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Lo comunica la Cei, affermando che anche il "Gloria" avrà una nuova versioneCambia il 'Padre nostro' a messa. L'assemblea generale della Conferenza episcopale italiana ha approvato, con voto unanime dei duecento vescovi presenti, la terza edizione del Messale (il libro che riporta le orazioni per la celebrazione eucaristica). Al centro della delibera la nuova traduzione della preghiera insegnata da Gesú ai discepoli.

La formula latina del 'Padre nostro' ('et ne nos inducas in tentationem') viene ora resa in italiano con la formula 'non abbandonarci alla tentazione' che sostituisce la corrente, recitata ogni domenica in chiesa, 'non ci indurre in tentazione'.

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La nuova traduzione del 'Padre nostro' appare meno letterale, ma rende meglio il significato originale e aderisce senza equivoci alla dottrina cattolica che professa un Dio misericordioso, come tale non certo propenso a indurre nel peccato i suoi figli. 'Non abbandonarci alla tentazione' può cosí significare, da un lato, 'non abbandonarci, affinché non cadiamo nella tentazione' (in linea con l'ultima traduzione francese del Messale), dall'altro, 'non abbandonarci alla tentazione quando già siamo nella tentazione'.

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dall'articolo di GIOVANNI PANETTIERE per quotidiano.net