capture 096 25122020 095042«Io e la mia famiglia non faremo il vaccino. È fuor di dubbio, infatti, che si tratta di un vaccino sperimentale di cui non si hanno avuto modo di vedere gli effetti nel breve, nel medio e nel lungo periodo». Lo scrive Heather Parisi in un messaggio su Instagram che la ritrae accanto al marito. Un messaggio destinato a sollevare un mare di polemiche. «Sono perfettamente consapevole che per questa scelta in Italia (non a Hong Kong) sarò derisa, attaccata, emarginata. E che molti, in assoluta malafede, mi definiranno “no-vax”. Purtroppo», prosegue, «nella società di oggi, la libertà e la tolleranza hanno ceduto il posto alla prevaricazione e alla violenza. Ma se questo è il prezzo da pagare per difendere l’ennesima violazione di un diritto inviolabile, lo faccio senza esitazione».

Heather Parisi e la situazione del vaccino

«Molti mi hanno chiesto qual è la situazione del vaccino in Cina e a Hong Kong e cosa faremo io e la mia famiglia», scrive ancora Heather Parisi. «In Cina al momento, sono state vaccinate un milione di persone (su 1.4 miliardi!). È prevista la vaccinazione di 50 milioni, ma la risposta della gente è molto tiepida per ammissione delle stesse autorità che non stanno forzando la mano».

La libertà vaccinale è un diritto riconosciuto

«A Hong Kong sarà disponibile forse a gennaio. E forse verrà data la possibilità di scegliere quale vaccino», conclude. «Io sono per la libertà vaccinale (cosiddetto consenso informato) che è un diritto riconosciuto in tutto il mondo dalla Dichiarazione di Helsinki, dalla Dichiarazione dell’Unesco, dalla Dichiarazione di Norimberga».

 

Quelle parole sulle mascherine…

Già questa estate l’artista aveva preso una posizione dura. «Dopo mesi di maschere (yes! Noi le portiamo dall’inizio di dicembre) non ne posso più. A Hong Kong, in questi giorni, si suda in modo allucinante, con 32 gradi e l’umidità al 98%. La maschera mi soffoca, sembriamo tutti zombi».

di Fabio Marinangeli per www.secoloditalia.it