Catasto stangataCambieranno i valori delle rendite. Sconti in periferia e rincari a Milano e Roma. Le rivalutazioni incideranno sul reddito dei proprietari e sulle prestazioni sociali. Riforma del catasto, chissà se questa è la volta buona. Il governo ci riprova: la prossima settimana con il Def approverà anche il Piano nazionale sulle riforme, già spedito a Bruxelles, che prevede di rivoluzionare il calcolo degli estimi catastali, facendo pagare di più a chi oggi ha case di pregio in centro e meno ai proprietari delle case nuove, ma magari periferiche con le quali il fisco è invece più severo. Una riforma che l’Europa chiede da anni perché i nostri valori catastali non si aggiornano da quarant’anni e che il governo ha già bella e pronta con tanto di calcoli e algoritmi. È il decreto che in attuazione delle delega fiscale, Renzi era pronto ad approvare nel giugno del 2015, rimasto poi nei cassetti, per paura di scontentare i proprietari delle case di lusso con una mazzata. Oggi come allora la riforma dovrà essere ad «invarianza di gettito». Quindi chi oggi paga troppo poco verserà di più, chi versa molto sborserà di meno.

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dall'articolo di Paolo Russo per lastampa.it

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