Bagno di folla per Giorgia Meloni a Bari. Un’accoglienza calorosa e entusiasta tanto che alla fine del comizio la leader di FdI mostrando la piazza gremita grida: “Emiliano, guarda un po’ la Stalingrado d’Italia“. Così Meloni ha fatto riferimento a quanto detto dal presidente della Puglia secondo cui Bari sarebbe stata per la destra come Stalingrado durante la seconda guerra mondiale. Invece la città non ha fatto mancare partecipazione, sorrisi, applausi.
Meloni ha anche chiarito ai giornalisti: “Va bene tutto ma io la campagna elettorale la sto facendo in Italia, mi fate parlare tutto il giorno dell’Ungheria. Ma secondo lei mi devo candidare in Ungheria?“. “La gente non ce la fa con le bollette – ha aggiunto – non ha il posto di lavoro, non sa che fare a scuola e sono tre giorni che parlo dell’Ungheria“, ha aggiunto. “Quando mi candiderò in Ungheria, risponderò sull’Ungheria. A Letta non gli andate a chiedere dell’Ungheria”.
Poi ha toccato tutti i temi su cui FdI ha insistito in questa campagna elettorale: andare avanti per il merito e non perché si ha la tessera del Pd, abolire il reddito di cittadinanza per non tenere i giovani sul divano e per aiutarli davvero a lavorare e a risollevare le sorti dell’Italia, aiutare il made in Italy. Si può fare ma non sarà facile: Giorgia Meloni ha sottolineato che FdI è cresciuta così tanto perché “io non accetto scorciatoie”. Perché – ha detto – per me la politica significa anche saper dire di no e non solo fare promesse.