Giudice Mascolo con PistolaAngelo Mascolo, gip, è stato inseguito da due automobilisti dopo uno screzio. «Ho avuto una fortuna sfacciata a incontrare i carabinieri». «Se devo scegliere tra la mia vita e quella di uno che mi aggredisce allora avere la pistola può essere utile». «Mi son preso una paura bestiale, mi hanno seguito per sette chilometri in auto. Un incubo. Ho avuto una fortuna sfacciata a incontrare i carabinieri. Ma lo Stato non c’è, il territorio è incontrollato. Fossi stato armato, come sarà d’ora in poi, che sarebbe successo?». Nordest, poco fuori Treviso. Sera inoltrata di qualche giorno fa. Al volante c’è Angelo Mascolo, giudice per le indagini preliminari nella cittadina veneta, 64 anni, pugliese. Sta rincasando quando viene avvicinato da una Bmw «che, ammetto, ho sorpassato in modo brusco». L’auto con due persone a bordo lo tallona. Minuti interminabili. A un tratto «vedo un posto di blocco dei carabinieri, lampeggio». I militari mostrano la paletta dell’alt e bloccano anche l’altra auto. I due si giustificano così: «Volevamo insegnargli a guidare». Poi «se ne sono andati, non ho chiesto se fossero stati presi provvedimenti».

«Avessi sparato, sarei andato incontro alla rovina economica»

Qualche giorno dopo il giudice ha raccontato il fatto a «La Tribuna» di Treviso in un intervento in prima persona. «Avessi sparato, sarei andato incontro quantomeno alla rovina economica» per «l’iradiddio dei processi — ha scritto — da parte dei miei colleghi che giudicano a freddo e difficilmente». E ancora: «Lo Stato ha perso completamente il controllo del territorio nel quale scorrazzano impunemente delinquenti di tutti i colori», questo per lo «scarso rigore della magistratura» e «nonostante gli sforzi eroici di poliziotti anziani e mal pagati». «Parole che fotografano la realtà» per il governatore Zaia al quale fa eco il leader leghista Salvini: «Se sei toccato nel vivo scopri che qualche problema di sicurezza c’è». Ma per l’Anm le affermazioni del gip sono «disfattiste e inaccettabili».

Sottoposto a un accertamento della Procura generale

Mascolo è sottoposto a un accertamento disciplinare della Procura generale per via di quel che disse ai giornali nel 2016 dopo aver scarcerato due finanzieri arrestati per aver intascato orologi durante un’ispezione in un’azienda: «Non giustifico però comprendo queste dazioni. È un modo per rimanere in buoni rapporti con la Finanza».
Ma l’arma appresso? «Mai sparare — risponde il giudice —, mai fare il pistolero». Però «se devo scegliere tra la mia vita e quella di uno che mi aggredisce, senza che io abbia la possibilità di scappare, allora avere la pistola può essere utile».

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