capture 121 27122020 101053Delle oltre 224mila morti cardiovascolari registrate ogni anno in Italia circa 50mila sono imputabili al mancato controllo del colesterolo. Un pericolo molto serio, se si considera che l’80% di oltre un milione di pazienti a più alto rischio, nonostante gli attuali standard di cura disponibili, hanno valori molto al di sopra di quelli consigliati dalle più recenti linee guida europee. Un problema che rischia di aggravarsi anche per i controlli di routine saltati a causa della pandemia. Ma che potrebbe ridursi grazie all’arrivo di nuovi farmaci altamente innovativi, in grado di controllare i livelli di colesterolo troppo alti. Lo controllano anche nei pazienti “critici” che non riescono ad abbassarli con le statine.

Colesterolo, l’annuncio degli esperti

Una grande rivoluzione che potrebbe salvare in futuro 10mila vite l’anno da infarti o ictus per colesterolo “cattivo”. La buona notizia arriva dal congresso della Società italiana di Cardiologia (Sic). Gli esperti hanno annunciato che le due nuove molecole saranno disponibili in Italia già dal 2021 in ragione dei nuovi dati di efficacia fatti registrare in due studi già pubblicati sul New England Journal of Medicine. «Il colesterolo rappresenta uno tra i più importanti fattori di rischio cardiovascolare. È responsabile di 47mila decessi l’anno con una spesa sanitaria che arriva a 16 miliardi di euro per costi diretti e indiretti. Tenere più basso il livello di colesterolo “cattivo” fa ridurre i rischi di infarto e ictus. Quindi anche la conseguente mortalità». , afferma Ciro Indolfi, presidente Sic.

 

Gli effetti collaterali sono minimi

«Un problema sanitario – sostiene Pasquale Perrone Filardi, presidente eletto Sic – che potrebbe ridursi grazie ai nuovi super farmaci. Sono disponibili già dal 2021 e sono in grado di ridurre fino a un ulteriore 50% i livelli di colesterolo alto, con pochi effetti collaterali. Dunque ben tollerati per un utilizzo cronico». I risultati dei due trial dello studio Orion, pubblicati sul Nejm, mostrano che il nuovo farmaco, piccoli Rna interferenti, «determina una riduzione del 54 % di colesterolo Ldl (cattivo) senza nessun effetto collaterale su fegato e reni». Questo, «con solo due iniezioni sottocutanee l’anno come una vaccinazione che esige i suoi richiami», spiega Indolfi.

di Edoardo Valci per www.secoloditalia.it