capture 009 25072021 110447Al grido di «Green pass schiavitù», si sono dati appuntamento oggi alle 17,30 in almeno ottanta città italiane, dalla Val d’Aosta alla Sicilia, per manifestare contro le norme che rendono obbligatorio il certificato vaccinale in molte situazioni dal 5 agosto.

Le manifestazioni sono state convocate attraverso Facebook e alcuni canali Telegram da gruppi che si dichiarano contro «il passaporto schiavitù e l’obbligo vaccinale». A quanto si apprende, dovrebbero essere previste manifestazioni a Roma, Genova, Firenze, nuovamente a Torino, a Milano, Napoli, Bologna, Padova, Cagliari, Bergamo, Catania, Palermo, Reggio Emilia, Biella, Parma, Pescara, Varese, Ostia, Pordenone, Ravenna, Forlì, Lodi e Como.

World Wide Rally Demonstration, associazione internazionale promotrice di diverse proteste in questi mesi, precisa, sempre in alcuni dei gruppi, con un comunicato ufficiale, che la lista di manifestazioni non ha nulla a che fare con loro.  L’iniziativa arriva a quarantotto ore del “No Paura Day” di Torino che ha raccolto almeno tremila persone in piazza Castello (nella foto un momento della manifestazione).

 

L’allievo di Rodotà in piazza contro il green pass

La Stampa ha intervistato uno dei manifestanti, Ugo Mattei. Giurista, allievo di Rodotà e amico di Zagrebelsky, intellettuale della sinistra torinese. Alla domanda stupefatta del cronista che gli ha chiesto su che ci facesse in piazza dove c’erano anche “sovranisti, leghisti, gente di Forza Nuova”?, Mattei ha così risposto. «In una piazza di molte migliaia di persone c’è di tutto. Ma nessuna bandiera. Ci sono temi, come fu dieci anni fa l’acqua bene comune, che sono del popolo, non di destra o di sinistra, proprio come la nostra Costituzione, che deve proteggere tutti, sopratutto i disallineati rispetto alle verità di sistema. Con Gustavo (Zagrebelsky) ho condiviso molto, ma non condivido oggi il suo atteggiamento acritico rispetto a una condizione che giudico democraticamente assai preoccupante.

“Non ci fidiamo dei nostri governanti”

Chi si oppone? «Al Green pass si oppongono cittadini che non si fidano, a ragione, dei nostri governanti. Gente che dà il giusto peso all’opacità di un sistema in cui i rapporti fra Big Pharma e governi sono segretati e in cui si demonizza qualunque dissenso senza prenderne il considerazione le ragioni. Cittadini che provano a capire e informarsi senza trangugiare la “verità scientifica”, un concetto che dovrebbe far accapponare la pelle».

Mercoledì in programma una fiaccolata a Roma

Un’insofferenza che non è presente solo sulle piazze. La frustrazione corre anche tra i vigili urbani di Roma, che hanno definito il certificato “un’imposizione nazista”. Oltre alle piazze di oggi, mercoledì prossimo, in Piazza del Popolo a Roma, si terrà una fiaccolata contro il green pass obbligatorio a cui parteciperanno anche deputati e senatori della Lega, ma anche Vittorio Sgarbi e Gianluigi Paragone.

di Luisa Perri per www.secoloditalia.it