Roma rifiutiDegrado, periferie in rivolta, mezzi pubblici guasti e rifiuti ovunque. In una parola: ROMA. Il black out che sta paralizzando l’aeroporto di Fiumicino è solo la punta dell’icerberg della gravissima situazione in cui versa la Capitale, ormai da più di due anni. (dall'articolo de IlGiornale.it di giovedì 30/07/2015). Il sindaco Marino, intervistato dal Corriere della Sera, ha scaricato ogni responsabilità della sua cattiva amministrazione al marcio che fin qui ha governato dentro il Pd romano...

ma ha assicurato che ora, con la nuova giunta, si discuterà “di progetti, di buche stradali, di piani industriali per Ama, Atac...”. E proprio sull’azienda del trasporto pubblico urbano, l’Atac, pare che ci sia stato il primo scontro col neoassessore alla mobilità, il senatore Stefano Esposito che, a differenza del sindaco, ha difeso Christian Rosso, l’autista sospeso a tempo indeterminato dall’azienda per aver diffuso sul web un video in cui denunciava le precarie condizioni di lavoro. Gli autisti sono da settimane sull’occhio del ciclone perché ritenuti responsabili dello sciopero bianco che, secondo Marino, sarebbe stato indetto in segno di protesta contro l’obbligo di timbrare il cartellino. In realtà loro si difendono spiegando che se i mezzi non passano è perché sono rotti e nelle officine non ci sono i pezzi di ricambio per aggiustarli.

Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti Marino rivendica con orgoglio di aver chiuso la discarica di Malagrotta che dal ’63 è stata sempre gestita da Manlio Cerroni (ora indagato) ma, intanto che è in corso la fase di transizione verso una raccolta differenziata completa, la città è invasa dall’immondizia. Lo stato di degrado di Roma è arrivato a eccessi tali che il New York Times vi ha dedicato un’inchiesta a più puntate e anche il quotidiano francese Le Monde ha affrontato il tema. Secondo Marino e gli esponenti della sinistra romana si tratta di una specie di complotto per rovinare l’immagine di una Capitale candidata a ospitare le Olimpiadi del 2024. Sarà ma l’8 dicembre inizierà l’Anno Santo indetto da Papa Francesco e sarà difficile spiegare ai turisti stranieri che i gabbiani che rovistano tra i sacchetti dell’immondizia non raccolti sono opera di un complotto internazionale.

Per Marino sarà altrettanto difficile riuscire a restare fino al 2017 con il principale alleato, Sel, che ha deciso di non entrare nella nuova giunta e con il presidente-segretario Matteo Renzi che, a fasi alternate, continuerà a ripetere: “Se sa governare governi, sennò vada a casa”. Negli ultimi due anni e mezzo si sono dimessi 8 assessori e uno di essi, Daniele Ozzimo, è in carcere a seguito dell’inchiesta di Mafia Capitale. Le indagini, sia nel primo che nel secondo capitolo, non vedono Marino indagato ma, come riportava ieri l’huffinghtonpost, la sua giunta ha continuato ad affidare appalti alle cooperative coinvolte nell’inchiesta. Ad aggravare la situazione vi è, poi, l’emergenza profughi che un anno fa riguardò Tor Sapienza e ora ha riguardato il quartiere di Casale San Nicola dove è scoppiata la protesta dei residenti contro l’apertura di un centro d’accoglienza. In queste ore, invece, è montata la rabbia dei cittadini del Pigneto che sono letteralmente assediati dagli spacciatori nordafricani che fanno il bello e cattivo tempo dentro il quartiere. Ieri notte due carabinieri che cercavano di arrestare due pusher sono stati accerchiati e picchiati da una quarantina di stranieri del Gambia. Anche il vicino quartiere di Tor Pignattara è a forte concentrazione di immigrati e la tensione con i romani è sempre molto alta, mentre le stazioni, da Termini a Tiburtina, sono il regno dei rom. Solo pochi giorni fa una guardia giurata è stata aggredita alla metro Ottaviano, non lontano da San Pietro, e un mesetto fa nella centralissima Termini è stato scoperto un giro di prostituzione minorile gestito nelle vicinanze dei binari. E intanto il bussiness d’affari dei campi rom non è ancora stato smantellato tanto è vero che il Comune ha messo in bilancio altri 27 milioni di euro per la loro gestione, alla faccia del piano di rientro dai debiti…

articolo di   da IlGiornale.it di giovedì 30/07/2015