Comincia a vedersi la luce in fondo al tunnel della pandemia, e tutte le restrizioni imposte fino ad oggi per limitare i contagi vengono messe in dubbio alla luce del calo dei contagi. Di questo si parla con Francesco Vaia, direttore dell'Istituto nazionale di malattie infettive dello Spallanzani, durante la puntata di mercoledì 16 febbraio di Stasera Italia, il talk show politico in onda su Rete4 e condotto da Barbara Palombelli.
“Non ideologizziamo il green pass” afferma il direttore, che, da uomo di scienza quale è, si sforza di offrire al pubblico di Rete4 una visione limpida dell’attuale quadro pandemico. “Sul green pass, così come sul virus in generale, si sono combattute troppo battaglie ideologiche – afferma Vaia - mascherine, distanziamento e green pass sono misure che possono essere utili in un determinato momento ma quello che ci deve fare andare avanti, e che ci ha insegnato questa pandemia, è che non dobbiamo andare avanti con misure che sono un po’ vecchie, ma bisogna andare avanti con l’innovazione. Con farmaci innovativi, terapie, vaccini innovativi.”
E riprende la battaglia di diversi colleghi che contestano il metodo in cui vengono conteggiati i morti da virus: “In alcuni Paesi, dove hanno fatto un’analisi un po’ più fine, il numero si è ridotto del 25%. Forse è arrivato il momento che, chi deve fare questo, penso innanzitutto all’Istituto Superiore di Sanità, deve cominciare a verificare se le persone che escono nell’elenco dei morti sono persone morte perché malate esclusivamente di Covid o se questo non è stato l’elemento scatenante”.
Pensioni, quanti miliardi ha risparmiato l'Inps "grazie" al Covid: le cifre-choc che spiegano la strage
Triste a dirsi ma i morti per Covid hanno fatto risparmiare all'Inps 1,11 miliardi di euro. Al primo gennaio del 2021 infatti, "risultavano in pagamento presso l’Inps 423.009 prestazioni previdenziali con durata quarantennale, erogate cioè a persone andate in pensione nel lontano 1980 o ancora prima; l’anno precedente erano 502.327. Il decremento è del 16 per cento, pari a 79.318 prestazioni eliminate, molte delle quali a causa del nuovo coronavirus, i cui esiti si sono manifestati più severamente nei confronti degli over 65", si legge nel Rapporto Itinerari Previdenziali sul bilancio del sistema previdenziale italiano presentato al Senato.
Il 96,3 per cento "dell’eccesso di mortalità" registrato nel 2020, spiega ancora il rapporto, "ha riguardato persone con età uguale o superiore a 65 anni, per la quasi totalità pensionate e che percepivano in media circa 1,17 pensioni IVS (non disponibili i dati sulle prestazioni assistenziali eliminate). Considerando per compensazione l’erogazione delle nuove reversibilità, la pubblicazione quantifica dunque in 1,11 miliardi di euro il risparmio, tristemente prodotto nel 2020 dal Covid a favore delle casse Inps, e in circa 11,9 miliardi la minor spesa nel decennio (2020-2029)".
Greta Thunberg, la fucilata di Antonio Zichichi: "Riscaldamento globale? Perché dovrebbe tornare a scuola"
«Da bambino chiedevo a mia madre perché il Sole brilla, perché siamo diversi dai gatti e dagli altri animali. Volevo capire com' è fatto il Mondo. Il mio sogno è poi stato riuscire a decifrare sempre meglio la Logica che sta scritta sulle pagine del libro della Natura. Libro di cui è autore Colui che ha fatto il Mondo. Sull'irresistibile fascino del Tempo che scorre a partire dalla nostra infanzia, quando iniziamo a conoscere come è fatto il mondo, ho scritto un libro». Chi parla è il professore Antonino Zichichi, fisico e accademico italiano che ha fatto della ricerca scientifica e sulle particelle elementari il suo motivo di vita.
Professor Zichichi che ruolo ebbe la figura di Ettore Majorana, siciliano come lei, nella sua carriera accademica e professionale?
«Ettore Majorana nacque a Catania e fu allievo di Fermi che lo definì "genio a livello di Galilei e Newton". Ancora oggi i neutrini di Majorana sono al centro dell'attenzione scientifica mondiale. Eppure Majorana era passato nel dimenticatoio nazionale. Quando nel 1962 a Ginevra riuscii a far nascere per decreto del Direttore del Cern, il Centro che porta il nome di Majorana, furono in molti ad accusarmi di campanilismo scientifico. Adesso il valore di Ettore Majorana, grazie al Centro di Erice, è fuori discussione».
Graziella Accetta, madre di un bimbo ucciso dalla mafia, attacca Saviano: “Non è credibile, fa solo spettacolo”
“Roberto Saviano è un personaggio di spettacolo, tanti altri giornalisti che hanno la scorta fanno vera lotta alle mafie senza fare spettacolo”. È il giudizio, durissimo, di Graziella Accetta, la mamma del piccolo Claudio Domino, il bambino ucciso con un colpo di pistola alla testa il 7 ottobre del 1986.
La donna, che con il marito Ninni chiede da 36 anni la verità sull’assassinio del proprio figlio di appena 11 anni, critica aspramente il giornalista e scrittore Roberto Saviano che sabato sera è tornato in tv con il suo nuovo programma ‘Insider, faccia a faccia con il crimine‘. Quattro puntate di prima serata faccia a faccia con le organizzazioni criminali, intervistando pentiti, testimoni di giustizia e agenti infiltrati che le hanno vissute dall’interno. Saviano ricostruisce nel programma, anche grazie al materiale di repertorio, i contesti in cui la storia dei protagonisti ha preso forma.
Commentando i risultati del programma, in onda su Rai3, che ha raccolto davanti al video 941.000 spettatori pari ad uno share del 4.7%, Graziella Accetta dice sui social: “La gente non lo segue perché non ha fiducia in lui, non gli crede”. E aggiunge: “Se la stessa trasmissione fosse stata fatta da un giornalista credibile e con familiari che non si sono arricchiti, ma che hanno fatto vera lotta alla mafia, saremmo stati davanti alla tv”.
Vaccino Covid ai bambini, Antonella Viola e il flop sulla sperimentazione under 5: "Non ha dato i risultati sperati"
“Il vaccino anti Covid sui bambini sotto i 5 anni? Sospeso”. A darne notizia è stata l’immunologa Antonella Viola in un intervento al TG3 domenica 13 febbraio. La ricercatrice ha annunciato: “Sui bambini lo studio clinico del vaccino Pifzer, sottoposto a revisione dalla Fda americana, non ha dato i risultati sperati. Non per problemi di sicurezza, ma l'efficacia non è risultata sufficiente, la protezione non è abbastanza e per questo la Fda ha sospeso il giudizio in attesa di ulteriori dati che includano la terza dose”.
Dunque non ci sarà un vaccino per i bambini al di sotto dei 5 anni d’età prima dell'estate. Sul quadro pandemico generale in Italia, Viola ha sposato la linea del Ministro della Salute, Roberto Speranza: “Stiamo uscendo da una fase acuta ma non possiamo correre, non sappiamo se Omicron sarà l'ultima o se arriveranno altre varianti come già successo. Bisogna muoversi con estrema prudenza. Uno studio Usa dimostra che anche la terza dose nel tempo perde efficacia”. E infatti sull'ipotesi di una quarta inoculazione, la professoressa dell’Università di Padova ha avvertito: “La decisione dipenderà da cosa farà il virus, da come si comporterà. Probabilmente una nuova dose sarò necessaria almeno per i fragili, se non adesso in autunno”.
Covid, “liberi tutti” a Londra e Parigi, ora è ufficiale
“Liberi tutti” sia a Londra che – in misura simile – a Parigi, come riporta Tgcom24. Sarà la volta buona per la fine dell’emergenza?
“Liberi tutti” a Londra e Parigi
Liberi tutti, sia a Londra che a Parigi. In tutta l’Europa, in generale, le restrizioni calano. Chi è più avanti è ancora una volta la Gran Bretagna, con un mese di anticipo. La Francia, nel frattempo, revoca il super green pass alla fine di marzo. E il ritorno alla normalità sembra vicino anche negli Stati Uniti, dove a New York abbandonano le mascherine al chiuso.
Boris Johnson è il primo a dare un “liberi tutti” che in Gran Bretagna partirà dal 21 febbraio, data a partire dalla quale finiranno le restrizioni oltremanica. D’altronde i britannici erano già stati i primi a liberarsi delle mascherine a fine gennaio, quando il governo aveva deciso di puntare solo alle vaccinazioni riducendo al minimo le restrizioni. Anche l’obbligo di autoisolamento in caso di positività dovrebbe cadere a breve, se i dati continueranno ad essere incoraggianti.
Mattarella: omissivo ricordo delle foibe. Prima non aveva paura di citare il comunismo. Che è accaduto?
E’ vero, c’è una ricorrente allergia – nel giorno che ricorda i martiri delle foibe – a pronunciare la parola comunismo. Allergia che quest’anno ha contagiato anche Sergio Mattarella, appena riconfermato al Quirinale per volontà della sinistra. Che si è opposta ad ogni altro nome proveniente dal centrodestra.
Chi ha voluto il Mattarella bis? Gli eredi del Pci
Ecco perché il Capo dello Stato ha pensato bene di non alienarsi le simpatie dello schieramento che fin da subito, nel nome dell’immobilismo e dello status quo, aveva fatto il tifo per il Mattarella bis. Schieramento non tanto capeggiato da Enrico Letta, che comunista non è mai stato. Ma da Goffredo Bettini, Gianni Cuperlo e Massimo D’Alema che comunisti lo sono stati e nel fondo del loro animo lo sono ancora. Per cultura e mentalità.
Il discorso di Mattarella diverso da quelli degli anni precedenti
Così, come commenta oggi Libero, il discorso di ieri di Mattarella per il Giorno del Ricordo “è stato una somma di non detti e di -ismi generici, di mancato riferimento ai colpevoli e di rovesciamento della prospettiva”. Mattarella ha detto che occorreva ricordare quanti “dovettero pagare i costi umani più alti agli orrori della Seconda guerra mondiale e al suo prolungamento nella persecuzione, nel nazionalismo violento, nel totalitarismo oppressivo”. Quindi notava come «la sciagurata guerra voluta dal fascismo e l’occupazione nazista furono seguite, per questi italiani, da ostilità, repressione, terrore, esecuzioni sommarie». Venivano nominati fascismo e nazismo come cause scatenanti della questione orientale, ma mai citato, neppure di striscio, il comunismo.
Maxi truffa da 21 milioni di fondi Covid: acquistati pure yacht per fare le vacanze in Sardegna
Ancora una maxi truffa, da 21 milioni di euro, di fondi per il Covid: tra gli arrestati c’è pure chi ha acquistato uno yacht per andarci in vacanza in Sardegna. La Guardia di finanza ha smantellato un’organizzazione attiva in Piemonte, Lombardia, Lazio e Sardegna che, con false identità, otteneva finanziamenti come “fondo garanzia Covid” e prestiti bancari. Dieci le persone arrestate, otto in carcere e due ai domiciliari, su disposizione del Gip del tribunale di Asti. Da qui è partita l’operazione denominata “Warranty“.
Scoperta maxi truffa da 21 milioni di fondi Covid
Sequestrati conti correnti, imbarcazioni di lusso, immobili e società. In particolare, i finanzieri del comando piemontese, in collaborazione con i militari del gruppo di Olbia, hanno sequestrato tre imbarcazioni appartenenti a uno degli indagati. Si tratta di due gommoni e uno yacht di 15 metri, con tre motori fuori bordo da 450kw, del valore di oltre 300mila euro. Le imbarcazioni sequestrate su disposizione del gip del Tribunale di Asti sono ormeggiate al porto di Olbia e servivano all’indagato per le sue vacanze in Sardegna.
Giallo sulla morte di Montagnier, cos'è successo al Premio Nobel
Giallo sulla morte di Luc Montagnier. Nelle ultime ore si è sparsa la voce della morte del Premio Nobel per la Medicina. La notizia è stata lanciata con un tweet da FranceSoir che, però, per il momento non è stata confermata da altre fonti. Ma neppure è giunta una smentita dal diretto interessato. Nel tweet si legge: "Il professor Luc Montagnier, Premio Nobel per la Medicina 2008, è morto pacificamente l'8 febbraio 2022 alla presenza dei suoi figli. 18 agosto 1932 - 8 febbraio 2022".
Dal suo account personale su Twitter, il direttore di FranceSoir, Xavier Azalbert, ha ribadito la notizia e aggiunto ulteriori dettagli. Negli ultimi mesi Montagnier è diventato un punto di riferimento per tutto l'universo no-vax per le sue posizioni sui vaccini. Per questo il mistero che avvolge la sua morte continua ad alimentare il mistero.
Vaccino ed eventi avversi, "eccesso di miocarditi nei giovani maschi". Cosa spunta dal rapporto dell'Aifa
Dalla pubblicazione del Rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti-COVID-19 dell'Aifa, l'agenzia del farmaco italiana, emergono anche indicazioni sugli eventi avversi e sugli effetti collaterali. L'attenzione di tutti è rivolta a bambini e ragazzi, da quando è stata estesa la campagna vaccinale per le fasce di età superiori ai 5 anni di età.
Pertanto il focus più atteso, visti anche i precedenti, è quello legato alle miocarditi. La maggior parte degli eventi avversi riguarda sintomi lievi o comunque poco pericolosi, come febbre, cefalea e vomito. Ma non solo. "A pagina 95 e 96 del rapporto Aifa si legge che lo studio, condotto su un'ampia popolazione di vaccinati, «conferma l'eccesso di rischio di miocardite e pericardite associato ai vaccini a mRna, in particolare nei maschi giovani e dopo la vaccinazione con Spikevax, soprattutto dopo la seconda dose»", scrive Maurizio Belpietro sulla Verità.
Per Belpietro "nella sostanza sono confermate le segnalazioni raccolte nei mesi scorsi, che rilevavano un aumento straordinario dei casi di infiammazione del pericardio e del miocardio, soprattutto in persone giovani e di sesso maschile, non di rado tra ragazzi fino a prima della vaccinazione in perfetta salute e anzi a volte tra atleti". Il rapporto sarebbe però limitato alle segnalazioni inviate agli enti di controllo fino a dicembre, prima dell'accelerazione della campagna vaccinale nei più piccoli "per i quali non esistono analisi pregresse che consentano di escludere effetti come quelli rilevati nei «maschi giovani»". In ogni caso sembra confermato che i giovani che hanno ricevuto sieri a mRna sono più esposti a reazioni serie anche se rilevazioni, però, si fermano a dicembre.
Francesco Vaia, "l'anomalia dei morti per Covid in Italia: cosa vedo in corsia". Una bomba: maxi-truffa sui numeri?
"È un dato anomalo e per questo credo sia giunto il momento di fare un’analisi della mortalità da Covid": Francesco Vaia, direttore dell'ospedale Spallanzani di Roma, commenta il numero di morti da Covid in Italia. Un numero sempre molto alto, nonostante la discesa della curva dei contagi, e molto lontano da quello di molti altri Paesi. A tal proposito l'esperto, sentito da La Stampa, ha detto: "A mio giudizio molti decessi sono con e non per Covid, lo vediamo anche qui allo Spallanzani. Nei Paesi come la Germania che questa verifica l’hanno fatta, la mortalità effettiva per Covid si è ridotta del 25%".
Il medico, poi, ha affrontato la questione restrizioni, invocando un allentamento delle misure anti-Covid graduale ma necessario: "Le misure restrittive non possono, ma devono essere allentate", anche perché "siamo già in fase endemica, ossia di convivenza con il virus. Oltre il 90% di quello circolante è Omicron, che è molto meno patogeno". Questa variante, infatti, spinge rapidamente verso l'alto la curva dei contagi, ma altrettanto rapidamente la fa scendere. "In tempi non sospetti avevo messo in guardia dagli ingiustificati catastrofismi che ingenerano solo ansia nella popolazione - ha proseguito Vaia -. Oggi possiamo dire che siamo molto vicini al mare calmo".
Green pass, la mail uscita dal Cts inguaia il governo. Lo dice la scienza? Giordano dà di matto a Fuori dal coro
L'imposizione del green pass è una misura politica e gli scienziati non sono stati neanche interpellati dal governo di Mario Draghi a riguardo. Questo sembra emergente dai documenti mostrati martedì 8 febbraio a Fuori dal coro, il programma di Rete 4. Il direttore e Mario Giordano è furibondo: "Questa è una mail di uno dei più importanti esponenti del CTS, il comitato tecnico-scientifico, che dice che il green pass è una misura politica" sbotta il giornalista mostrando alcuni stralci di una email.
Comunicazioni in cui "questo esponente del comitato tecnico-scientifico, quindi rappresentante della scienza, si dice sconcertato di una delle ultime decisioni del governo, a gennaio - attacca Giordano - che è una decisione politica, dice e lo scienziato". Da due anni ogni restrizione decisa dall'esecutivo è stata prese "in nome della scienza", oggi c'è la prova che spesso e volentieri non è così. "Lo dice la scienza una mazza, se è sconcertato questo figurarsi quanto siamo sconcertati noi" dice ancora Giordano.
Ma cosa dice la mail che risale a gennaio 2022, quando con il Dl Covid è stato appena introdotto l'obbligo vaccinale. Un "altissimo rappresentante del comitato tecnico-scientifico" e "ascoltato consulente del ministero" scrive così in questa email: "Le confesso che anch'io sono sconcertato a fronte di certe decisioni, rispetto alle modalità in cui vengono prese. Le cito ad esempio il nostro mancato coinvolgimento" nell'ideazione delle misure. Insomma, lo dice la scienza ma gli scienziati del Cts non sono stati neanche interpellati.
I morti si potevano salvare, l'accusa della Gismondo sul Covid
I morti per Covid vanno distinti da quelli che, invece, muoiono per altre cause pur essendo positivi al Covid. È questa la posizione di Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze all’ospedale Sacco di Milano. La dottoressa, ospite della puntata di mercoledì 9 febbraio di "Stasera Italia", ha ancora una volta lanciato un allarme, così come il collega virologo Matteo Bassetti: la conta dei morti da Covid viene fatta male. “Ormai da quasi due anni dico che i numeri di questa pandemia sono stati calcolati in maniera errata. Vorrei sottolineare che ancora negli ospedali si ha questa conta dei decessi senza distinzione tra morti con Covid e morti per Covid”.
Oltre a questo, la Gismondo sottolinea l’importanza delle cure che, se somministrate con criterio e nelle giuste tempistiche, possono salvare molte vite. “Vorrei anche cogliere l’occasione per sottolineare un fattore molto importante di cui non si parla – afferma la dottoressa - Io mi chiedo se alcuni di questi morti, non certamente tutti, avrebbero potuto non essere morti ma guariti se finalmente si usassero gli antivirali e le terapie delle quali si parla poco. Per l’accesso a queste terapie c’è una burocrazia così lunga da vanificare il loro utilizzo”.
I negazionisti delle Foibe assaltano la sede di FdI di Fermo. Meloni: “Di questo odio nessuno parla”
Non è una coincidenza, ma una certezza: nella sede di FdI di Fermo in questi giorni era prevista la cerimonia in ricordo delle Foibe, cerimonia su cui è calata la furia dei negazionisti di sinistra. “Sono entrati sfondando la porta con un piede di porco e hanno completamente devastato la sede di Fratelli d’Italia a Fermo. Ma di questa violenza, di questo odio, non ne sentirete parlare dal mainstream. Spero che tutte le forze politiche condannino l’ennesimo attacco nei confronti di una sede di FdI”. La denuncia su Facebook arriva direttamente dal presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, all’indomani del gravissimo atto vandalico compiuto da ignoti all’interno della sede di Fermo di Fratelli d’Italia.
Foibe, l’assalto alla sede di FdI di Fermo
“Mi auguro che i responsabili siano presi e puniti. Non ci facciamo intimidire dall’odio politico”, commenta Emanuele Prisco, commissario regionale Fdi nelle Marche. L’ingresso della sede, dove storicamente si è sempre riunita la destra fermana, è stato forzato e sono stati strappati i manifesti al suo interno e messa a soqquadro l’intera sala. In questi giorni, infatti, si sarebbe dovuta tenere lì la manifestazione in ricordo dei Martiri delle Foibe organizzata da Gioventù Nazionale, l’organizzazione giovanile di FDI. “Si tratta di un atto gravissimo, soprattutto perché il livello del dibattito democratico continua a scadere sempre più velocemente in quella lotta senza quartiere di epoche buie della storia repubblicana. Abbiamo piena fiducia nel lavoro di Forze dell’Ordine e della magistratura che sono già al lavoro per individuare i colpevoli”, aggiunge Emanuele Prisco, commissario regionale Fdi nelle Marche.
Foibe, la Lega allerta il ministro Messa: «Il rettore Montanari si fa beffa del Giorno del Ricordo»
«Tomasi Montanari fomenta divisioni e politicizza lui stesso una vicenda che dovrebbe essere consegnata allo studio della storia e al rispetto di quanti su quel confine persero la vita». A sostenerlo, almeno questa volta, non è il Secolo d’Italia, ma un’autorità di governo nella persona del sottosegretario Tiziana Nisini. L’esponente leghista davvero non le manda a dire al rettore dell’Università per Stranieri di Siena, segnalatosi già nell’estate scorsa per il suo negazionismo sulle foibe. E che ieri è tornato sull’argomento annunciando un convegno che si presenta ambiguo sin dal titolo. Eccolo: “Uso politico della memoria e revanscismo fascista: la genesi del Giorno del Ricordo“.
Nel mirino il convegno organizzato da Montanari
Persino un bambino s’accorgerebbe che il vero obiettivo di Montanari è parlare d’altro. Di tutto, forse, tranne che della tragedia che si abbattè sugli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia alla fine del secondo conflitto mondiale «Vorrei ricordare a Montanari – ha aggiunto la Nisini – che la legge che istituisce il Giorno del Ricordo non ha come scopo solo quello di onorare la memoria delle vittime innocenti e degli esuli. Ma ha anche quello di creare una memoria condivisa sulle vicende che interessarono il nostro confine orientale». La sottosegretaria non è l’unica del suo partito ad strigliare Montanari.
La protesta No Vax dei camionisti canadesi raccoglie in due giorni 3,5 milioni di dollari
Partito a gennaio per protestare contro l’obbligo vaccinale per i camionisti che fanno la spola tra Canada e Stati Uniti, il Freedom Convoy è diventato un più ampio movimento di protesta che sta raccogliendo sostegni politici e fondi anche dagli Stati Uniti.
Un sito di crowdfunding raccoglie 3,5 mld di dollari per Freedom Convoy
Basti pensare che dopo non aver potuto ricevere i diversi milioni di dollari raccolti con GoFundMe, ora il movimento – animato da molti gruppi dell’estrema destra nordamericana – si è rivolto ad un sito cristiano di crowdfunding che in due giorni ha raccolto oltre 3,5 milioni di dollari.
Proteste anche davanti al Parlamento della Nuova Zelanda
Sulla scia della protesta di Ottawa, centinaia di manifestanti sono scesi in piazza anche davanti al Parlamento della Nuova Zelanda. Bloccando la circolazione nel centro di Wellington. Il “convoglio per la libertà” con camion e camper si è radunato fuori dal Parlamento a Wellington in vista del primo discorso dell’anno del primo ministro Jacinda Ardern.
Lollobrigida: “Poco credibile chi dice di essere alternativo alla sinistra e poi ci governa assieme”
“Esistono due centrodestra: uno tra la gente, che è fatto di valori e di programmi ed è maggioritario in Italia, e un altro parlamentare che si è frantumato”. Lo ha detto in un’intervista a Il Messaggero il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
“FdI è rimasta coerente, gli altri no”
“La responsabilità – spiega Lollobrigida – non è certo di Fratelli d’Italia, che è rimasta nel centrodestra, ma di chi oggi governa insieme al Pd, all’estrema sinistra e al Movimento 5 Stelle e ha scelto di votare nuovamente un presidente della Repubblica che per storia è espressione del centrosinistra. Abbiamo chiesto coerenza e lealtà ai nostri alleati: noi eravamo sempre sulla stessa posizione mentre loro l’hanno cambiata. Quando si andrà a votare, gli elettori sapranno premiare chi li rappresenta meglio”.
Multa ai figli del capo di gabinetto di Gualtieri. Loro ostentano il classico “lei non sa chi sono io”
Fermati, i figli del capo di gabinetto del sindaco Gualtieri ostentano un classico “lei non sa chi sono io”. Peccato (per loro) che non basti: la multa scatta lo stesso. Ogni tanto ritornano, quelli del «Lei non sa chi sono io». Quelli che, per evitare rimproveri e sanzioni, scomodano l’albero genealogico. E rivendicano trattamenti ad hoc in nome di un blasone politico che nella loro mente si tramanderebbe di padre in figlio. E così, dato che tutto il mondo è Paese – tanto per citare un altro motto immarcescibile divenuto di uso corrente – anche la capitale può vantare i suoi illustri eredi e portabandiera del celebre detto che allude, neanche tanto alla lontana per la verità, a nobili discendenze prodromiche a trattamenti speciali quando si tratta di reprimende e sanzioni. Nel caso specifico di cui dà notizia l’Adnkronos, allora, i due malcapitati – in questa circostanza – sono i figli del capo di gabinetto del sindaco di Roma
Whoopi Goldberg, sospesa da Abc News per le sue affermazioni sull’Olocausto: non fu razzismo
L’Abc News ha sospeso Whoopi Goldberg dopo le sue affermazioni sulla Shoah. L’attrice premio Oscar, nonostante le scuse, non potrà partecipare per due settimane alla trasmissione The View, dove è fra le conduttrici in qualità di moderatrice dal 2007.
Il presidente dell’emittente televisiva americana Kim Godwin ha comunicato che sospenderà “con effetto immediato Whoopi Goldberg per due settimane per i suoi commenti “sbagliati e offensivi”, per le sue dichiarazioni secondo le quali “il genocidio nazista degli ebrei non riguardava la razza”.
“L’intera organizzazione di Abc News – ha aggiunto Godwin – è solidale con i nostri colleghi ebrei, amici, familiari e comunità. Queste decisioni non sono mai facili, ma necessarie. Lavoriamo in maniera inclusiva, rispettosa e trasparente e i commenti di Whoopi non sono in linea con questi valori”.
Ieri, scusandosi, la Goldberg aveva ammesso di aver “parlato male” nello show e aveva ammesso che “la Shoah riguarda davvero la razza, perché Hitler e i nazisti consideravano gli ebrei una razza inferiore. Le parole contano e le mie non fanno eccezione”.
L’attrice aveva affermato che l’Olocausto “non riguarda la razza ma la crudeltà dell’uomo sull’uomo” e aveva coinvolto “due gruppi di bianchi”. Parole che hanno suscitato una valanga di reazioni, tra cui quella di Jonathan Greenblatt, a capo della Lega Anti-Diffamazione, e il Museo dell’Olocausto negli Usa. La popolare attrice afroamericana si è poi scusata con un tweet: “Nello show di oggi, ho detto che l’Olocausto non riguarda la razza, ma la crudelta’ dell’uomo sull’uomo. Avrei dovuto dire entrambe”. “Il popolo ebraico nel mondo ha sempre avuto il mio sostegno e questo non verrà mai meno. Sono dispiaciuta per il dolore causato”, ha aggiunto l’attrice 66enne.
La strage americana del Cermis, una ferita ancora aperta
Era il 3 febbraio del 1998 quando un aeromobile da combattimento americano, decollato dalla base militare di Aviano, tranciò di netto i cavi della funivia del Cermis. Quel giorno non vi era nessuna pandemia o obbligo di green pass per turisti e sciatori. Le piste innevate sui monti della Val di Fiemme accoglievano turisti da mezza Europa e gli impianti di risalita riportavano gli stessi in quota per l’ennesima discesa. L’ultima.
A fungere da attrazione turistica, oltre la bellezza delle Dolomiti, erano ormai da diversi mesi le improvvise e incoscienti acrobazie che i caccia americani compivano sorvolando la Val di Fiemme. A bassa quota, sempre più bassa. Ma tra l’eccitazione dei vacanzieri ignari, incominciarono nella valle a levarsi voci di proteste: pastori e contadini trentini si lamentarono aspramente della pericolosità di simili incursioni aeree. “Vacche e capre le si spaventa e nol fa più il latte”, “cosa i fa che la guerra xe finia da un pezzo”, “prima o poi ghe scappa il morto”.
Cermis, “prima o poi ci scappa il morto”
A nulla valsero gli avvertimenti e le proteste dei valligiani contro una potenza, quella americana, arrivata fin qui nella seconda guerra mondiale per liberarci da un regime per poterlo sostituire con un altro. Nel 1998 in Italia non v’era la guerra. Essa però infiammava da diverso tempo a pochi chilometri dai nostri confini, lungo la sponda opposta del Mare Adriatico. In quel periodo i Balcani erano infatti un enorme campo di battaglia che non risparmiava confessioni religiose o etnie. Caduto il socialismo jugoslavo, genti e milizie iniziarono a massacrarsi tra loro per le rivendicazioni più svariate, a volte nobili, troppo spesso malvagie. L’Europa guardava preoccupata questa cruenta trincea alle sue porte. All’Italia sembrò di rituffarsi nel passato, nella sua storia che, proprio in quelle terre orientali tra le pietre del Carso e le onde della Serenissima, scrisse le sue pagine più buie.
Il Garante dei minori di Trento fa a pezzi il green pass: violente limitazioni ai diritti fondamentali
«È semplicemente inammissibile, per un Garante dei diritti dei minori, non dare voce a quelle che sono le espressioni di grave disagio e legittima protesta a causa delle ulteriori e gravi limitazioni dei diritti fondamentali della persona. Rivolgo il mio personale disappunto e indignazione per quello che si può definire come un cervellotico e assurdo meccanismo di controllo sociale, il cosiddetto green pass nelle sue molteplici declinazioni». Così Fabio Biasi, Garante dei minori di Trento, che ha scritto a presidente della Provincia, al commissario del governo e all’Autorità garante per l’infanzia in merito alle misure di contenimento della pandemia per quanto riguarda trasporti scolastici, accesso alle attività sportive e ricreative, mense, regole di accesso alle scuole di ogni ordine e grado e quarantene differenziate a seconda dello stato vaccinale degli studenti.
«I provvedimenti introdotti dall’esecutivo centrale, purtroppo con il generale sostegno delle autonomie locali, comportano in un continuo crescendo, gravi, violente e ingiustificate limitazioni ai diritti fondamentali di tantissimi ragazzi - si legge nel documento -. Il tutto viene scientemente alimentato da una perdurante e martellante narrazione mediatica tesa a indicare i bambini quali diffusori della malattia con conseguente loro colpevolizzazione. Ricordo che le persone non sono numeri anonimi e freddi da inserire in tabelle per far fronte a compiti decisionali».
Anche gli intellettuali di sinistra si accorgono che la schwa è una follia. E parte la raccolta di firme
Una raccolta firme «a difesa della lingua nostra». È comparsa su Change.org dopo che il ministero dell’Istruzione ha usato la schwa (ə) in un documento ufficiale: una procedura concorsuale universitaria per l’abilitazione a professore universitario di Organizzazione aziendale. La vocale indistinta che abolisce le differenze di genere si trovava nel settore delle discipline economico-giuridiche. Avevamo ripreso l‘ennesima deriva omologante in ossequio al pensiero unico di cui aveva dato notizia la Verità neri giorni scorsi. Ebbene, qualcosa si è mosso e deve avere risvegliato le coscienze di molti intellettuali che si sono resi conto della deriva. La petizione, lanciata da Massimo Arcangeli (linguista e scrittore, ordinario di Linguistica italiana all’Università di Cagliari), prende in esame un estratto del verbale pubblicato dal Miur.
La petizione degli intellettuali contro la schwa su change.org
Guerra dichiarata contro l’uso della schwa, in questo caso applicata alla parola professore. Nell’invito a firmare si parla di «una pericolosa deriva, spacciata per anelito d’inclusività da incompetenti in materia linguistica, che vorrebbe riformare l’italiano”. “Promotori dell’ennesima follia, bandita sotto le insegne del politicamente corretto; pur consapevoli che l’uso della “e” rovesciata non si potrebbe mai applicare alla lingua italiana in modo sistematico». Il linguaggio inclusivo, la neolingua che fa strage delle identità non aveva mai oltrepassato la soglia di documenti scolastici ad indicare i vari percorsi “alias”. Un’emblema delle battaglie Lgbt che la sinistra intellettuale ha sempre avallato in qualche modo. Ora che la lettera Schawa è entranta in un documento del Miur anche a sinistra si è determinato un cortocircuito, un rigurgito di bile.
Walter Ricciardi, Alessandro Giuli: il menagramo scorbutico che ci vedeva tutti morti di Covid. Perché ci vuole richiusi
«Nulla sarà più come prima del Covid-19», ripete ancora Walter Ricciardi con sguardo tetro da ogni pulpito mediatico disponibile. Manca soltanto l'anatema penitenziale - «pentitevi!» - e l'ordine perentorio di convertirsi alla chiesa della rassegnazione. Non è chiaro se Ricciardi sia un politico travestito da scienziato o viceversa. Di certo il cilicio del menagramo scorbutico e millenarista è il suo abito d'ogni giorno; e il Coronavirus è lo svaporante dio a cui rivolge il suo pervicace atto di fede quotidiano. Oggi, stando alle sue fideistiche previsioni, dovremmo essere all'incirca tutti mezzi morti o comunque sommersi da 300mila contagi giornalieri. E invece niente, la variante Omicron sembra aver ripiegato voltando le spalle al docente d'Igiene all'Università Cattolica di Milano, consigliere principale del ministro della Salute, Roberto Speranza, e uno dei principali protagonisti del rito della disperazione andato in scena quotidianamente durante la prima ondata pandemica, quando ogni sera alle 18 la Protezione civile e il Cts diramavano e commentavano lividi il bollettino di morti, contagiati e ospedalizzati. Consuetudine rimasta oggi solo sulla carta e contro cui Regioni, imprese, scuole e una parte autorevole del mondo scientifico reclamano un cambiamento sostanziale.
Giunti ormai alla terza dose vaccinale e in presenza di "portatori sani" virali non ammalati, basta con i vecchi parametri che ci costringono nel purgatorio dei colori giallo-arancio-rosso e delle quarantene intermittenti, smettiamola di computare gli asintomatici bis o trivaccinati, scegliamo unità di misura più congrue rispetto alla necessità di coabitare con il Sars-CoV2 senza abbassare la guardia ma sbloccando l'Italia a rischio d'impoverimento cronico. Ma soprattutto, se è vero che il picco è oltrepassato e a fine marzo dileguerà anche lo stato d'emergenza, perché insistere con l'anacronistico Green pass mentre il resto del mondo se ne disfa e impara a convivere col virus piuttosto che morire di paura?
Il Financial Times boccia i politici italiani ma esalta la Meloni: “Si distingue e cresce”
“Bisogna fare uno sforzo speciale per far apparire i politici della Prima repubblica in buona luce, ma la scorsa settimana i politici della Seconda ci sono riusciti”. Parte da questo commento caustico l’analisi del Financial Times sul voto per il Quirinale, commento intitolato “Una classe politica egoista evita il disastro all’ultimo minuto“, vale a dire “il collasso del governo riformista di Mario Draghi”. “Ma lascia gravi dubbi – scrive l’editorialista Tony Barber – sulla capacità dei politici di professione italiani di fare appello a un più alto senso di responsabilità mentre il Paese si trova in una fase critica del suo sviluppo”. Una bocciatura completa per la classe politica italiana, ma il quotidiano economico-finanziario britannico salva l’opposizione, l’unica, quella coerente che “è sempre più popolare” e si distingue da tutti gli altri. Quella di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia.
Giuseppe Conte, blitz della Finanza a casa del leader M5s: fatture e consulenze, in ballo 400mila euro
Si mette male per Giuseppe Conte. Oltre allo scontro con Luigi Di Maio, il capo politico dei Cinquestelle rischia di avere guai con la giustizia. Di recente, infatti, gli uomini della Guardia di Finanza di Roma, su ordine della procura, hanno bussato alla sua porta in cerca di documenti importanti. La perquisizione ha riguardato le cosiddette consulenze d'oro che l'avvocato del popolo ha svolto per alcune società del gruppo Acqua Marcia già di Francesco Bellavista Caltagirone. Si parla di incarichi tra i 300 e i 400mila euro, non pagati, avuti nel 2012 e 2013. Libero lo scorso settembre si era già occupato dell'inchiesta che imbarazza l'ex premier con un articolo di Paolo Ferrari dal titolo "I verbali di Amara inguaiano anche Conte", in cui si raccontava di come il faccendiere al centro, tra l'altro, della fantomatica loggia Ungheria con cui magistrati e varie personalità avrebbero pilotato i processi, interrogato a dicembre del 2019 dai pm d Milano avesse tirato in ballo anche le consulenze super pagate date ad avvocati, professori e "amici degli amici". Tra questi, appunto, Giuseppe Conte e il suo mentore, professor Guido Alpa, che si sono sempre dichiarati estranei ad ogni addebito.
Ora, però, a conferma di quelle rivelazioni, ci sono nuove indagini da parte della procura di Roma, infatti, come riporta anche oggi il quotidiano Domani, sia che Conte che Alpa nelle scorse settimane hanno subìto delle perquisizioni e c'è un nuovo fascicolo, per ora, senza indagati arrivato da poco sulla scrivania della magistrata romana Maria Sabina Calabretta, la quale ha ereditato la pratica dai colleghi di Perugia che indagano da mesi sulle dichiarazioni dell'imprenditore Piero Amara. Costui aveva detto, in interrogatorio, di avere raccomandato alcuni avvocati a Fabrizio Centofanti, al tempo potente capo delle relazioni istituzionali del gruppo Acqua Marcia. Secondo Amara le nomine erano condizione fondamentale «per riuscire a ottenere l'omologazione del concordato stesso» dai giudici del Tribunale di Roma.
Lockdown, "impatto nullo" su morti e contagi da Covid. Lo studio: Speranza ci ha rinchiuso per niente?
L'impatto del lockdown? Devastante sulla tenuta economica e sociale di un Paese, ma praticamente "nullo" su quello della salute pubblica nel quadro della lotta al Covid. Lo afferma un nuovo studio sulla prima ondata della pandemia condotta dalla Johns Hopkins University. I "blocchi" hanno ridotto la mortalità per Covid "dello 0,2% negli Stati Uniti e in Europa", spiega il tabloid britannico Daily Mail riportando i dati della ricerca. "Sebbene questa meta-analisi concluda che i blocchi hanno avuto effetti minimi o nulli sulla salute pubblica, hanno imposto enormi costi economici e sociali laddove sono stati adottati - sottolineano i ricercatori -. Di conseguenza, le politiche di blocco sono infondate e dovrebbero essere respinte come strumento politico pandemico". Un colpo mortale a quello che è sempre stato il vanto dell'ex premier Giuseppe Conte e del ministro della Salute Roberto Speranza, ancora in carica, grandi sostenitori dello strumento delle chiusure, tanto da applicarlo su scala nazionale, per due mesi, da 9 marzo 2020 per quasi due mesi, e considerando la misura decisiva nel contenimento di contagi e vittime.
Secondo i ricercatori coordinati da Steve Hanke, uno dei fondatori della Johns Hopkins School of Applied Economics, Jonas Herby e Lars Jonung, economista svedese, a fronte di benefici "al massimo marginali" ci sono stati "effetti devastanti" sull'economia e sulla società. Le chiusure "hanno contribuito a ridu
Salvini si droga? Un giornale insinua, la reazione del leader della Lega è furiosa: “Vergogna, querelo”
Salvini e la droga: l’attacco al leader della Lega stavolta non è politico, ma arriva da un giornale, “Il Riformista“, diretto Piero Sansonetti, che lascia intendere cose molto sgradevoli sul piano personale che scatenano la reazione del leader leghista.
Alla lettura di quell’articolo “ho capito io quello che avete capito voi? Uscirei spesso dall’ufficio, durante le riunioni, per andare a drogarmi in bagno e tornare pimpante…. Accetto tutto, ma non questo”. In un lungo post Matteo Salvini replica così a quanto scritto “nell’articolo del Riformista del 29 gennaio a firma di tale Angela N.” dove “si legge di ‘commenti pesanti sulle frequenti necessità di Salvini di assentarsi un attimo, giusto un attimo, per poi tornare rinfrancato e pimpante'”.
Salvini e la droga, le vergognose insinuazioni del Riformista
La frase che insinua che Salvini faccia uso di droga, da parte del giornale “garantista”, “Il Rifosmista”, è questa: “Due colonnelli della fronda leghista, seduti in attesa sui divanetti rossi, svelenano tra loro commenti pesanti sulle frequenti necessità del segretario, di assentarsi un attimo, giusto un attimo, per poi tornare rinfrancato e pimpante”. Parole inequivocabili, purtroppo.
Quirinale, ne esce bene solo Giorgia Meloni: ma quanto durerà?
Dalla pessima tragicommedia del Quirinale l’unica a uscire senza le ossa rotte è Giorgia Meloni. In un centrodestra che, come si è già detto, si trova a rimediare una delle figure peggiori possibili di fronte al proprio elettorato.
Il Quirinale e la posizione di Giorgia Meloni
Fratelli d’Italia ha se non altro mantenuto il punto in questa occasione, come lo aveva tenuto già in passato nel non dare seguito e appoggio incondizionato al governo di Mario Draghi. Intendiamoci, è un processo assolutamente nella norma. Nella corsa al Quirinale il partito della Meloni non ha fatto altro che seguire la propria linea, in una condizione di minoranza parlamentare, ancora lontana da consensi “certificati” che ormai diversi sondaggi danno intorno al 20% dei voti.
La dinamica è fin troppo conosciuta da tempo: una formazione politica ha lo slancio e la possibilità di manifestare dissenso solo in condizioni di basso o medio riscontro elettorale. Ed FdI, alle elezioni politiche del 2018, aveva ottenuto meno del 5%. Uno spazio che, non essendo ancora importante, solitamente permette e rende più semplice esprimersi in modo discontinuo.
Le mire della Cina sui porti italiani: il caso Trieste

Trieste, le mire della cinese Cosco
Volantino Br venduto per 32mila euro: il feticismo del terrore rosso
E così il volantino Br sul sequestro di Aldo Moro è stato venduto. E per una cifra record, come riporta l’Ansa. Soprattutto se consideriamo che soltanto qualche settimana fa l’offerta maggiore si aggirava intorno ai 5.500 euro. I reperti storici possono riguardare argomenti benefici come evidentemente criminali. Ma è una riflessione complicata.
Volantino Br su sequestro Moro: venduto per 32.760 euro
Il volantino delle Br che rivendicava il sequestro Moro è stato venduto all’asta per 32.760 euro. Per meglio dire, una copia a ciclostile del documento originale con il quale le Brigate Rosse comunicarono il rapimento dello statista democristiano, successivamente all’uccisione della sua scorta in via Fani: era il 16 marzo 1978. L’articolo costituiva il lotto numero 43 di un catalogo (“Autografi & Memorabilia”) ed è stato acquistato nel pomeriggio di ieri, durante la vendita organizzata dalla casa d’aste Bertolami Fine Arts di Roma: una messa in vendita che aveva suscitato molte polemiche.
Rischio tecnocratico: guai a pensare che il tecnicismo sia sempre la soluzione
Rischio tecnocratico, già. A partire dalla crisi governativa del 2011, in cui l’ultimo governo Berlusconi fu deposto a colpi di spread e presunta necessità di attuare delle riforme strutturali per la nostra nazione, abbiamo assistito al fortificarsi dell’ideologia tecnicista.
Il rischio tecnocratico: uno spettro sempre presente
Dunque il rischio tecnocratico si approfondisce nel corso degli anni. Certo, anche nel secolo scorso la politica italiana fece ricorso a delle figure tecniche più che squisitamente politiche per guidare apparati e ministeri di peso, Carlo Azeglio Ciampi su tutte, che cominciò la propria scalata istituzionale senza essere in principio un uomo di partito ma, appunto, un tecnico prestato alla politica.
Tuttavia, da poco più di un decennio quella che era un’opportunità remota e sempre distante dal rivelarsi consuetudine nei palazzi del potere sembrerebbe tramutarsi in una quasi irrinunciabile necessità. Infatti, il richiamo alle figure tecniche, ultima in ordine cronologico quella di Mario Draghi per guidare l’attuale governo, ha superato l’opportunità di sviluppare nuovi accordi politici che partorissero una figura di partito, o di preferire le elezioni anticipate al commissariamento della politica stessa.
La dignità della parola è stata abolita dal pensiero unico
Nel corso degli ultimi mesi abbiamo spesso osservato la leggerezza con cui l’opinione pubblica è riuscita a screditare immagine e valore delle visioni esposte da chiunque non fosse allineato al pensiero unico dettato dal mainstream, soprattutto in ambito dell’emergenza sanitaria. L’avvento della pandemia ha fornito di fatto l’alibi perfetto per introdurre una sorta di “vocabolario dell’informazione” con all’interno prassi, opinioni ritenute veritiere e quasi incriticabili, oltre che una visione sociale volta all’annullamento – ove ritenuto necessario – delle libertà personali e della scelta individuale anche in materia di tutela della propria salute.
C’era una volta la dignità della parola
L’aspetto maggiormente preoccupante di quanto espresso è rappresentato dall’accoglienza spesso favorevole con cui tale indirizzo è stato accolto dalla stessa società. Giudicare e magari offendere o umiliare volti anche noti ritenuti fino ad oggi di pregevole valore in ambito sportivo, scientifico, culturale e giuridico si è rivelata opportunità ghiotta quanto fattibile per coloro che adorano seminare odio, moralismo e giudizio negativo verso chi abbia opinioni differenti dalle proprie. Una preziosa critica a riguardo è arrivata anche dall’avvocato Fabio Garaventa, che ha osservato a più riprese che se la libertà di parola è in effetti ancora concessa ai più, la dignità di essa è andata di fatto perduta.
Il centrodestra è morto, ma forse è una buona notizia
Quasi trent’anni di centrodestra non vanno in fumo per un teatrino imbarazzante consumatosi nella partita del Colle. Spariscono, ammesso che davvero tutti i protagonisti attuali ne prendano davvero atto, a causa di una serie di clamorosi passi falsi. Manifesta incapacità di avere una visione politica chiara, assenza di una programmazione seria, mancata volontà reale di incidere nella società. Quasi trent’anni senza produrre un fronte culturale capace di contrapporsi alla sinistra. Dall’associazionismo alle cooperative, passando per i media locali, chi controlla il quarto potere al quadrato batte la concorrenza elettorale e leviga le istituzioni. E’ il vecchio insegnamento di Gramsci, a sinistra più vivo che mai nonostante i continui inciampi e gli odierni mediocri rappresentanti. A destra prevale il vuoto, a perdere.
Il centrodestra è morto. Ora lo ammettono tutti
“Il centrodestra parlamentare mi pare che non esista. E’ ancora maggioranza nella nazione, credo che debba avere rappresentanza politica ma credo che bisogna ricominciare tutto da capo” , dice oggi Giorgia Meloni. Un’ammissione chiara, posto che non serviva attendere l’esito della sceneggiata quirinalizia per affermarlo. “Matteo Salvini propone di andare tutti a pregare il Sergio Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci”, aveva prima scritto su Facebook il leader di Fratelli d’Italia. Poi è arrivato Ignazio La Russa, a tuonare per la riproposizione di Mattarella: “Effetti su centrodestra? Quale centrodestra?”, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano lumi su eventuali effetti sulla coalizione. “Quando dopo diversi tentativi si arriva a rieleggere in stato di necessità un presidente che più volte aveva manifestato la sua indisponibilità, si tocca il fondo, pur con il rispetto dovuto alla persona”, ha poi aggiunto l’esponente di FdI.
Bush e Blair, ombre e accordi segreti nella guerra in Iraq
Sulla testata Middle East Eye, che si occupa prevalentemente di notizie inerenti le dinamiche mediorientali, è da poco disponibile un articolo in cui viene allegata una lettera riguardante gli incontri tra l’ex Presidente americano George Bush e l’ex primo ministro britannico Tony Blair, prima dell’inizio della guerra in Iraq. I due leader si erano incontrati nel ranch texano dell’allora presidente statunitense, dal 5 al 7 aprile 2002, al fine di prendere alcune decisioni sul futuro intervento in Iraq contro il regime di Saddam Hussein.
La lettera che inchioda Bush e Blair
L’epistola in questione è stata scritta da David Manning, addetto alle politiche estere durante il governo Blair, ma al suo interno non vi sono informazioni sulla sicurezza del petrolio, né un piano per l’instaurazione di un governo democratico e tantomeno un progetto per mettere fine al terrorismo, come viene fatto notare in un altro articolo di Middle East Eye.
La Geo Barents ci scarica 439 clandestini, altri 176 in arrivo. Il governo è un fantasma
Ed anche la Geo Barents qualche ora fa è sbarcata sulle coste siciliane con un maxi carico di clandestini, 439 per l’esattezza, continuando a ingrassare il business della famigerata accoglienza targata Europa ma con un unico punto d’approdo da spendere: l’Italia. Questa volta ad aggiudicarsi l’ingente numero di persone da immettere nel sistema è stato il porto di Augusta che doveva già essere noto ai solerti traghettatori da giovedì, visto che dopo un intenso girovagare davanti alla costa meridionale della Sicilia hanno puntato la prua verso nord aggirando la punta più estrema dell’Isola.
Non solo Geo Barents, altri 176 clandestini in arrivo
E per una nave appena attraccata, un’altra stanotte ha avuto il permesso di ancorare a largo di Lampedusa, dunque a breve avrà anche quello di raggiungere il porto della più grande delle Pelagie, si tratta della spagnola Aita Mari con altri 176 immigrati a bordo. Il primo mese dell’anno per la Sicilia e l’Italia tutta, che ha visto inasprire i divieti e le limitazioni per i cittadini a causa della pandemia, è caratterizzato ancora una volta da questa piaga con, in più, dei numeri spietati che si moltiplicano di anno in anno.
Gennaio 2021 si chiuse con 1.039 arrivi, oggi siamo già a 2.786 (contando i 439 appena giunti ad Augusta e non ancora immessi nella statistica giornaliera del Ministero dell’Interno) e potenzialmente arriveremo, con quelli dell’imbarcazione spagnola, a quasi 3.000 unità. Facendo i conti della serva il 2022 batterà di netto il record del 2021 con quasi 70mila clandestini. E tutti lì a sfregarsi le mani e col disegnino dell’euro al posto delle pupille. La flotta delle Ong pronte a traghettare i nuovi schiavi e la manovalanza per la delinquenza indigena ed estera che sta scaldando i motori in vari porti.
Trump ancora duro su Biden: “Con lui rischiamo una guerra mondiale”
Ancora Donald Trump, ancora contro Joe Biden. Lo rende noto un’Ansa di stamattina, entrando nel dettaglio dell’ultima apparizione pubblica del tycoon.
Trump: “Biden ci porterà alla terza guerra mondiale”
Dopo le ultime invettive proferite in Arizona, stavolta Trump parla da Conroe, in Texas, ed è carico più che mai contro Biden. “Quello che Putin e la Russia stanno facendo con l’Ucraina non sarebbe mai accaduto con me presidente. Sotto il mio sguardo l’America era rispettata, forse più rispettata che mai”, afferma Trump, aggiungendo che con la “debolezza e l’incompetenza di Biden si rischia una terza guerra mondiale”.
Arrivano poi bordate contro la Nato, e di nuovo contro la gestione dell’immigrazione del presidente: “Dovrebbe inviare truppe al confine con il Messico: solo lo scorso anno cinque milioni di persone hanno attraversato il confine illegalmente”. E poi ancora: “Sotto il mio sguardo l’America era rispettata, forse più rispettata che mai. Biden ha tradito Israele e ha presieduto alla catastrofe dell’Afghanistan. Con me invece abbiamo costruito la più grande economia al mondo, distrutto l’Isis, riportato le truppe a casa e fronteggiato la Cina”,
Crosetto: “Ho avuto tanti voti perché siamo un forza attrattiva, Giorgia ha avuto coraggio»
Onorato per la scelta di puntare su di lui per il Quirinale. Ben consapevole, però, che si tratta di una candidatura di “servizio”. Guido Crosetto, come è noto dalle cronache e dall’ottima performance (quasi il doppio dei voti dei grande elettori di FdI), accetta sorpreso e lusingato la proposta di Giorgia Meloni di correre per il Colle. Fatta con una telefonata lampo nel pieno della prima chiama della terza votazione. “La ringrazio, le dico che sono lusingato e che può procedere. Che so benissimo che è una candidatura di bandiera ma che è sempre un onore”, racconta al Corriere.
Crosetto: lusingato per la scelta di Giorgia
Non se l’aspettava, ammette l’imprenditore e fondatore di Fratelli d’Italia. Convinto che il centrodestra potesse votare uno dei candidati proposti nella rosa. La mossa della leader di FdI per uscire dal cul de sac delle schede bianche e dare uno scossone al quadro, poi, si rivelerà azzeccata. Non appena circola la notizia riceve centinaia di chiamate e di messaggi da amici, ex colleghi parlamentari, conoscenti, racconta il gigante buono della destra. Che piace anche a sinistra. “Guarda che la mia è una candidatura di bandiera. Dovrei prendere i 63 voti di Fratelli d’Italia. Risentiamoci dopo il voto” è la sua risposta a tutti. L’esito dello spoglio andrà ben oltre le aspettative. Su Crosetto convergono 51 voti fuori dal recinto di Fratelli d’Italia, il test è riuscito.
Covid, altri 426 morti, calano i ricoveri. L’Iss: «80 anni l’età media delle vittime»
Sono stati 167.206 i nuovi casi di coronavirus e 426 i morti nelle ultime 24 ore. Dunque, numeri in calo rispetto a ieri, quando i contagi da Covid erano stati 186.740 e i morti 468, il numero più alto della quarta ondata. Da inizio pandemia arriva così a 144.770 il numero totale delle vittime, delle quali l’Iss oggi ha tracciato l’identikit, rivelando che avevano in media 80 anni e quattro malattie pregresse. I tamponi processati sono stati 1.097.287, tra molecolari e antigenici, che fanno rilevare un tasso positività pari al 15%, dunque questo dato è in crescita rispetto a ieri, quando si era attestato al 13,3% su 1.397.245 tamponi.
Ricoveri in calo nelle terapie intensive e nei reparti
Calano i ricoveri: i pazienti in terapia intensiva sono 26 in meno rispetto a ieri; i ricoverati con sintomi 36 in meno. In totale, dunque i posti occupati in rianimazione sono 1.665, mentre nei reparti Covid ci sono 20.001 pazienti. Gli attualmente positivi sono oggi 2.716.581, vale a dire 27.319 in più di ieri al netto dei guariti, che nelle ultime 24 ore sono stati 139.421, portando il totale delle persone che hanno superato il Covid a 7.522.210 dall’inizio della crisi, a fronte di 10.383.561 persone contagiate.
Svelati i dati nascosti del Covid: solo 1 su 4 è morto in terapia intensiva
Alla fine l’Istituto superiore di sanità ha risolto il giallo dei morti per Covid. In un report pubblicato ieri, per la prima volta viene fatto sapere che solo il 23,8% dei decessi è avvenuto in terapia intensiva. Un dato importante, perché ci dice che, di qui in avanti, sarà bene fare molta attenzione ai termini che usiamo. Non a caso l’Iss preferisce parlare di «pazienti deceduti positivi all’infezione» da coronavirus. E non di pazienti deceduti «per il coronavirus». Altrimenti si rischia solo una gran confusione. Soprattutto se consideriamo che, secondo gli esperti che hanno analizzato le cartelle cliniche, il 17,7% dei morti non si trovava nemmeno in ospedale.
Per rendere l’idea ancora meglio è opportuno tradurre queste percentuali in numeri assoluti. Il rapporto dell’Iss fa riferimento a 138.099 persone morte dall’inizio della pandemia fino al 10 gennaio scorso. Di queste, quasi 33mila (23,8%) sono decedute in terapia intensiva, 80.787 (58,5%) erano ricoverati in altri reparti e 24.443 non era nemmeno in ospedale. Il Covid è una malattia che quando attacca il sistema respiratorio può degenerare velocemente. Chi sviluppa una grave polmonite in poco tempo viene per forza portato in terapia intensiva. Se ciò non avviene, significa che la malattia non è grave. La causa del decesso, quindi, deve essere un’altra. Ovviamente, è difficile generalizzare. Ma è la tesi che ormai sostengono numerosi medici. Per citare alcuni dei più conosciuti, sia Matteo Bassetti che Andrea Crisanti invitano da tempo ad inserire nel bollettino giornaliero solo chi è morto veramente per Covid, depennando tutti gli altri.
“Una notizia questa di rilevante importanza, tenuta nascosta sia dal Governo italiano e Ministero della Salute, che dai nostri Parlamentari seduti sullo scranno del Parlamento Europeo.
In data 27 gennaio 2021 l’Assemblea Permanente del Consiglio d’Europa ha votato la risoluzione 2361 (di cui alleghiamo il documento*) che vieta di rendere obbligatoria la vaccinazione anti covid-19.
Il testo approvato dall’Assemblea chiarisce ai Paesi aderenti quali siano gli obblighi nella gestione della campagna di vaccinazione. Riportiamo a seguirei i contenuti che riteniamo fondamentali ai fini della tutela dei diritti umani: (punto 7.3.1) assicurarsi che i cittadini siano informati che la vaccinazione NON è obbligatoria e che nessuno è politicamente, socialmente o altrimenti sottoposto a pressioni per farsi vaccinare, se non lo desiderano farlo da soli; (punto 7.3.2) garantire che nessuno sia discriminato per non essere stato vaccinato, a causa di possibili rischi per la salute o per non voler essere vaccinato; (punto 7.3.4) distribuire informazioni trasparenti sulla sicurezza e sui possibili effetti collaterali dei vaccini, collaborando e regolamentando le piattaforme di social media per prevenire la diffusione di disinformazione; La risoluzione 2361 chiarisce inequivocabilmente 4 aspetti fondanti:
Lo Spallanzani sul Covid: l'80 per cento contagiato da Omicron. Aggiornare i vaccini
All'ospedale Spallanzani di Roma, nelle ultime quattro settimane, «sono state monitorate in maniera sistematica le varianti di Sars-CoV-2. La percentuale di persone contagiate con variante Omicron è rapidamente cresciuta, passando dal 35% della fine di dicembre ad oltre l’80% dell’ultima settimana». Così in una nota l’Istituto per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. «Si conferma, inoltre, il dato che il paziente con variante Omicron è prevalentemente ambulatoriale.
L’impatto clinico di Omicron - precisa lo Spallanzani - è assolutamente limitato nella sua gravità e ciò è dovuto, come più volte sottolineato, alla capacità dei vaccini di prevenire la malattia grave. L’estrema contagiosità e conseguente diffusione del virus, però, conferma quanto più volte affermato da questo Istituto circa la necessità di continuare lo sviluppo dei vaccini ed il loro aggiornamento rispetto alle varianti che finora si sono determinate o che potranno insorgere». «A tal fine, prosegue la nostra attività di ricerca, anche in partnership con Istituti nazionali e internazionali, sia per l’aggiornamento dei vaccini già esistenti sia per nuovi vaccini che inducano un’immunità verso altri bersagli del virus, diversi dalla proteina spike», conclude lo Spallanzani.
Pandemia, ecco chi sono i re dei tamponi: i nomi delle società che guadagnano con i test
I test per la diagnosi del Covid-19 sono ormai diventati uno dei business più redditizi al mondo. Le aziende che li producono e li distribuiscono hanno visto negli ultimi due anni schizzare il proprio fatturato. Ma chi sono i "signori dei tamponi"?
Cina e Sud Corea detengono un oligopolio nel settore, seguite dalle multinazionali statunitensi. I tamponi sono diventati una gallina dalle uova d'oro: usati per diagnosticare il coronavirus, per uscire dalla quarantena, per entrare nelle strutture socio-assistenziali e per i non vaccinati a cui serve il greenpass. Basti pensare che solo in Italia ne viene processato circa un milione al giorno, tra ospedali pubblici e cliniche private, centri analisi, farmacie, hub e drive-in della struttura commissariale. Ormai ce n'è per tutti i gusti e le fasce di prezzo: molecolari e antigenici rapidi, antigenici qualitativi o quantitativi, sierologici per la ricerca di anticorpi, professionali o fai da te, naso/orofaringei o salivari.
Tra Natale e Capodanno era salita la «febbre da tampone», una vera e propria corsa al test per avere il via libera ai festeggiamenti in casa o con gli amici. Nelle grandi città, come Roma, Milano e Torino, le farmacie hanno registrato il sold-out delle prenotazioni. C'è chi ha aspettato in fila ai drive-in per 3-4 ore. I test fai da te sono andati letteralmente a ruba e quei pochi rimasti nei negozi sono stati venduti con rincari del 100%. Maurizio Arcuri, prima, e Francesco Figliuolo, poi, hanno acquistato dal 12 marzo 2020 al 20 ottobre 2021 ben 177.170.213 kit diagnostici e tamponi (con annesse provette), prevalentemente molecolari, per una spesa complessiva di 597 milioni e 354 mila euro.
Matteo Bassetti, il grafico con cui demolisce Speranza: "Basta chiacchiere, ecco i dati sul Covid di un Paese che sa darli"
"Basta chiacchiere da bar e da tv". Matteo Bassetti, con un post pubblicato sul suo profilo Instagram, mostra i veri numeri su Covid e vaccini che non possono più lasciare spazio a dubbi e interpretazioni. Le vaccinazioni sono fondamentali per combattere la pandemia. "Ecco i dati del Covid di un Paese che sa dare sul Covid: la Svizzera. Il tasso di mortalità settimanale è dell'11.56 per centomila abitanti tra i non vaccinati, dello 0.89 tra i vaccinati con dosi senza booster e dello 0.07 per chi ha anche il booster", scrive.
Insomma, conclude il direttore della clinica Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, "Per i vaccinati la mortalità è inferiore a quella dell'influenza. I vaccini hanno depotenziato il Covid. Basta chiacchiere da bar e da tv".
E in questo momento in Italia i contagi stanno calando e probabilmente "siamo arrivati al picco", avverte Bassetti: "Questa settimana speriamo di scendere anche con i ricoveri, ma ci vuole un po' di tempo per dimettere una persona come ci vorrà tempo per vedere un calo dei decessi". Il professore, commentando poi quanto affermato dal direttore generale dell’Oms per l’Europa, commenta che è "plausibile" che con Omicron l’Europa "si stia avviando alla fine della pandemia".
Covid, Giuseppe Conte "untore in Europa". Lancet condanna l'ex premier: clamoroso caso internazionale
"La decisione di governo e Regione Lombardia di non chiudere Alzano e Nembro è responsabile dell’esplosione del contagio nella Bergamasca e poi in tutta Europa": la rivista scientifica Lancet lancia questa grave accusa contro l'esecutivo guidato da Giuseppe Conte riferendosi a quanto successo nei primissimi giorni della pandemia. Sulle responsabilità in ambito giuridico, comunque, sta già indagando la Procura di Bergamo per epidemia colposa.
Va avanti, poi, la dura condanna da parte della rivista, che si chiede chi pagherà per "l’orrore dei morti in casa senza cure, soli in ospedale, corpi cremati non identificati". Come riporta il Giornale, vengono contestati la sottovalutazione del fenomeno e la mancata applicazione del piano pandemico, seppur non aggiornato. Tra le responsabilità, continua il quotidiano diretto da Minzolini, anche la "pessima terapia domiciliare (Tachipirina e vigile attesa) su cui Speranza continua a insistere, sebbene sia stata bocciata da nuove scoperte e dal Tar".
La mancata chiusura di Alzano e Nembro in Lombardia, inoltre, sarebbe costata fino a 4mila morti, secondo il rapporto redatto da Andrea Crisanti e consegnato in Procura. Lancet parla addirittura di "omertà istituzionale", lodando invece l’azione dell’associazione dei familiari delle vittime della Bergamasca. Dopo aver fatto causa al governo per 100 milioni di risarcimento, infatti, il team di legali guidati da Consuelo Locati ha chiesto anche l'istituzione di una vera commissione parlamentare sulla gestione dell’epidemia.
“La mafia nigeriana è sempre più potente per colpa del politicamente corretto”: l’accusa dello zio di Pamela
“Mantenere alta l’attenzione” sul fenomeno della mafia nigeriana e “cercare sempre più di comprenderne i meccanismi, altrimenti si rischia di trattare con politica ipocrisia un fenomeno-quello mafioso-che è sempre più transnazionale”. E’ quanto afferma all’Adnkronos l’avvocato Marco Valerio Verni, a pochi giorni da una nuova operazione contro la mafia nigeriana che ha portato, stavolta a Palermo, a quattro arresti.
Verni, che è zio e legale della famiglia di Pamela Mastropietro, la 18enne romana che si era allontanata da una comunità di Corridonia e i cui resti furono ritrovati chiusi in due trolley a Pollenza (Macerata), fatti per i quali è stato condannato all’ergastolo in primo grado e in appello Innocent Oseghale, da tempo studia il fenomeno della mafia nigeriana e ha sollevato spesso interrogativi anche rispetto alla vicenda della nipote che però, su questo fronte, non hanno, almeno al momento, trovato riscontri in sede giudiziaria.
Roy De Vita contro Fabrizio Pregliasco: "Ma che medico è". Il caso dei ricoveri vietati ai no vax
"Il dottor Pregliasco con le sciocchezze che ha detto dall’inizio della pandemia ci ha autorizzati ad avere dubbi sulla sua competenza di virologo; su quella di medico li fugati tutti". Il prof. Roy De Vita in un video fa a pezzi il direttore sanitario dell'Istituto Galeazzi, finito nel mirino della Regione Lombardia e contro il quale è stata avviata un'ispezione. La richiesta è arrivata dopo le polemiche esplose relativamente a una disposizione firmata da Pregliasco che chiederebbe il rinvio degli interventi per i pazienti che non sono vaccinati. Roy de Vita, fra i più conosciuti chirurghi plastici italiani e Primario della Divisione di Chirurgia Plastica dell'Istituto dei Tumori di Roma Regina Elena, denuncia la gravità delle accuse contro il medico: "Basta un tampone, è un tampone che va chiesto ai pazienti".
“Il dottor Pregliasco con le sciocchezze che ha detto dall’inizio della pandemia ci ha autorizzati ad avere dubbi sulla sua competenza di virologo; su quella di medico li fugati tutti”
ILCORTO.EU
Ultime Notizie
-
ULTIMO CIAK A VALLELUNGA PER IL FILM “THE RACE OF LOVE“
ULTIMO CIAK A VALLELUNGA PER IL FILM “THE RACE OF LOVE“ PRODOTTO DA ENRICO PINOCCI CON CIARA HANNA,... -
* Roma: dal 18 al 29 ottobre proiezione gratuita di Cortometraggi
Dopo l'evento “Maratonina di Primavera 2023” che è stata effettuato il giorno 23 marzo (qui il link)... -
* Quanti film italiani "capolavori" sono composti da episodi corti, cioè da cortometraggi?
In Italia, sono stati prodotti tanti film capolavoro composti da impeccabili episodi brevi, corti ov... -
Domenica 27 Agosto altre proiezioni dei vostri Cortometraggi al Museo del Cinema di Siracusa
Visto il successo ottenuto con le precedenti giornate, anche domenica 27 agosto continuano le proiez... -
Come realizzare il tuo Cortometraggio di successo
Per realizzare un cortometraggio di successo, è importante seguire alcuni passaggi chiave che ti aiu... -
Come realizzare il tuo Cortometraggio di successo
Per realizzare un cortometraggio di successo, è importante seguire alcuni passaggi chiave che ti aiu... -
15° edizione CONCORSO CORTOMETRAGGI “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROMA 2023“
L'Associazione Culturale senza scopo di lucro “ilCORTO.it”, visto il successo delle precedenti edizi... -
“MARATONINA D’ESTATE” con Proiezioni GRATUITE di CORTOMETRAGGI: mercoledì 21 giugno, con l'elenco completo dei corti in proiezione
L'Associazione Culturale romana no-profit “ILCORTO.IT” nell'intento di valorizzare e promuovere e di... -
La Sceneggiatura, cosa è a che serve
La Sceneggiatura è il testo che viene scritto per essere realizzato poi in un film od un cortometrag... -
9 Consigli per i Registi che lottano per realizzare il loro Cortometraggio
Il rito di passaggio per qualsiasi regista è realizzare il primo cortometraggio, che è il momento in...
MARATONA 2022 con ben 230 CORTOMETRAGGI proiettati
Cultura
-
ULTIMO CIAK A VALLELUNGA PER IL FILM “THE RACE OF LOVE“
ULTIMO CIAK A VALLELUNGA PER IL FILM “THE RACE OF LOVE“ PRODOTTO DA ENRICO PINOCCI CON CIARA HANNA, THOMAS GIPSON E BLANCA BLANCO. -
* Roma: dal 18 al 29 ottobre proiezione gratuita di Cortometraggi
Dopo l'evento “Maratonina di Primavera 2023” che è stata effettuato il giorno 23 marzo (qui il link), e dopo la “Maratonina d'Estate 2023” che si è te... -
* Quanti film italiani "capolavori" sono composti da episodi corti, cioè da cortometraggi?
In Italia, sono stati prodotti tanti film capolavoro composti da impeccabili episodi brevi, corti ovvero cortometraggi. Questi film spesso raccolgono... -
Domenica 27 Agosto altre proiezioni dei vostri Cortometraggi al Museo del Cinema di Siracusa
Visto il successo ottenuto con le precedenti giornate, anche domenica 27 agosto continuano le proiezioni gratuite dei Cortometraggi scelti tra tutti q... -
Come realizzare il tuo Cortometraggio di successo
Per realizzare un cortometraggio di successo, è importante seguire alcuni passaggi chiave che ti aiuteranno a pianificare, girare e promuovere il tuo... -
Come realizzare il tuo Cortometraggio di successo
Per realizzare un cortometraggio di successo, è importante seguire alcuni passaggi chiave che ti aiuteranno a pianificare, girare e promuovere il tuo... -
15° edizione CONCORSO CORTOMETRAGGI “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROMA 2023“
L'Associazione Culturale senza scopo di lucro “ilCORTO.it”, visto il successo delle precedenti edizioni, sia in termini di qualità che di quantità, or... -
“MARATONINA D’ESTATE” con Proiezioni GRATUITE di CORTOMETRAGGI: mercoledì 21 giugno, con l'elenco co...
L'Associazione Culturale romana no-profit “ILCORTO.IT” nell'intento di valorizzare e promuovere e divulgare le nuove opere dei giovani Registi emergen... -
La Sceneggiatura, cosa è a che serve
La Sceneggiatura è il testo che viene scritto per essere realizzato poi in un film od un cortometraggio. Lo sceneggiatore propone la sua idea o svilup... -
9 Consigli per i Registi che lottano per realizzare il loro Cortometraggio
Il rito di passaggio per qualsiasi regista è realizzare il primo cortometraggio, che è il momento in cui i registi si fanno le ossa e diventano davver...
Utenti Unici dal 19-2-17
Scienza & Tecnologia
-
Truffa online, basta un clic: come ti svuotano il conto corrente
Accetta tutto, rifiuta tutto, solo i necessari, conferma le mie scelte: quante volte mentre cerchiamo di navigare in santa pace su internet veniamo le... -
YouTube rimuove i “non mi piace”. Ecco come favorisce il politicamente corretto
L’amministratore delegato di YouTube, Susan Wojcicki, ha annunciato mercoledì scorso che la piattaforma di condivisione video più famosa al mondo rimu... -
Le terapie anti-Covid non esistono, giusto? Sbagliato. L’Aifa sbugiarda i virologi star
La ricetta Speranza a base di «tachipirina e vigile attesa» è già stata messa in discussione da diversi studi scientifici. Adesso, però, sta per croll... -
Pfizer, "abbiamo sbagliato vaccino". Campagna contro il Covid, studio sconcertante: tutto ribaltato, chi rischia
Sono 82.278.770 le dosi di vaccino somministrate in Italia, l'87,8% del totale di quelle consegnate, pari finora a 93.749.420 (nel dettaglio 66.025.41... -
Dodici milioni di animali uccisi per i test scientifici: Parlamento Ue chiede fine della “mattanza”
Il Parlamento Ue chiede si fermare la “Mattanza” degli animali da laboratrio: nell’Unione europea, nel 2017, circa 12 milioni di animali sono stati al... -
Instagram è dannoso per la salute mentale delle ragazze. Zuckerberg lo sa e non fa nulla
Facebook sa che Instagram è un social pericoloso per la salute mentale delle ragazze adolescenti, ma non fa nulla per arginare il problema. E’ quanto... -
Carne bovina, due casi di mucca pazza. "Stop alle vendite", torna il terrore: ecco cosa evitare
Torna l'allarme mucca pazza. Certo, non alle porte dell'Italia, ma il caso fa subito paura. In Brasile - il più grande esportatore di carne bovina al... -
Facebook e la lista di vip intoccabili: Zuckerberg ha protetto dalla censura 6 milioni di profili “famosi”
«Gli standard della community di Facebook si applicano a tutti nella stessa maniera», è il mantra che Mark Zuckerberg ama ripetere a tutti. Ma è veram... -
Così muore in pochi secondi il Covid: l'immunologo Clerici ha scoperto l'arma letale che uccide il virus
Una spallata che può essere definitiva nella guerra con il Covid. Mario Clerici, docente di Patologia generale all’Università Statale di Milano e dire... -
Elon Musk da paladino “verde” a inquinatore seriale
Elon Musk proprietario di Tesla e del gruppo Space X ha cercato di rivoluzionare, oltre al mercato automobilistico anche lo stile di vita dei nuovi ri...
Login Form
Spigolature dai Social
-
Spiagge di Latina - Classifica di QSpiagge
Spiaggia Dune di Sabaudia La Spiaggia Dune di Sabaudia è situata nel comune di Sabaudia e fa parte del Parco Nazionale del Circeo, istituito nel 1934.... -
Le 10 spiagge più belle della Liguria | Skyscanner Italia
Calette cristalline, spiagge attrezzate e baie tutte da fotografare: sono le spiagge della Liguria, per un viaggio tra borghi marinari, aree marine pr... -
5 Isole del Brasile da scegliere per le vacanze estive
Il Brasile è uno dei paesi più grandi del mondo, vanta un patrimonio naturale e culturale di tutto rispetto e ogni anno ospita migliaia di visitatori... -
Ponza: cosa vedere e cosa fare
Ponza è un’isola meravigliosa, la più grande e turistica tra le Isole Pontine. È anche uno dei Borghi più belli della Provincia di Latina e del Lazio,... -
Vacanze in Italia, le migliori offerte per il mare
Scopri il mare più bello d'Europa, #iorestoinitalia In Italia abbiamo davvero tutto, si mangia bene, si spende poco (seguendo i nostri consigli!), si... -
Le 10 migliori cose da vedere in Brasile
Rio de Janeiro sta per accogliere le Olimpiadi. Una buona occasione per scoprire uno dei Paesi più belli dell'America Latina. 10 cose da vedere in Bra... -
Quali sono le 5 città più belle della Florida
La Florida è uno degli stati americani più famosi e più visitati dai turisti, grazie soprattutto alla città di Miami e alla sua vicina Miami Beach. La... -
11 attrazioni turistiche top-rated in South Carolina
Che tu sia interessato alla storia, che ti piaccia rilassarti in spiaggia o che cerchi cose interessanti da fare con i bambini, lo troverai nelle nume... -
Tour in Arizona: cosa vedere e come organizzare il viaggio
Forse, quando pensate allo stato dell’Arizona, non realizzate fin da subito quanti siti famosi possa contenere eppure dovete sapere che questo è lo st... -
ALASKA: NELLE FANTASTICHE TERRE SELVAGGE
Un viaggio in una terra tutta da scoprire Estate 2019: I Viaggi di Maurizio Levi propone un viaggio in Alaska, per immergersi nella natura selvaggia e...
Cerca:
Accadde IERI
-
La profezia
"Attenzione al pericolo giallo. Nei prossimi decenni ci dovremo guardare dall'espansionismo cinese.... -
Adolf Hitler, 70 anni dopo spunta il video privatissimo: la sua intimità con Eva Braun
Spunta un nuovo, clamoroso, filmato che ha come protagonista Adolf Hitler. Come sottolinea Dagospia,... -
Bologna 1919. Costituzione del primo Fascio di combattimento
Un centinaio di ex combattenti, in prevalenza repubblicani, anarco-sindacalisti e nazionalisti, si r... -
«Mussolini ha salvato circa tremila ebrei durante la seconda guerra mondiale»
Un’affermazione quella fatta da Israel Corrado Debenedetti domenica nel corso del convegno sugli ebr...
Made in Italy
-
Teresa Bellanova favorevole agli Ogm e al Ceta. La rabbia di Salvini: "Alla faccia del made in Italy"
"Sugli Ogm voglio aprire un confronto rapidamente anche con le parti imprenditoriali, è un tema deli... -
Nuovi strumenti per ridurre l’impronta ambientale delle filiere
Oltre 200 imprese di sei Paesi europei coinvolte in iniziative per ridurre l’impronta ambientale di... -
Adesso la Francia "ci ruba" il Parmigiano Reggiano
La multinazionale francese Lactalis punta dritto verso il Parmigiano, dopo essersi già comprata Parm... -
Tuteliamo i marchi storici e il Made in Italy
La volete sapere l’ultima? La Lega si sta opponendo all’inserimento della cosiddetta “norma Pernigot... -
Pacchetto crescita: allo studio contrassegno dello Stato a tutela del made in Italy
Il rispetto della proprietà intellettuale e la lotta alla contraffazione diventano due temi strategi...