrasto alla diffusione del Covid-19. "Questi vaccini non ne impediscono la trasmissione. Questo vaccino non funziona". Il vaccino "anziché proteggere dalla malattia favorisce anche altre infezioni. La proteina usata per il vaccino è un veleno e tocca organi come il cuore, tanto che molti atleti si stanno ammalando. Il vaccino è fatto per proteggere e non per uccidere". Per
Montagnier "è un crimine assoluto dare questo vaccino ai bambini".
Meloni: il Tar boccia ancora la “vigile attesa” di Speranza, è ora che il ministro vada a casa
Il Tar del Lazio accoglie il ricorso del Comitato per le Cure domiciliari e boccia le famigerate linee guida del ministero della Salute su ‘tachipirina e vigile attesa’. Giorgia Meloni, commentando la decisione del tribunale, torna a chiedere le dimissioni del ministro Speranza.
Meloni: Speranza, due anni di fallimenti
“Dopo due anni di fallimenti conclamati la sentenza del Tar del Lazio mette una pietra tombale sull’operato del ministro Speranza, che ha la grande responsabilità di non aver mai voluto ascoltare le numerosissime esperienze cliniche portate dai medici di base. È chiaro che Speranza non può rimanere un minuto di più, Mario Draghi e le forze di maggioranza prendano atto del fallimento”.
Salgono a 11 gli stupri di Capodanno a Milano, la difesa del questore: “No a paragoni con Colonia”
Il questore Giuseppe Petronzi sugli abusi sessuali di massa, a Capodanno a Milano, si difende in un’intervista al Corriere della Sera: «Fatti gravi ma non paragonabili a Colonia, qui la cornice era diversa. Avevamo un servizio di ordine pubblico per vigilare sui festeggiamenti: è stato usato un metodo subdolo, nuovo per noi, non per altre città europee».
Al Corriere, il questore di Milano dichiara che un servizio di ordine pubblico c’era eccome e che per garantire la sicurezza della piazza era stato deciso di «perimetrare l’area centrale lasciandola libera anche per non favorire eccessiva presenza di persone». E aggiunge: «Il personale ha progressivamente allontanato giovani esagitati, anche ragazzi noti grazie ai numerosi servizi svolti in questi mesi in centro». Ma qualcosa è senza dubbio andato storto. E questo, secondo il questore, anche a causa di una tecnica utilizzata dai branchi di molestatori che avrebbero provocato difficoltà persino «agli stessi autori dei video consegnati agli inquirenti. Sono riusciti solo dopo a realizzare cosa fosse realmente accaduto e cosa avessero documentato».
Saviano annebbiato: scambia la violenza brigatista per violenza antifascista. Il Foglio lo bacchetta
Presentando sul Corriere il podcast «Nebbia» – di Giovanni Bianconi e Alessandra Coppola – Roberto Saviano si avventura negli anni di piombo facendo bella mostra di pregiudizi incancreniti.
Così Saviano presenta il podcast Nebbia
E lo fa laddove scrive che il podcast Nebbia “racconta come la violenza neofascista in questo Paese sia stata profondamente egemone e usata per impedire un percorso democratico e riformista. Ma racconta anche il codardo attentato di Primavalle alla famiglia missina dei Mattei. Attraverso la voce dell’ultimo dei fratelli, Giampaolo, sopravvissuto al rogo in cui morirono Virgilio (22 anni) e Stefano (8 anni)”.
No vax in piazza a Roma e Milano. Attimi di tensione e l’arringa di Montagnier: “Salveremo il mondo”
Dopo settimane di silenzio a Roma e Milano gli irriducibili no vax e no green pass tornano in piazza. Gridando contro il governo Draghi, lo Stato di polizia e i “vaccinazisti”. A Milano oltre 2mila manifestanti si sono ritrovati in piazza XXV aprile. Per partecipare al presidio promosso da Italexit di Gianluigi Paragone. Che ha visto come ospite principale il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier. Diventato un’icona della dottrina ‘no vax’ che ha scaldato i militanti con un’arringa contro i vaccinati e i medici che si ostinano a voler immunizzare i pazienti. Proprio così.
No vax a Roma e Milano, niente cortei
“Chiedo a tutti i miei colleghi di fermare le vaccinazioni contro il Covid con questo tipo di vaccini. Ne va di mezzo il futuro dell’umanità. Il dopo dipende da voi, soprattutto dai non vaccinati. Che un domani potranno salvare l’umanità, mentre i vaccinati dovranno essere salvato dai centri medici”. Lo scienziato 89enne, parlando in francese e con la traduzione in italiano, ha ripetuto ossessivamente che “questi vaccini non funzionano”.
“Abbasso lo Stato fascista”
Oltre un centinaio di manifestanti hanno provato a partire in corteo, al grido “corteo corteo”, ma sono stati bloccati dalle forze dell’ordine disposte ai lati della piazza. Poi uno spezzone ha percorso corso Como, per essere fermata all’incrocio con via De Tocqueville. Tra i tanti striscioni spicca quello che recita “Abbasso lo Stato fascista”, “green pass = diritti a scadenza”. Diversi gli slogan intonati. Da “libertà, libertà”, un evergreen, a “la legge come noi non molla mai” per finire con “Giù le mani dai bambini”. Non sono mancanti gli insulti all’indirizzo del presidente Mattarella e del premier Mario Draghi. Considerato “il nemico numero uno”.
La Corte Suprema Usa boccia l'obbligo di vaccino per le grandi aziende: schiaffo a Biden, esultano i Repubblicani
Schiaffo della Corte Suprema a Joe Biden. Con una votazione contrastata, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha bloccato uno dei pilastri della politica del presidente Joe Biden nella lotta alla pandemia, che prevedeva l’obbligo di vaccino o test periodici per più di ottanta milioni di lavoratori del settore sanitario e dell’assistenza.
La decisione segna una vittoria per ventisei aziende sanitarie e per i ventisette Stati a guida repubblicana che si erano opposti al provvedimento. Negli Stati Uniti, dove sono morte più di 800 mila persone a causa del Covid, solo il 63 per cento del Paese risulta pienamente vaccinato, e di questi solo il 37 ha ricevuto la terza dose.
Non serve a nulla, Crisanti a valanga sull'obbligo over 50
“L’obbligo vaccinale per gli over50 non serve a niente, andrebbe esteso a tutti”. Lo afferma Andrea Crisanti, microbiologo e professore ordinario all’Università di Padova, ospite della puntata di martedì 11 gennaio de L’Aria che Tira, il talk mattutino di approfondimento politico in onda su La7 e condotto da Myrta Merlino.
“Nella fascia degli over50 le persone vaccinabili saranno più o meno un milione e ci vorranno mesi per vaccinarle. L’impatto di questo provvedimento sull'ondata in atto sarebbe nullo” denuncia Crisanti, che lamenta il fatto che la suddetta misura sia passata “come un provvedimento per bloccare l’ondata in atto” anche se non ne ha assolutamente le potenzialità.
La variante omicron è totalmente diversa dalle precedenti, si tratta infatti di un virus a diffusione respiratoria “forse con il più alto indice di trasmissione che sia mai entrato in contatto con l’uomo”. Rispetto all’influenza, avrebbe un indice di trasmissione circa otto volte superiore. “Il virus ha una letalità più bassa rispetto alle varianti precedenti ma ha una capacità di diffusione elevatissima” che lo rende in grado di far aumentare vertiginosamente il numero di malati gravi tra vaccinati e non con difese immunitarie più basse della media, i cosiddetti fragili. “Nella maggior parte dei casi, i vaccinati non sviluppano la malattia grave, ma ci sono persone che anche se vaccinate non sono protette perché il sistema immune non funziona”.
Covid, Vaia: via alla sperimentazione del vaccino contro la variante Omicron. A fine gennaio ne verremo fuori
«Insisto sulla necessità dell’aggiornamento dei vaccini» anti-Covid. «Stiamo lavorando con i colleghi di Johannesburg, che hanno isolato per primi Omicron, e sperimenteremo con la partecipazione del nostro Governo, del ministero degli Esteri e della Salute che condividono questa nostra collaborazione, un vaccino che ci proteggerà dalla variante Omicron» di Sars-CoV-2. «Un altro passo avanti che la comunità scientifica italiana farà, con i colleghi del Sudafrica». Lo ha sottolineato Francesco Vaia, direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, nel corso della registrazione di "Porta a Porta" che andrà in onda questa sera su Rai1.
«Senza esagerare nell’ottimismo possiamo immaginare che, tra la fine di gennaio e la prima decade di febbraio, possiamo cominciare a svoltare, a fare ingresso nella primavera e poi nell’estate e ad avvicinarci - siccome il virus» di Covid-19 «si è sostanzialmente endemizzato - a quella situazione che molti di noi pensano possa essere di una malattia che sembrerebbe, utilizzo ancora il condizionale ma molti studi lo indicano, avere il carattere della stagionalità». Uno scenario in cui quindi si potrebbe «intervenire soprattutto sulle fasce più deboli, più fragili, e in una fascia di età over 60, per fare una dose di vaccino verso fine anno».
Bollettino, si spacca il ministero della Salute: "Ogni giorno, ossessivamente...". Bordata contro Roberto Speranza
Si stringe il cerchio attorno al bollettino "del terrore", il quotidiano aggiornamento sui numeri del Covid in Italia che, ora, inizia a destare più di un sospetto: qui numeri sono corretti? Hanno un senso? Non si rischia soltanto di creare un clima di paura dannoso per il Paese?
Capofila nella battaglia è Matteo Bassetti, il primo a proporne la sospensione, anche per "non dare a tutto il mondo l'idea di un paese in cui la pandemia è fuori controllo", perché non lo è. E la proposta di Bassetti era stata ascoltata e portata al ministero della Salute da Andrea Costa, che del dicastero guidato da Roberto Speranza è sottosegretario.
E ora, Andrea Costa, torna a chiedere a gran voce la revisione del bollettino. "Dobbiamo dare ai cittadini messaggi di fiducia, comunicare ogni giorno ossessivamente il numero dei contagiati non so quanto può esser utile, dobbiamo pensare ai dati degli ospedali. E sottolineare che gran parte delle terapie intensive sono occupate dai no vax", spiega chiaro e tondo ospite a Un giorno da pecora, il programma in onda su Rai Radio 1.
Covid, Piero Chiambretti contagiato ancora nonostante tre dosi di vaccino: "Un brutto colpo", le sue condizioni
Se il Covid ci vede, di sicuro ha messo nel mirino Piero Chiambretti. Già, per lui la pandemia è stata molto più drammatica che per tutti gli altri: fu colpito prima dell'arrivo del vaccino, come fu colpita la madre, uccisa dal maledetto coronavirus. E ora, il conduttore di Tiki Taka, nonostante le tre dosi di vaccino è nuovamente positivo. Probabilmente, tutta colpa di Omicron.
E intervistato dal Corriere della Sera, ammette: "È stato un brutto colpo". Certo, ora è diverso: "È come se fosse un virus più garbato". Ai tempi del primo contagio fu costretto al ricovero. "Non mi faccio mancare nulla. Ovviamente avrei preferito andare in studio con le mie gambe, ma ormai la tv si può fare da remoto... essendo però un artigiano del tubo catodico, preferisco le cose classiche. Sarò aiutato da Monica Bertini e ci saranno anche i miei validissimi ospiti".
Quando gli chiedono come avesse scoperto di essere nuovamente positivo, spiega: "Avevo sintomi precisi: mal di gola insistente, forte emicrania - dovrebbero chiamarlo Emicron non Omicron -. Quindi, nonostante un primo tampone negativo al mattino, ho voluto farne un altro la sera, diverso, che intercettasse questa variante, ed ero positivo. Mi sono bruciato con l'acqua calda e ora mi fa paura anche la fredda". E psicologicamente come sta? "Questa cosa non fa bene al morale e nemmeno al fisico. Ma grazie a quello che ci siamo iniettati la vivo come una forte influenza. Penso però sia inevitabile per chi ha passato quello che ho passato io temere sempre il peggio.
Luigi Di Maio vende case in Romania: all'asta gli immobili dell'ambasciata a Bucarest
Il ministro degli Affari esteri, Luigi Di Maio, si vende il mattone romeno. Non il suo ovviamente ma quello che lo Stato italiano possiede in Romania attraverso la sua ambasciata. Si tratta di cinque immobili inutilizzati e in cattivo stato di conservazione che saranno alienati entro il mese di febbraio con un'asta pubblica. Una pratica che la Farnesina ha avviato per rispondere all'esigenza di razionalizzare e valorizzare il patrimonio immobiliare di proprietà della Repubblica Italiana all'estero. I beni oggetto dell'incanto sono cinque, alcuni lasciati in stato di degrado avanzato, altri in buone condizioni. L'elenco inizia con una proprietà a Targoviste, una città a nord di Bucarest, dove con prezzo a base d'asta di 48mila euro si può concorrere per un lotto con una superficie scoperta di 686 metri quadrati e 297 coperti. Con una partenza di 106mila euro (le offerte devono essere tutte al rialzo) si può partecipare, invece, all'acquisto di un cespite nella cittadina di Galati vicino al confine con la Moldavia. La proprietà dell'ambasciata italiana comprende una superficie scoperta di 548,63 metri quadri sui quali è possibile anche costruire e un immobile di 313 mq insieme a una garage di 76,55.
Controcorrente, l'accusa di Maria Giovanna Maglie a Mario Draghi: travolto dai contagi, bugie e fallimenti
Obbligo di vaccino per gli over50. È questa la nuova misura introdotta dall’ultimo decreto approvato all’unanimità nel Consiglio dei ministri di questa sera, mercoledì 5 gennaio. Si discute della novità durante la puntata di Controcorrente su Rete4, condotto da Veronica Gentili. “Mario Draghi è stato travolto dai contagi” afferma la giornalista Maria Giovanna Maglie, ospite in collegamento. “Ci sono tre fattori che hanno portato alla totale mancanza di credibilità del premier: bugie, fallimenti, mancato ravvedimento”.
La Maglie sostiene che utilizzare i vaccini come unica arma contro la pandemia sia stato un grande errore: “Non voglio dire che non si dovessero fare i vaccini, ma è già da luglio che si era capito che bisognava fare anche altro”. E ricorda che già il 22 luglio il presidente del Consiglio Draghi disse, durante una conferenza stampa, che con due dosi di vaccino si poteva circolare liberamente con la certezza di non contagiarsi e di non contagiare. Evidentemente cosi non era, e oggi è risaputo. “Sono circondata come tutti voi da contagiati, tanti dei quali vaccinati con due o tre dosi. Non sviluppano una malattia grave ma sono comunque malati” sottolinea. “Già da tempo sarebbe stato necessario applicare il protocollo Remuzzi, cioè terapia domiciliare anche telefonica”.
L’obbligo vaccinale è una misura già molto criticata, e certamente le acque non si calmeranno a breve. Tra l’altro, secondo la Maglie, che prevede proteste di tanti non vaccinati, sarebbe anche possibile impugnare la misura perché contraria alla nostra Costituzione. D’altra parte, le forze politiche in campo, nonostante le promesse e i vocioni riservati ai giornalisti, si riducono a votare all’unanimità ogni volta che si trovano a Palazzo Chigi, davanti a Draghi: “Ci sono partiti che hanno sbagliato clamorosamente a seguire un tecnico in ginocchio, avendo il mito di super Draghi, e stanno cercando di recuperare anche se non so se riusciranno”.
Con i provvedimenti presi oggi si può riprendere una vita normale nonostante il Covid?
Il bazaar di Oliviero Toscani è un flop. Negozio in liquidazione dopo un anno
È durato poco più di un anno il «negozio» on line delle fotografie di Oliviero Toscani. Qualche settimana fa, infatti, a Cecina davanti al notaio Anna Alterio s' è presentato il noto fotografo quale presidente della OlivieroToscaniBazaar srl per guidare un'assemblea straordinaria che ne ha deciso la messa in liquidazione, nominando lo stesso Toscani come liquidatore. La società era stata fondata a maggio del 2020 dal fotografo che ne deteneva il 70% mentre il restante 20% era di Susanna Crisanti collaboratrice dell'OlivieroToscaniStudio srl e il 10% di Nicolas Ballario, amico di Toscani con cui ha condotto il programma «Camera oscura» su La7. Nel sito del bazaar si potevano comprare più di 100 fotografie di Toscani, realizzate in quasi 60 anni di carriera, in quattro formati, per una fascia di prezzo dai 550 ai 1.500 euro. Ma il 2020, unico bilancio disponibile, s' era chiuso con ricavi per soli 22mila euro.
Variante Omicron, Rasi: "Il 40% dei tamponi rapidi sono falsi negativi". Il vero numero dei contagiati
La Omicron non solo buca i vaccini ma anche i tamponi. È l'allarme lanciato da Guido Rasi: "Con la variante Omicron destinata a diventare predominante, i tamponi antigenici rapidi rischiano di diventare inutili. La nuova versione del Covid sembra in grado di sfuggire con maggior frequenza ai test diagnostici oggi più utilizzati", spiega il consulente del commissario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo e direttore scientifico di Consulcesi.
"Dati preliminari indicano che circa il 40 per cento delle persone positive alla variante Omicron può risultare negativo ai test rapidi, quasi 1 su 2", annuncia. "Ora più che mai è fondamentale che gli operatori sanitari continuino a tenersi aggiornati sull'evoluzione del virus e delle nostre conoscenze sia in campo diagnostico che terapeutico", sottolinea Rasi che è anche uno dei docenti del corso di formazione professionale Ecm di Sanità In-Formazione per Consulcesi Club intitolato ''Un test per tutti. Test di screening diagnostici e il loro funzionamento".
“Virologi con zero-tituli”. Lo scienziato Guido Silvestri annienta tutti su Omicron
Guido Silvestri ci va giù pesante un’altra volta per la troppa disinformazione sul Covid portata avanti da alcuni suoi “colleghi”. Il professore di virologia della prestigiosa Emory University di Atlanta, che già in passato ha polemizzato con il ministro Roberto Speranza, racconta tutto ciò che bisogna sapere sulla variante Omicron, sottolineando tra le altre cose la grande riduzione nei ricoveri ospedalieri. Queste le parole del virologo, che da anni lavora sui vaccini negli Stati Uniti:
“Mentre i "virologi" zero-tituli su Twitter fanno a gara a chi la spara più grossa (devo ammettere che ce ne sono alcuni veramente meravigliosi ), qui su Facebook provo a mettere un po' di ordine sulle tumultuose scoperte di questi ultimo giorni su Omicron, cercando di essere accurato, chiaro e comprensibile”.
COSA SAPPIAMO:
1. Omicron è molto diverso da Delta e dalla altre varianti di SARS-CoV-2, con 45 mutazioni amino-acidiche rispetto allo strain Wuhan, di cui 30 nella proteina Spike e ben 15 nel Receptor Binding Domain (RBD), che è la parte di Spike che si lega al recettore ACE2.
Mascherine Ffp2, l'errore da non commettere: di quanto aumenta il contagio se indossate male
Il governo presieduto da Mario Draghi ha deciso di calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2, divenute quanto mai fondamentali per porre un freno all’epidemia di Covid, tornata a dilagare anche in Italia a causa della contagiosissima variante Omicron. D’ora in avanti tali mascherine non potranno costare più di 75 centesimi al pezzo: una decisione di buonsenso, data la protezione che offrono le Ffp2.
Stando a quanto emerso dallo studio del Max Planck Institute, chi indossa le Ffp2 ha un rischio di contagio praticamente irrisorio, pari allo 0,1%. È però fondamentale e deciso che i bordi della mascherina siano ben aderenti al viso: secondo gli esperti, le Ffp2 sono particolarmente efficaci nel filtrare le particelle infettive dall’aria che respiriamo, soprattutto quando si chiudono il più possibile ai bordi. In tali condizioni, queste mascherine sono risultate protettive 75 volte in più di quelle chirurgiche.
Caos Roma-Lido, tra Pd e M5S è gara a chi prende meglio in giro i romani
Il 2022 comincia con una gigantesca gara tra Pd e Cinquestelle a chi prende meglio in giro i romani, in particolare sul fronte dei trasporti. Il riferimento è agli utenti di un’importante linea, il trenino Roma-Lido, che congiunge il centro della città con il suo mare. E la vergogna è enorme, per ritardi, percorrenze sballate, disagio.
Ma quel che è più grave è il rimbalzo di responsabilità. E va detto che si distinguono per particolare ardore i Cinque stelle che sembrano non aver governato mai la Capitale. Durante giornate di fuoco come quelle vissute fino a ieri, con i soliti problemi aggravati dall’assenza dei dipendenti e conseguentemente con utenti ancora più infuriati, facevano indignare abbastanza le dichiarazioni dei Cinque stelle in Campidoglio, gli «orfani» di Virginia Raggi.
Tra questi si è distinto il solito Paolo Ferrara, vicepresidente M5s dell’Assemblea capitolina. Per carità, tutto vero quello che denuncia: «Ritardi incredibili, migliaia di persone stipate come bestie, senza la minima distanza, a volte senza mascherine, con rischi enormi per la salute». E l’attacco al sindaco Roberto Gualtieri ci sta tutto. Poi l’attacco sguaiato alla Regione Lazio per la «fantomatica Metromare, che Zingaretti e Gualtieri non fanno altro che rimandare».
Covid a scuola, i non vaccinati a casa. "Discriminazione": Lega e M5s, rivolta dentro il governo
Una settimana al rientro in classe ed è caos. Lega e Movimento 5 Stelle si oppongono all'ipotesi di nuove regole sulla didattica a distanza e la quarantena degli studenti. Il governo vuole tenere aperte le scuole ma deve fronteggiare l'impennata di contagi. I sindacati domani incontreranno il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi. Le Regioni valuteranno le indicazioni delle Asl e c'è il rischio che vadano in ordine sparso: il governatore campano Vicenzo De Luca vorrebbe tenere chiuse le elementari fino a fine gennaio, quando la campagna vaccinale tra i 5 e gli 11 anni avrà raggiunto percentuali maggiori.
LE DATE .- In molte città la scuola ricomincerà il 10. In altre il 7. L'idea che ha acceso lo scontro politico, al momento la strada che vorrebbe seguire il governo, è quella di mettere in Dad per 10 giorni gli alunni non vaccinati di elementari e prima media qualora nella stessa classe vi siano due positivi. Per i vaccinati invece ci sarebbe semplicemente l'autosorveglianza di 5 giorni con obbligo di tampone al decimo. Con 3 contagi sarebbero le singole Asl a valutare se sospendere le lezioni in presenza. Per la Lega «lasciare a casa 3 milioni e mezzo di bambini non è una soluzione. Si intervenga piuttosto su aerazione e uso delle mascherine», prosegue la nota. «Discriminare bimbi e famiglie non ha nessun senso». Per il sottosegretario leghista all'Istruzione, Rossano Sasso, «la didattica in aula è sacrosanta. La campagna vaccinale per i più piccoli è appena partita», ha aggiunto, «e inasprire i protocolli su contagi e quarantene ci esporrebbe al rischio di eccessive penalizzazioni. La risposta non può essere sacrificare il diritto all'istruzione: su questo siamo pronti a far sentire forte la nostra voce. Non possiamo permetterci di creare enormi difficoltà ai genitori e di sovraccaricare il lavoro già complesso di insegnanti e presidi». Netta anche la posizione della collega grillina Barbara Floridia: «Non si può pensare di discriminare i bambini. Si continui a investire sulla sicurezza, si aumentino le risorse. Le scuole devono restare aperte». I 5 Stelle ritengono la distinzione tra alunni vaccinati e non una «grave discriminazione». Per le parlamentari di Fratelli d'Italia Paola Frassinetti, responsabile del dipartimento Istruzione, ed Ella Bucalo, responsabile Scuola, sarebbe «una follia».
Variante Omicron, Matteo Bassetti spiazza tutti: pochi sintomi anche per chi non è vaccinato
Matteo Bassetti interviene a Controcorrente, il programma di Rete 4 condotto da Veronica Gentili, e nell'affrontare i temi legati alla pandemia fornisce un argomento poco battuto finora. Lunedì 3 gennaio l'infettivologo del San Martino di Genova parla delle misure restrittive che il governo di Mario Draghi varerà nel prossimo Consiglio dei ministri di mercoledì 5 gennaio, come il super green pass che potrebbero essere esteso a tutti i lavoratori.
Il fatto è che gli effetti della variante Omicron sono meno gravi "nei vaccinati, ma spesso anche nei non vaccinati" afferma il primario. Insomma, la nuova variante è più contagiosa ma causa meno ricoveri ordinari e in terapia intensiva, non solo per chi ha due dosi e booster, anche per chi non ne ha nessuna. In entrambi casi siamo davanti a "una sorta di forma influenzale, un raffreddore". Ci sono due quadri, spiega Bassetti, "con la Delta che nel vaccinato doppia dose o tripla dose causa una forma influenzale e di raffreddore rinforzato, e la Omicron sembra fare lo stesso nel non vaccinato".
Per questo "non possiamo affrontare la pandemia del 2022 con le regole del 2020, un conto è mettere in quarantena un soggetto non vaccinato che aveva una carica virale elevatissima. Oggi con una malattia che dura molto meno, mi sembra che non mettere in quarantena i contatti e accorciare quella degli asintomatici sia una misura di pragmatismo, che è quello anglosassone", dice Bassetti.
Air Italy, dramma ignorato: restano a terra più di 1.300 lavoratori
Il 2022 è iniziato nel peggiore dei modi per i dipendenti di Air Italy: dal primo gennaio potranno partire le lettere di licenziamento. La compagnia, già in liquidazione da 2 anni, non si è presentata al tavolo ministeriale per chiedere un altro anno di cassa integrazione. La conseguenza è disastrosa: più di 1300 lavoratori rischiano di rimanere senza stipendio. Una storia imprenditoriale di 60 anni si conclude in maniera ingloriosa. Andiamo con ordine e vediamo le tappe principali di questa vicenda.
Da Alisarda ad Air Italy
In principio fu Alisarda, fondata nel 1963 da Aga Khan IV. Nasceva così una compagnia con sede ad Olbia che avrebbe dovuto favorire lo sviluppo turistico in Costa Smeralda. Qualche anno dopo Alisarda cominciò a espandersi conquistando nuove rotte: Fiumicino, Torino, Genova, Pisa. La Sardegna poteva contare sul suo aerobus per aumentare il turismo. Nel 1991 l’Assemblea Straordinaria dei soci deliberò il cambio della ragione sociale in Meridiana. Quest’ultima crebbe molto negli anni 90. Basti pensare che nel 1992 la Compagnia trasportò 1.932.000 passeggeri conseguendo un fatturato operativo di 342 miliardi di lire. Alla fine degli anni novanta i passeggeri erano saliti a 3.075.000 per toccare i 3 531mila nel 2000. Poi ci fu l’undici settembre e il settore entrò in crisi. Cominciò l’era delle ristrutturazioni. Come nel peggior costume italiano molti credettero che il riscatto della compagnia passasse per l’ingresso di un nuovo socio straniero. A luglio del 2016 arrivano i qatarini. Viene così firmato l’accordo per l’acquisto del 49% di Meridiana Fly da parte di Qatar Airways. Quest’ultima, il 28 settembre 2017, rileva ufficialmente il 49% di AQA Holding, newco creata appositamente per la nuova gestione di Meridiana da parte di Alisarda e Qatar Airways. Dal primo marzo 2018, Meridiana assume una nuova denominazione ufficiale e diviene Air Italy. Il cambiamento, porta con sé il cambio di livrea degli aeromobili e l’aumento delle destinazioni, sia nazionali che internazionali.
Maxi-sequestro da 30 milioni per gli Elkann: accusa di truffa all'Inps, guai per il gruppo Gedi
La Procura di Roma ha condotto un’inchiesta che mette nei guai la famiglia Elkann e gli Agnelli, proprietari della holding Exor. Come riferito da La Verità a finire nell’occhio del ciclone è il mondo dell’editoria: l’ipotesi di reato che ha portato a congelare 30 milioni di euro è quella di una truffa all’Inps. Ai proprietari del gruppo Gedi vengono contestate irregolarità nei prepensionamenti di numerosi dirigenti. In totale sarebbero addirittura una settantina i dipendenti coinvolti nelle presunte irregolarità riscontrate dalla Procura. Il quotidiano riferisce la notizia secondo la quale l'avvocato dell'azienda, l'ex ministro della Giustizia Paola Severino, si sarebbe adoperata in fretta e furia per far aprire alla famiglia piemontese un conto ad hoc su cui Gedi avrebbe già versato i fondi oggetto del sequestro. In questo modo si dovrebbe essere riusciti ad evitare di colpire i patrimoni personali degli indagati.
Omicron rovina il Capodanno di mezzo mondo. Fuochi d'artificio e concerti cancellati
Capodanno sottotono in tutto il mondo a causa della pandemia del coronavirus, con i nuovi picchi legati alla variante Omicron. Le celebrazioni per l'arrivo del 2022 sono state ampiamente cancellate o ridotte, mentre a livello globale dalla fine del 2019 più di 285 milioni di persone sono state contagiate e più di 5 milioni sono morte. Nel cuore dell'Europa, a Parigi i fuochi d'artificio sono stati cancellati ed è stato reintrodotto l'obbligo di indossare mascherine all'aperto, rispettato dalla gran parte delle persone che hanno passato le ultime ore del 2021 sugli Champs-Elysees. A Berlino, la polizia ha chiesto di non andare alla porta di Brandeburgo dove si svolgeva un concerto per cui non era previsto pubblico dal vivo, mentre a Madrid solo 7mila persone sono state ammesse alla Puerta del Sol, dove tradizionalmente la folla supera i 20mila presenti.
A Londra il tradizionale spettacolo pirotecnico nel centro della città è stato sostituito da uno show di luci e droni trasmesso in tv, che si è svolto in un luogo segreto per evitare che sul posto si radunasse folla. Atmosfera diversa a Belgrado dove, a differenza del resto d'Europa, i grandi raduni sono stati consentiti nonostante i timori legati alla variante Omicron. Un medico locale ha previsto, quindi, che il Paese registrerà migliaia di nuovi contagi, subito dopo le festività. Negli Usa le città si sono mosse in modi diversi. A Los Angeles il pubblico dal vivo del concerto di fine anno è stato vietato, a New York solo 15mila persone sono state ammesse a Times Square, mentre a Las Vegas migliaia di persone hanno potuto assistere allo spettacolo pirotecnico. Più a sud nel continente, a Rio de Janeiro qualche migliaio di persone si è radunato a Copacabana per i tradizionali fuochi d'artificio, mentre musica veniva diffusa da altoparlanti in assenza dei concerti dal vivo. Molti spettatori in meno rispetto alle 2 milioni di persone che normalmente presenziano allo show, dopo che nel 2020 i festeggiamenti erano stati del tutto cancellati.
Super green pass per lavorare e nuove regole per i guariti. Così il governo evita l’obbligo vaccinale
Niente obbligo vaccinale, il governo è pronto a varare un nuovo decreto con l’obbligo di super green pass per lavorare e regole aggiornate per i guariti dal Covid. Ormai è deciso: mercoledì 5 il Cdm varerà l’obbligo di certificazione verde con vaccino o guarigione per tutti i lavoratori, del settore pubblico, privato e autonomi. Così l’esecutivo Draghi intende evitare di imporre il vaccino obbligatorio con relativa assunzione di responsabilità in caso di eventi avversi.
Obbligo di super green pass per lavorare, si rischia il caos negli hub vaccinali
Con l’obbligo di super green pass per tutti i lavoratori si rischia il caos negli hub vaccinali. Stiamo parlando di cinque milioni di italiani che attualmente fanno il tampone per ottenere il green pass e andare a lavoro. L’obbligo indiretto di vaccinazione però arriverebbe mentre è in corso la campagna vaccinale degli under 12. E dal 10 gennaio sarà possibile anticipare la terza dose. Nelle ultime ore in molti hub vaccinali ci sono state lunghe code, che nei prossimi giorni potrebbero aumentare in modo drammatico.
Vaccino, Djokovic salterà l’ATP Cup: poche speranze anche per Australian Open
Sembra ormai confermato: per motivi legati al vaccino, «al 99%» il 20 volte campione slam Novak Djokovic salterà la Atp Cup in programma a Sydney a partire dal prossimo 1° gennaio. Lo rivela il sito serbo Blic Sport, riportando che il fuoriclasse del tennis mondiale salterà la competizione a squadre. Nessuna conferma, per ora, riguardo l’Australian Open, anche se Blic ipotizza che Djokovic si pronuncerà in merito prima della fine dell’anno. Il giocatore si trova attualmente a Belgrado per trascorrere il Natale con la propria famiglia e partecipare ad eventi organizzati dalla sua Fondazione.
Djokovic al 99% non parteciperà all’Atp
Sempre su Blic la cronista sportiva Jelena Medic riporta le dichiarazioni di una fonte vicina al tennista: «Novak al 99% non andrà a giocare l’ATP [Cup]. Si sta allenando, ma ha deciso di saltare questa competizione».
Nessuno sa se si sia vaccinato o meno
«Di questi tempi le persone si spingono troppo oltre nel prendersi la libertà di fare domande e giudicare una persona», aveva in precedenza dichiarato Djokovic alla stampa serba. Il tennista, da tempo critico nei confronti di pass e obblighi vaccinali più o meno surrettizi, non vuole rivelare se si sia sottoposto al vaccino o meno. «Qualunque cosa tu dica “sì, no, forse, ci sto pensando’”, ne trarranno vantaggio. Certo che voglio andare, l’Australia è il mio torneo del Grande Slam di maggior successo. Voglio competere. Amo questo sport e sono ancora motivato. Il mio manager, che è in contatto con la Australian Tennis Federation, mi dice che stanno cercando di migliorare le condizioni per tutti, sia per chi è stato vaccinato sia per chi no». E conclude: «C’è molta divisione nella società, tra chi è vaccinato e chi no. Questo per me è terrificante».
“I dati Covid sui bambini manipolati per spaventare i genitori”: l’ammissione del commissario della Salute (Video)
l commissario per la salute di New York Mary Bassett ha ammesso di aver intenzionalmente presentato in maniera fuorviante le cifre sui ricoveri per Covid dei bambini. Questo per diffondere allarmismo sul virus, allo scopo di terrorizzare i genitori e convincerli a vaccinare i figli. «Volevamo far passare l’idea che tra i bambini stava esplodendo un’epidemia di infezioni. I numeri che avevamo diffuso erano contenuti, erano basati su 50 ricoveri. Ora sono qualcuno di più, ma rimangono numeri contenuti. Lo abbiamo fatto per spingere i pediatri e le famiglie a vaccinare i bambini», ha specificato la Basset nel corso di una conferenza stampa avvenuta lo scorso 27 dicembre.
I numeri sui bambini presentati in maniera fuorviante per spaventare i genitori
Basset si riferisce a una nota inviata ai medici dal Dipartimento della Salute dello Stato di New York alla vigilia di Natale, in cui si avvertiva di una «tendenza al rialzo» nei ricoveri pediatrici per coronavirus. L’aumento, si legge nel documento, si è concentrato nell’area di New York City, e si basa su dati raccolti tra il 5 dicembre e la settimana a partire dal 19 dicembre. La nota, però, non specificava il numero di bambini ricoverati in ospedale, limitandosi ad affermare che i ricoveri di New York City sono aumentati di «quattro volte» durante il periodo preso in esame. Con la dichiarazione del 27 dicembre la Basset riconosce quindi che il Dipartimento della salute dello Stato ha manipolato la diffusione dei dati per spaventare i genitori.
La variante Omicron fa meno paura, mezza Europa verso la libertà
Ieri la contabilità del Covid ha fatto segnare una totalità di positivi di oltre un milione, con un segno più sui casi soprattutto negli under 19, la fascia che è ancora in una fase di piena vaccinazione. Soltanto nell’arco di 24 ore, i nuovi contagiati sono stati 141 mila. Dunque, siamo in una fase difficile, quando si avviano a conclusione delle Feste natalizie con nuove limitazioni (basti pensare al Capodanno con le discoteche chiuse ed altre feste di piazza).
Come va, però, negli altri Paesi? Sembra verificarsi una congiuntura tale per cui non è detto che a un alto livello di restrizioni dipenda un crollo dei casi. Anzi, l’abbattimento dei casi spesso avviene in presenza di «strette» arrivate solo nelle ultime settimane, e non nel lungo periodo. Tanto che, attualmente, abbiamo un’Europa su due livelli, al Nord i casi calano, mentre nell’Europa mediterranea il trend è, purtroppo, ancora positivo. Esempio lampante è la Germania, che vede un calo protratto nell’ultima settimana-dieci giorni, per quanto ieri l’istituto Robert Koch abbia segnalato una risalita dell’incidenza. In ogni modo, il neo ministro della salute, Kerl Lauterbach ha potuto annunciare «una luce in fondo al tunnel». Il riferimento è anche ai sintomi meno gravi della variante Omicron. «È un raggio di speranza», ha affermato il ministro durante una trasmissione televisiva. Sul punto, peraltro, ha parlato anche il direttore dell’ospedale Charité di Berlino, Christian Drosten, preventivando un inverno «relativamente normale». E poi ha aggiunto: «È una buona situazione se hai un virus che non ti fa più ammalare e si trasmette facilmente, stimolando così aggiornamenti regolari all'immunità delle persone».
Alphtal (Svizzera). Il comune ribelle, nessun vaccinato. Il sindaco blocca il bus vaccinale: “andate via, non si vuole vaccinare nessuno”
Oltre 600 residenti, zero vaccinati. Da quando il vaccino è diventato disponibile nessuno degli abitanti di Alpthal si è vaccinato. Non solo: tutti si dicono orgogliosi della loro resistenza. Sono poco più di 600 i residenti di questo comune svizzero del cantone di Svitto a circa mille metri sul livello del mare, conosciuto fino a pochi giorni fa solo per la sua vista spettacolare sulle Alpi e per essere tra le località di uno dei percorsi europei del Camino de Santiago. Da quando la notizia ha iniziato si è diffusa gli svizzeri hanno soprannominato la gente del posto “i ribelli del coronavirus”. Nella confederazione elvetica è vaccinato il 65% delle popolazione.
I medici che abitualmente frequentano il paese assicurano di averlo consigliato, soprattutto ai pazienti a rischio e agli anziani, ma che non è servito a nulla. L’intera cittadina diffida a tal punto del vaccino che le autorità sanitarie l’hanno inserita nel programma di vaccinazione effettuato tramite autobus, trasformati in centri di vaccinazione e che vanno a vaccinare negli angoli più remoti del Paese. Ma non è servito a niente.
Quando l’autobus è arrivato in città, il sindaco Adelbert Inderbitzin ha parlato a nome deI cittadini, con una frase eloquente: “Torna da dove sei venuto. Non c’è bisogno di vaccini qui.” Per il sindaco Inderbitzin una cosa è certa: chiunque voglia vaccinarsi può farlo nella vicina Einsiedeln. “L’autobus delle vaccinazioni si fermava nella nostra città e aspettava per ore senza che nessuno venisse a vederlo“, sosteneva il suo atteggiamento, “ho risparmiato loro più tempo di attesa perché sapevo che non sarebbe venuto nessuno“.
Massimiliano Fedriga e i vaccini, l'asse con Giorgia Meloni: "Effetti avversi e risarcimento danni"
Vaccino, quarantena, tamponi e risarcimenti. Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e governatore leghista del Friuli-Venezia Giulia, in una intervista a Il Corriere della Sera, parla a 360 gradi della gestione della pandemia cominciando dall'eliminazione della quarantena per chi ha tre dosi non è rischioso, "gli esperti hanno evidenziato che la terza dose garantisce una grande protezione, soprattutto dalle forme gravi della malattia. Noi dobbiamo concentrarci sulle reali necessità. Altrimenti si finisce per non aiutare nessuno".
La Conferenza delle Regioni "ha proposto di estendere l'uso del green pass rinforzato, ma senza entrare nel merito specifico del lavoro. Per ulteriori implementazioni riteniamo sia necessario attendere", osserva Fedriga. In Consiglio dei ministri su questo punto la discussione è stata accesa, "come è normale che sia. Noi possiamo anche arrivare a quel risultato, ma a due condizioni: escludere chi è esentato per patologie certificate; fare una valutazione sulla legge 210 del '92 affinché venga interpretata in modo tale che lo Stato garantisca il risarcimento ai cittadini che dovessero subire danni dai vaccini". In sostanziale accordo con quanto sostiene da tempo la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.
Covid, "italiani positivi chiusi nella toilette dell'aeroporto". La Montaruli (FdI) interroga il ministro Di Maio
“Con una interrogazione parlamentare chiedo al ministro degli Esteri Luigi Di Maio come voglia procedere sugli italiani positivi al coronavirus e bloccati negli altri Stati e approfondire in che modo sono stati e sono trattati". E' quanto denuncia in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli. Il caso è quello di due ragazzi che sono risultati positivi con tampone in aeroporto a Helsinki.
"Merita un intervento dell’Italia - dichiara la Montaruli - i nostri connazionali devono ricevere un trattamento rispettoso sia dal punto di vista della tutela della salute sia anche della loro dignità e rimanere chiusi in un bagno non è dignitoso. Il silenzio rischia di creare un precedente legittimante di altri trattamenti non adeguati nei confronti dei positivi che non sono ammissibili”.
Vaccini anti Covid sui bambini, medici inglesi: “Fermi subito, danni neurologici e infertilità”
Sui vaccini Covid-19 abbiamo sentito tutto e il contrario di tutto, non è facile formarsi un’opinione e prendere delle decisioni. Non è facile districarsi nel groviglio d’informazioni contraddittorie e spesso false che ci arrivano dai media e ancora meno in un dibattito dove tutti intervengono con giudizi che non vogliono mettere in discussione.
Come sempre, servono risposte, ma le risposte giuste si trovano solo quando si fanno le domande giuste. Per aiutarvi a trovarle abbiamo rivolto una serie di domande a un team di medici inglesi (Unite4Truth), che si è espresso in particolare sulla somministrazione di vaccini Covid-19 a bambini e ragazzi.
Perché se è difficile prendere una decisione informata che riguarda noi stessi, lo è ancor di più avere la responsabilità di scegliere al posto dei nostri ragazzi.
Sentiamo cosa hanno da dirci in questa intervista, dove ad interrogarli è un medico nostrano: il Prof. Giovanni Vanni Frajese, docente universitario e specializzato in endocrinologia.
L’intervista del Prof. Frajese
Prof. Frajese: innanzitutto potete spiegarci chi siete e perché avete pensato di rivolgervi all’opinione pubblica?
Medici inglesi: Siamo un gruppo di medici che operano in Gran Bretagna e desideriamo informarvi delle nostre gravi preoccupazioni in merito alle proposte per somministrare i vaccini COVID-19 ai bambini e ai ragazzi. Problemi documentati, che vengono ignorati da molti operatori sanitari, dai rappresentanti politici e dagli organi di governo. Quelli che, come noi, tentano di esporre la situazione vengono ignorati, licenziati o censurati.
Giuseppe De Donno, riconosciuto in Russia per il sangue iperimmune
La Russia approva la terapia del sangue iperimmune del Dottor Giuseppe De Donno, scoperta rivoluzionaria per guarire il covid a costi ridottissimi, per cui l’ insigne studioso ha dato la vita.
La terapia del Dott. Di Donno approvata in Russia
Il ministero della salute russo ha approvato in via definitiva la terapia del Dottor De Donno del sangue iperimmune, giudicandola sicura e neutralizzante. Fa rabbia che in Italia invece l’illustre medico si sia tolto la vita proprio perché la sua scoperta non veniva riconosciuta e sminuiva l’importanza di altre strade che l’ Europa invece voleva percorrere a qualunque costo. Sentieri impervi la cui debolezza è ora, di nuovo, a distanza di due anni dalla comparsa del virus in Italia, sotto agli occhi di tutti. Al punto che, mentre il governo prosegue nel voler punire chi abbia rifiutato la sperimentazione, negli ospedali invece e in alcune farmacie che fanno i tamponi, si comincia a parlare di pandemia dei vaccinati.
Il farmaco covid, realizzato con il sangue dei guariti dal covid in Russia, ha superato con successo gli studi clinici ed è stato riconosciuto dalla Federazione Russa e dal Ministero della Salute come un salvavita, registrato dalla società statale ‘ Rosfec’.
Vaccino, Adriano Celentano e la cannonata ad Enrico Mentana: "Dalla parte della gente che ha paura"
L'affondo di fine anno, quello di Adriano Celentano, che si ri-palesa su Instagram con un lungo video in cui pontifica su Covid, vaccino, no-vax e trasmissioni televisive. Un affondo che sfrutta le immagini di Controcorrente, il programma di Veronica Gentili in onda su Rete 4, con spezzoni di Maria Giovanna Maglie, del medico Andrea Stramezzi e anche di Fabrizio Pregliasco, il celebre virologo a cui il Molleggiato non fa sconti.
"Lui è così, non sempre ma a volte stona anche quando non canta", picchia durissimo Celentano contro Pregliasco, il riferimento è ovviamente alla performance canora natalizia dell'esperto, che si era esibito a Un giorno da pecora insieme ad Andrea Crisanti e Matteo Bassetti.
Quindi, sulle terapie alternative citate dalla Maglie, il cantante afferma: "Le terapie alternative al vaccino ci sono da tempo, sono sperimentate, ne stanno arrivando di nuove. E quando abbiamo fatto un consesso internazionale per discuterne solo uno era scettico ed era un italiano".
Dpcm, Conte indagato: GIP di Reggio Emilia trasmette gli atti al Tribunale dei Ministri
Per il Tribunale di Reggio Emilia i DPCM di Conte potrebbero costituire delitto di sequestro di persona.
Ai tempi del lockdown vi avevo invitato a scaricare e depositare la mia denuncia all’allora Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte (clicca qui per leggerla). Comprimere la libertà perso
nale dei cittadini italiani, mettendo il Paese ai domiciliari, era infatti una misura completamente illecita in una democrazia. Fu il primo grave strappo allo stato di diritto in nome della pandemia.
Nei mesi sono arrivate decine e decine di archiviazioni, speso con motivazioni surreali. Poi ieri la lieta sorpresa. Con ordinanza depositata il 27 dicembre il Tribunale di Reggio Emilia, facendo proprie gran parte delle mie considerazioni ha trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica di Bologna, ritenendo correttamente competente sul caso il Tribunale dei Ministri.
Luigi Di Maio, imbarazzo per gli italiani chiusi in bagno all'aeroporto di Helsinki: "Chiamiamo la Farnesina, tutto tace"
Quarantena in toilette. Accade davvero a due italiani bloccati in un bagno dell'aeroporto di Helsinki, in Finlandia. La coppia, un ragazzo e una ragazza campani, erano partiti per la Lapponia quando sono risultati positivi al Covid. Per questo Fabio Maria e Valentina sono stati costretti a rispettare il periodo predisposto, finendo per trascorrerlo in un bagno pubblico.
Il motivo per cui la giovane coppia non sia stata ancora trasferita in un luogo più adatto, come un Covid hotel, non è dato sapersi. Certo è che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio potrebbe anche battere un colpo. A chiedere delucidazioni in merito all'accaduto, l'onorevole Augusta Montaruli che ha già presentato un'interrogazione. La parlamentare di Fratelli d'Italia ha chiesto infatti "come voglia procedere sugli italiani positivi al coronavirus e bloccati negli altri Stati e approfondire in che modo sono stati e sono trattati".
Boom di alimentari, così i bangla si sono presi Roma
Nemmeno la crisi del commercio causata dalla pandemia ha fermato l'espansione nella Capitale dei minimarket gestiti dai bengalesi. Un fenomeno che ha dell'inspiegabile. Mentre gli alimentari di proprietà di italiani sono stati decimati circa 200 hanno chiuso bottega in due anni -, quelli dei nati in Bangladesh sono addirittura cresciuti. Secondo i dati della Camera di Commercio di Roma, nel 2019 (ossia prima del Covid) erano 871; alla fine del 2020, dopo due ondate di contagi, sono aumentati di 134 unità, fino ad arrivare a 1.005; infine nel terzo trimestre del 2021 si è registrato un ulteriore incremento di 87 unità, per un totale di 1.092 minimarket attualmente attivi nella Capitale. Dall'inizio dell'emergenza sanitaria a oggi, quindi, ci sono 221 alimentari gestiti da bengalesi in più. D'altronde basta girare in città per avere un riscontro visivo ai numeri: in una stessa strada si possono trovare negozi della stessa tipologia uno a fianco all'altro, spesso vuoti e senza clienti; ad esempio a via di Valle Melaina, che non rientra nelle zone della movida, ce ne sono 3 in circa 500 metri. Gli orari di apertura - più flessibili, prolungati o notturni - li agevolano ma non sono sufficienti a spiegare questo trend.
“Uccidere la regina Elisabetta”: il video del 19enne armato a Windsor
“Cercherò di uccidere la regina”, così si vede in un video che, come riporta l’Ansa, sarebbe allo studio della polizia britannica, circa un collegamento con il 19enne trovato armato nei giardini del castello di Windsor proprio nel giorno di Natale.
“Uccidere la regina”. Il ragazzo viene fermato durante il discorso di Natale
Come riportava la notizia del Tempo e di altri media, il 19enne di Southampton è stato fermato nei giardini di Windsor, armato di pistola, mentre la regina pronunciava il discorso tradizionale del Natale, ed era stato arrestato con l’accusa di ingresso in un sito protetto oltre che di possesso di arma offensiva. Elisabetta, vestita di rosso, ha pronunciato il discorso con al suo fianco una foto di lei con il principe Filippo. A destra, la spilla con un crisantemto di Zaffiro. È stata la prima festività senza il marito, scomparso nell’aprile del 2021.
Il video
Il video “Uccidere la regina”, pubblicato dal The Sun, mostra una figura mascherata che dichiara quanto segue: “Mi dispiace per quello che ho fatto e quello che farò, cercherò di assassinare la Regina Elisabetta, per vendicare quelli che sono morti nel massacro del Jallianwala Bagh”. Questo passaggio iniziale si riferisce al 13 aprile del 1919, come si legge dalla ricostruzione del Fatto Quotidiano, quando vennero uccise e ferite centinaia di persone da militari britannici che aprirono il fuoco sui dimostranti. La figura mascherata si dice pronta a vendicare “anche quelli che sono stati uccisi, umiliati, discriminati per la loro razza, io sono un indiano sikh. Il mio nome era Jaswant Singh Chail, ora è Darth Jones“.
Joe Biden, l'inetto: donne sottomesse e schiave. Il disastro peggiore del presidente Usa
Il prezzo più alto della fuga di Joe Biden dall'Afghanistan lo stanno pagando i più deboli, ovvero i bambini, prime vittime della carestia e della crisi che attanaglia il Paese affamato dalle politiche inette dei talebani e dal congelamento ritorsivo dei beni esteri da parte dei Paesi Occidentali, Stati Uniti su tutti; e le donne contro le quali si stanno accanendo con le loro regole retrograde gli studenti coranici ormai liberi di esprimere il peggio di sé. Alle donne appunto è stato da ieri vietato di allontanarsi da casa e quindi di viaggiare per oltre 45 miglia, ovvero 72 chilometri, a meno che non siano accompagnate da un uomo della famiglia.
Lo ha stabilito il ministero della Promozione della virtù e della prevenzione del vizio che in aggiunta ha dissuaso i taxi o qualsiasi altro autista a non accettarle sui loro veicoli a meno che non indossino il "velo islamico", presumibilmente il burqa dal momento che tutte le donne afghane già portano almeno l'hijab. Lo stesso illuminato ministero nei giorni scorsi aveva impedito alle emittenti locali di trasmettere soap opera con donne nel cast e aveva invitato le giornaliste a indossare il velo senza eccezioni. Sono i primi pesanti passi verso l'introduzione di regole ancora più restrittive in linea con una radicale interpretazione della sharia islamica, come quelle vigenti nel corso del primo governo talebano tra la fine del secolo scorso e l'inizio di quello attuale, quando alle donne era fatto divieto di uscire di casa senza un tutore, di lavorare in ufficio, e perfino di studiare, pena severi sanzioni che potevano variare dal carcere alla lapidazione a seconda della gravità dello sgarro.
La rivoluzione del Sudafrica contro la variante Omicron: addio quarantena e tracciamento
Il governo del Sudafrica dà un’importante svolta alla gestione del Covid, con una decisione senza precedenti da quando è iniziata la pandemia. L’esecutivo dello stato africano ha ascoltato i consigli degli scienziati e ha deciso di interrompere la ricerca di contatti dei positivi al virus con effetto immediato, ad eccezione dei casi in cui le infezioni vengano evidenziati in ambienti chiusi come ad esempio le carceri, le case di riposo e i centri per bambini. Il Dipartimento della Salute ha pubblicato giovedì sera i nuovi protocolli di ricerca dei contatti, della quarantena e dell’isolamento.
La variante Omicron ha cambiato gli scenari sul Covid ed è segnalato un alto numero di casi asintomatici, con solo una piccola parte delle infezioni che è stata in seguito confermata attraverso test di laboratorio. Il governo ha stabilito che tutti i contatti stretti di un positivo non debbano fare il tampone obbligatorio a meno che non abbiano iniziato a mostrare dei sintomi. Tutte le quarantene devono cessare con effetto immediato. Si resterà in isolamento soltanto se si è risultati positivi, rimanendo lontani dalla vita sociale per 10 giorni. I datori di lavoro sono invece tenuti a considerare lo stato di salute della persona prima di richiamarlo al lavoro, anche se l’isolamento è terminato. Una volta completato il periodo obbligatorio di isolamento, non sono più necessari altri test per il ritorno alla vita.
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* Quanti film italiani "capolavori" sono composti da episodi corti, cioè da cortometraggi?
In Italia, sono stati prodotti tanti film capolavoro composti da impeccabili episodi brevi, corti ovvero cortometraggi. Questi film spesso raccolgono... -
Domenica 27 Agosto altre proiezioni dei vostri Cortometraggi al Museo del Cinema di Siracusa
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Come realizzare il tuo Cortometraggio di successo
Per realizzare un cortometraggio di successo, è importante seguire alcuni passaggi chiave che ti aiuteranno a pianificare, girare e promuovere il tuo...
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Truffa online, basta un clic: come ti svuotano il conto corrente
Accetta tutto, rifiuta tutto, solo i necessari, conferma le mie scelte: quante volte mentre cerchiamo di navigare in santa pace su internet veniamo le... -
YouTube rimuove i “non mi piace”. Ecco come favorisce il politicamente corretto
L’amministratore delegato di YouTube, Susan Wojcicki, ha annunciato mercoledì scorso che la piattaforma di condivisione video più famosa al mondo rimu... -
Le terapie anti-Covid non esistono, giusto? Sbagliato. L’Aifa sbugiarda i virologi star
La ricetta Speranza a base di «tachipirina e vigile attesa» è già stata messa in discussione da diversi studi scientifici. Adesso, però, sta per croll... -
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Sono 82.278.770 le dosi di vaccino somministrate in Italia, l'87,8% del totale di quelle consegnate, pari finora a 93.749.420 (nel dettaglio 66.025.41... -
Dodici milioni di animali uccisi per i test scientifici: Parlamento Ue chiede fine della “mattanza”
Il Parlamento Ue chiede si fermare la “Mattanza” degli animali da laboratrio: nell’Unione europea, nel 2017, circa 12 milioni di animali sono stati al... -
Instagram è dannoso per la salute mentale delle ragazze. Zuckerberg lo sa e non fa nulla
Facebook sa che Instagram è un social pericoloso per la salute mentale delle ragazze adolescenti, ma non fa nulla per arginare il problema. E’ quanto... -
Carne bovina, due casi di mucca pazza. "Stop alle vendite", torna il terrore: ecco cosa evitare
Torna l'allarme mucca pazza. Certo, non alle porte dell'Italia, ma il caso fa subito paura. In Brasile - il più grande esportatore di carne bovina al... -
Facebook e la lista di vip intoccabili: Zuckerberg ha protetto dalla censura 6 milioni di profili “famosi”
«Gli standard della community di Facebook si applicano a tutti nella stessa maniera», è il mantra che Mark Zuckerberg ama ripetere a tutti. Ma è veram... -
Così muore in pochi secondi il Covid: l'immunologo Clerici ha scoperto l'arma letale che uccide il virus
Una spallata che può essere definitiva nella guerra con il Covid. Mario Clerici, docente di Patologia generale all’Università Statale di Milano e dire... -
Elon Musk da paladino “verde” a inquinatore seriale
Elon Musk proprietario di Tesla e del gruppo Space X ha cercato di rivoluzionare, oltre al mercato automobilistico anche lo stile di vita dei nuovi ri...
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