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Ebola Congo virusIl virus EBOLA torna a spaventare il mondo.  In particolare, la diffusione in Congo è diventata inarrestabile. Come in un film horror”, ha titolato il WASHINGTON POST nel resoconto del suo inviato. Secondo l’Oms, l’epidemia in corso è seconda solo a quella in Africa occidentale che ha ucciso più di 11.300 persone qualche anno fa. Il ministero della salute del Repubblica democratica del Congo, nel suo ultimo aggiornamento di ieri su Twitter, ha segnalato finora 471 casi totali, 423 confermati (48 probabili) e i morti sono 273. Sempre secondo il dicastero, «senza le squadre che hanno vaccinato più di 41 mila persone finora, questo focolaio potrebbe aver già visto più di 10 mila casi». 

 

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Il Congo è il Paese africano che esporta più rifugiati

Secondo il protocollo dell’organizzazione mondiale della sanità anche chi è scampato all’Ebola può diventare portatore “sano” del virus. Virus che può trasmettersi anche per via sessuale. Da qui la raccomandazione dell’Oms rivolta a chi è stato contagiato dall’Ebola ed è sopravvissuto dall’astenersi dai rapporti sessuali per un lasso di tempo indefinito, ma che prevede almeno tre test nell’arco di un anno. Il Paese africano che ha il più alto numero di rifugiati nel mondo è proprio la Repubblica democratica del Congo  (2,2 milioni) dove è in corso una guerra civile. Il rischio che il contagio arrivi anche in Europa non è cosi peregrino. L’altro interrogativo, a questo punto, è inevitabile: i migranti provenienti dal Congo che arrivano in Italia vengono  sottoposti a test diagnostici?

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dall'articolo di PENELOPE CORRADO per secoloditalia.it