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Terzo trimestre peggio delle attese: -0,2%. Se Berlino va male irrealistici i nostri obiettivi. La Germania frena, e per l'Italia la contrazione dello 0,2% accusata nel terzo trimestre dal Pil tedesco non è una buona notizia. Berlino ha cercato di minimizzare quello che può essere solo un inciampo episodico che però, se ripetuto anche nel periodo ottobre-dicembre, spedirebbe diritto il Paese in recessione tecnica.

Certo possono aver pesato le tensioni commerciali innescate dal duello a colpi di dazi tra Usa e Cina, così come i nuovi test sulle emissioni che hanno impattato sulla produzione automobilistica, ma questo è comunque un segnale di indebolimento che tocca il Paese che rappresenta un terzo dell'economia dell'eurozona. E non va sottovalutato, perché potrebbe indicare un deterioramento congiunturale più rapido di quanto previsto perfino dalla Bce. Anche se il numero uno della Bundesbank, Jens Weidmann, ha subito messo le mani avanti: «Nonostante i dati, la ripresa economica in Germania e nell'area dell'euro rimane intatta». Weidmann ha del resto un obiettivo: arrivare il prima possibile alla normalizzazione della politica monetaria, ossia al primo rialzo dei tassi da parte dell'Eurotower dal giurassico 2011.

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dall'articolo di    per ilgiornale.it