capture 201 04012021 095059È giallo sulla somministrazione del vaccino alla regina Elisabetta e del principe Filippo. I sovrani da subito sono stati inseriti fra i primi soggetti da vaccinare, “per l’età e non per privilegio” sottolineò la stampa britannica, con una facilmente immaginabile imbeccata di Buckingham Palace. In quei giorni, era l’inizio di dicembre, molto si parlò anche del fatto che con ogni probabilità la Corona avrebbe trovato il modo di far sapere dell’avvenuta vaccinazione, in modo da dare l’esempio. Ora che però le dosi hanno iniziato a essere inoculate e la Gran Bretagna viaggia a migliaia di somministrazioni al giorno, dell’immunizzazione della 94enne Elisabetta e del 99enne consorte non si sa più nulla. “È questione privata”, si limitano a dire da Palazzo.

I reali che danno il buon esempio

Di più, il portavoce della Casa reale ha fatto sapere che sulla faccenda non vi saranno annunci e non saranno rilasciate dichiarazioni. Eppure altrove i reali si stanno ponendo in prima fila come testimonial per le campagne vaccinali: proprio oggi l’80enne regina Margrethe II di Danimarca ha fatto sapere di essersi vaccinata ieri e di essere ora in attesa della seconda dose, che le verrà somministrata tra tre settimane circa.

 

Il mistero sul vaccino di Elisabetta

La stessa Elisabetta, del resto, in passato si era prestata a sostenere una campagna vaccinale, infrangendo il protocollo del riserbo sui fatti medici reali. Nel 1957, infatti, fece sapere al mondo di aver vaccinato contro la poliomelite i figli Carlo e Anna, all’epoca di 8 e 6 anni. E proprio su Carlo, insieme agli altri membri più anziani della famiglia reale, si concentrano ora le attenzioni di media e sudditi. Il principe del Galles, che di anni ora ne ha 72, si sottoporrà al vaccino? E, soprattutto, farà sapere di averlo fatto per dare il buon esempio? Una domanda che vale allo stesso modo per Camilla, che di anni ne ha 73, o per Anna, giunta ai 70.

 di Luciana Delli Colli per  www.secoloditalia.it