La cosiddetta "variante inglese" della Covid-19 è arrivata nelle Marche. Un caso è stato infatti riscontrato a Loreto, in provincia di Ancona, all'interno di una famiglia di tre persone che da giorni lamentava sintomi come raffreddore e mal di testa. I tre si sono sottoposti a tampone molecolare venerdì scorso e ieri, a quattro giorni di distanza, hanno ricevuto il risultato da parte del Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona. Uno dei tre è positivo al coronavirus, in particolar modo alla "variante inglese" che sta letteralmente terrorizzando mezzo mondo, con tanto di blocchi dei voli dalla Gran Bretagna. Ebbene, stando a quanto emerso il positivo – che è ora stato posto in isolamento – non avrebbe avuto nessun contatto con cittadini provenienti dal Regno Unito, a ennesima dimostrazione che questo ceppo virale – chiamato dagli esperti B.1.1.7. – è in circolazione da tempo anche nel nostro paese, sebbene ne siano stati riscontrati ancora pochi casi.

La scoperta della "variante inglese" nel paziente di Loreto è stata fatta ieri dai tecnici del laboratorio di Virologia dell’ospedale regionale di Torrette, diretto dal professor Stefano Menzo. "Abbiamo svolto un sondaggio tra i campioni raccolti nell’ultima settimana e abbiamo individuato non l’intero genoma virale, ma una sequenza parziale – spiega al Corriere Adriatico lo specialista -. Dalla piccola porzione abbiamo il fondato sospetto che si tratti della variante inglese, anche se per isolare il virus servirà ancora qualche giorno". Insomma, sebbene manchi ancora la certezza assoluta è stato comunque lanciato l'allarme visto che di questo ceppo del coronavirus si conosce ancora troppo poco, "ma i colleghi inglesi sostengono che abbia un potenziale infettivo maggiore della Covid che conosciamo, dunque passa più rapidamente da una persona all’altra. Da uno studio pubblicato sul sito dell’Ente europeo per la trasmissione delle malattie risulta che si è diffuso in Inghilterra con estrema velocità, come ha fatto in Italia la variante spagnola nella seconda ondata, partendo dai giovani in ultima età scolare per poi penetrare nel resto della popolazione".

 

Secondo il dottor Menzo fino a novembre della variante inglese non vi era certamente nessuna traccia nelle Marche. Il paziente di Loreto attualmente non presenta sintomi gravi ed è in isolamento domiciliare insieme ai suoi due familiari. L'uomo non si è recato di recente nel Regno Unito e l’Asur ha avviato un’indagine epidemiologica per tracciare la mappa del contagio.

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