capture 335 13012021 114121Cortocircuito nel politicamente corretto. Nel mirino dei liberal questa volta c’è la rivista Vogue, accusata di “razzismo” per aver mancato di rispetto alla vicepresidente degli usa Kamala Harris pubblicando due foto dal look eccessivamente “casual” della senatrice americana, facendola sembrare la pelle “sbiancata” e ritraendola con delle normali converse sneakers ai piedi. Come riporta l’Huffpost, Vogue, secondo la ricostruzione, ha deciso senza avvisare lo staff di Harris, di usare un ritratto più istituzionale per la copertina digitale e di riservare la foto contestata e “casual” per la copertina cartacea. Di lì a poco, infatti, “Vogue” ha pubblicato un’altra immagine meno casual della senatrice: Kamala Harris in tailleur pantaloni Michael Kors azzurro polvere e la didascalia “Mrs. America”.

Liberal infuriati con Vogue

Troppo tardi, per la polemica era già entrata nel vivo. Scegliendo quest’ultima foto, ha scritto il critico senior del Washington Post Robin Givha , la rivista non ha dato a Harris il “dovuto rispetto”. “Che disastro”, ha scritto Wajahat Ali, collaboratore di sinistra del New York Times. “[Il direttore di Vogue] Anna Wintour non deve davvero avere amici e colleghi neri”. Peccato che, come ha confermato il corrispondente della Cbs Vladimir Duthiers, sia il fotografo, sia il giornalista che si è occupato dell’articolo siano di colore. Il fotografo, infatti, è Tyler Mitchell, che è diventato il primo fotografo nero a scattare per una copertina di Vogue America quando ha fotografato Beyoncé per il numero di settembre 2018 della rivista. Mitchell ha pubblicato solo una delle copertine su Instagram, quella di Harris in abito blu.

 

Il cortocircuito del politicamente corretto

Ai liberal non basta che Kamala Harris sia finita sulla copertine di Vogue, storico periodico mensile fondato nel 1892 a New York da Arthur Baldwin Turnure: no, ci deve andare con un look che i fan del politicamente corretto ritengono consono. Le converse? No, non abbastanza alla moda per i palati fini della critica liberal. Che per la loro beniamina volevano ben altro. Come ricorda Fox News, Vogue, una rivista non certo filo-trumpiana o conservatrice, non voleva ferire o danneggiare l’immagine di Harris. “Al contrario – sottolinea l’emittente Usa –  ha confessato agli organi di stampa di aver usato l’immagine di Harris con le scarpe da ginnastica perché ha catturato la sua natura autentica e accessibile, che riteniamo sia uno dei tratti distintivi dell’amministrazione Biden-Harris”. Vogue, dunque, voleva catturare un’immagine di Kamala Harris accessibile e “popolare” ma i liberal hanno ritenuto quest’atteggiamento offensivo e “razzista”. Incredibile? No, per come ci ha abituato il politically correct, con il suo moralismo puritano e quel snobismo figlio dei salotti più chic.

Se a Kamala Harris le copertine sono piaciute, non è dato saperlo. Nel frattempo, la vicepresidente, riporta l’agenzia Agi, è intervenuta nel dibattito politico accusando il governo di aver usato due pesi e due misure nella risposta alle mobilitazioni di Black Lives Matter da una parte e all’assalto dei supporter di Donald Trump al Campidoglio. “Abbiamo visto due sistemi di giustizia, in uno dei quali gli estremisti sono stati lasciati prendere d’assalto il Campidoglio e un altro che ha gettato gas lacrimogeni sui manifestanti pacifici la scorsa estate”, ha detto Harris durante la presentazione delle nomine al Dipartimento di Giustizia, “sappiamo che questo è inaccettabile. Sappiamo di dover essere meglio di così?”.

di Roberto Vivaldelli per  https://it.insideover.com