LEGITTIMA IN DIFESA in casaAlfano annuncia il sostegno alla proposta dell’Idv che ha raccolto due milioni di firme ma non ha i numeri in Parlamento. Le posizioni delle forze politiche sull’uso delle armi. A fine giugno del 2016 Ignazio Messina, leader dell’Italia dei valori che fu di Antonio Di Pietro, depositò al Senato due milioni di firme raccolte nei comuni a corredo di una proposta di legge di iniziativa popolare sulla «tutela dell’inviolabilità del domicilio e in materia di legittima difesa»: pena edittale raddoppiata per la violazione del domicilio (da 1 a 3 anni passerebbe a 2-6 anni) e, soprattutto, eliminazione dell’«eccesso colposo di legittima difesa» nei casi in cui la rapina a mano armata avvenga in casa, in un negozio, in un pubblico esercizio. Quel bottino di consensi — due milioni di firme a un testo mai calendarizzato a Palazzo Madama — ora viene rivalutato dal ministro degli Esteri Angelino Alfano che, nella veste di leader di Alleanza popolare, ha aperto la direzione del suo partito con un annuncio: «Noi sosterremo la proposta dell’Idv che ha raccolto due milioni di firme ma non ha i numeri sufficienti in Parlamento per portarla avanti».

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dall'articolo di Dino Martirano per corriere.it

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