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Fari puntati su Sergio Mattaraella che domani, lunedì 31 dicembre, pronuncerà il rituale discorso di fine anno. Già, ma cosa dirà il capo dello Stato? Scontato un riferimento alle brutte scene viste in Parlamento nei giorni dell'approvazione della manovra, sia per come il governo ha piegato le rituali pratiche sia per l'atteggiamento spesso violento delle opposizioni.

E ancora, Mattarella spenderà parole in difesa dell'Europa, considerata l'ultimo baluardo contro il populismo e contro un'eventuale deriva dell'Italia. Ma c'è di più. L'anticipazione sul discorso di fine anno più pesante la dà La Stampa, secondo cui il presidente della Repubblica ricordare come l'Italia è "una e indivisibile", così come sancito dalla Costituzione. E ancora, rimarcherà come deve esserci "un'uguaglianza dei diritti su tutto il territorio nazionale". Di che si tratta? Presto detto: di un chiaro riferimento alle Autonomie delle Regioni, chieste a gran voce soprattutto da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Proprio quell'Autonomia fortemente voluta dalla lega e contro la quale il partito meridionalista dei grillini ha già iniziato a cannoneggiare, tanto che il governo gialloverde sulla questione potrebbe vacillare, o peggio.

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dall'articolo di liberoquotidiano.it