Ogni giorno quando si presenta nella sua camera e la accarezza, rimbocca le lenzuola e aspetta un impossibile sguardo, Eros Mischi, 92 anni, si chiede se ne valeva la pena, se questo calvario si poteva evitare, se non c’era un’altra forma di assistenza, accudimento, pietas per rendere meno feroce un addio. Da cinque anni la sua vita non è vita, è rabbia, disperazione, una battaglia persa nel reparto moribondi della residenza sociale assistita Golgi Redaelli, a cercare di ritrovare la donna che era e continua a essere sua moglie diventata un corpo muto, assente, una statua che respira da alimentare, ripulire, alzare, allettare, issare e rivoltare.
Non credete alle favole: anche i Btp presentano rischi
La legge prevede che il Paese in crisi sul debito pubblico possa rinegoziare unilateralmente interessi e scadenze. A breve sarà richiesto uno sforzo per salvare il sistema bancario. E non sono escluse ricadute sui titoli di Stato. Pochi lo sanno e ancora di meno (tra cui il Tesoro e gli organi di controllo) ne scrivono o ne parlano: anche i titoli di Stato (Bot, Btp, Cct, Ctz) presentano dei rischi. Non sono certi e sicuri. Lo stabilisce un decreto che il ministero dell'Economia e delle Finanze ha emanato il 7 dicembre 2012, in attuazione della norma comunitaria del 2 febbraio 2012 che ha istituito il fondo salva-Stati.
Jobs Act, il referendum del 2003 è chiaro: da che parte sta la Corte Costituzionale?
Come ha ricordato Gaetano Azzariti sul Manifesto di qualche giorno fa, già nel 2003 la Corte costituzionale si è trovata a valutare l'ammissibilità di un referendum abrogativo relativo all'art. 18 dello Statuto dei lavoratori (sentenza n. 41 del 2003, presidente Chieppa, redattore Zagrebelsky). Allora, come oggi, pur interessando una pluralità di disposizioni legislative, il quesito aveva una finalità unitaria: rendere applicabile la tutela reale contro i licenziamenti illegittimi, attraverso la sanzione del reintegro nel posto di lavoro, a un novero più ampio di lavoratori rispetto a quello legislativamente previsto.
L'ora delle leggi speciali
Nella lotta al terrorismo islamico, l'anello debole sono i legislatori e una magistratura che sul tema resta ambigua. Il capo della polizia, Franco Gabrielli, è stato chiaro. Nell'intervista che abbiamo pubblicato ieri ha ammesso che l'Italia è stata vicina a subire un attentato islamista e che, prima o poi, nonostante tutti gli sforzi nella prevenzione, toccherà anche a noi.
Così i soldi per i bimbi siriani finiscono in tasca ai jihadisti
Ti chiedono soldi per i poveri bambini martoriati dalla guerra in Siria, ma poi si scopre che servono a finanziare i terroristi. Lo Stato islamico avrebbe incassato 50 milioni di dollari di «donazioni private» dai ricconi del Golfo soprattutto attraverso organizzazioni umanitarie non governative. I più spudorati neppure mascherano l'aiuto agli estremisti chiedendo di «donare 100 dollari al mese per appoggiare la famiglia di un mujahed», che combatte in Siria.
Grillo “divorzia” da Farage, iscritti al voto per decidere il futuro del M5S in Europa
Lasciare il gruppo Efdd (Europe of Freedom and Direct Democracy), quello dell’Ukip di Farage, per spostarsi all’Alde (Alliance of Liberals and Democrats of Europe). E’ la proposta per il M5S avanzata da Beppe Grillo, che lancia dal suo blog una votazione per oggi e domani riguardo al futuro del gruppo M5S al Parlamento Ue.
Regione Sicilia: vitalizi da settant'anni 18 milioni a eredi e deputati "fantasma"
Quella spesa è una delle voci fisse del bilancio dell’Ars. Perenne, immutabile. Circa diciotto milioni di euro annui che, senza sensibili variazioni, nell’ultimo lustro sono andati via per pagare i vitalizi agli ex deputati e le pensioni di reversibilità a parenti di onorevoli scomparsi. Una somma superiore a quella degli stipendi per i parlamentari in carica. A perpetuarsi è un sistema di favore che premia gli eredi di esponenti politici, a volte semisconosciuti, che hanno militato fra i banchi di Sala d’Ercole persino nell’immediato Dopoguerra. Proprio quest’anno ricorre il settantesimo anniversario della prima seduta dell’Ars: a nove parenti di deputati presenti quel giorno l’amministrazione di Palazzo dei Normanni paga ancora una pensione. Chi sono?
All'apprendista stregone servono chierici vaganti
Credo sia giunto il momento di chiedersi se Renzi abbia le qualità psicologiche, culturali e professionali per prendere le decisioni giuste nei tempi giusti o se sia soltanto un apprendista stregone che ha saputo ballare una sola estate. Al Pd di oggi non servono più intellettuali organici, innamorati del capo. Aiuterebbe di più riprendere con maggiore determinazione il cammino dei chierici vaganti.
Cgil e voucher, la mail interna: “Minimizzate”
La Cgil è finita nell’occhio del ciclone quando lo Spi, il sindacato di chi è in pensione, ha ammesso di usare i buoni lavoro per pagare alcuni dei propri volontari. Gli stessi voucher che l’organizzazione guidata da Susanna Camusso chiede di abolire col referendum sul Jobs Act. La cofirmataria della nota interna al Fatto.it: “C’è chi è pronto a strumentalizzare qualunque notizia pur di silenziare le nostre rivendicazioni. Ci è sembrato giusto suggerire un comportamento univoco”.
Meloni: "Mattarellum? Non mi piace, ma ok se serve per andare al voto subito"
"Qui tutti fanno finta che in campo ci siano soltanto Pd e Movimento 5 Stelle: non hanno capito niente, la destra c'è e gioca per vincere", premette Giorgia Meloni in un'intervista a Il Giorno. La leader di Fdi - che alla leadership del centrodestra ambisce e non lo ha mai nascosto- manda un messaggio molto chiaro: ci siamo anche noi. E se non bastasse, parlando di primarie aggiunge ancora una volta: "Io mi candido. Il leader va eletto democraticamente. Per questo bisogna fare le primarie".
Nella farmacia della cannabis di Stato: “Come un medicinale, basta la ricetta”
Firenze, vendute le prime confezioni che contengono marijuana coltivata nello Stabilimento chimico farmaceutico militare. Quella del Madonnone è un’antica farmacia fiorentina. Sopravvissuta alle bombe della Seconda guerra mondiale e all’alluvione del ’66, da qualche giorno è proiettata nel futuro della farmaceutica italiana. Quello in cui la cannabis è considerata un medicinale, acquistabile presentando una ricetta anche del medico di famiglia. «Da oggi non si torna più indietro» annuncia con soddisfazione il titolare, Pierluigi Davolio, stringendo la prima confezione di Fm2 – questo il nome del nuovo medicinale - appena arrivato dalle serre dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze e confezionato nel laboratorio che si trova sul retro della farmacia, sempre affollatissima.