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Il Commissario europeo per gli Affari economici raffredda gli entusiasmi del governo che aveva proposto di portare il deficit dal 2,4% al 2,04%, sperando così di evitare la procedura di infrazione Ue. Ok invece a Macron su sforamento 3%: «Ma sia limite».  

 

«L’Italia dovrebbe compiere ulteriori sforzi per il Bilancio 2019»: così il commissario Ue Pierre Moscovici commenta l’annuncio da parte del governo italiano di un deficit al 2,04% per il prossimo anno, dopo l’incontro tra il premier Conte e il presidente della Commissione Juncker. «È un passo nella giusta direzione, ma ancora non ci siamo, ci sono ancora dei passi da fare, forse da entrambe le parti», dice Moscovici, raffreddando gli entusiasmi del governo che sembrava aver trovato la quadra giusta dopo tante tensioni. I mercati finanziari, per il momento, non hanno reagito alle parole di Moscovici: lo spread in mattinata era sceso a 266 punti, ai minimi da settembre. Le correzioni per far fronte alle richieste della Commissione europea, secondo gli accordi, dovranno arrivare prima del 19 dicembre, data in cui l’Ue potrebbe formalizzare la procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia.

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dall'articolo di Valentina Santarpia per corriere.it