SOLDII risparmi attesi dalle misure previste nel decreto saranno usati per avviare la sterilizzazione degli incrementi automatici di imposte. Però se in autunno non si trovano altre coperture il ritocco all'insù ci sarà. Quello sull'aliquota al 10% viene dimezzato limitandosi a spalmare i rincari sugli anni successivi. Rinviato in blocco anche il rincaro delle accise sulla benzina. Secondo il governo è la prima mossa per disinnescare le clausole di salvaguardia, cioè gli aumenti automatici dell’Iva destinati a scattare l’anno prossimo. Impegno ribadito la settimana scorsa dal ministro Pier Carlo Padoan, che si è rimangiato il via libera a un ritocco all’insù in cambio di una riduzione del cuneo fiscale. Ma, per ora, la certezza è una sola: il testo finale della manovra correttiva – firmata dal Quirinale ben 12 giorni essere stata ufficialmente varata dal Consiglio dei ministri – mette nero su bianco che nel 2018 l’aliquota ordinaria al 22% passerà al 25%, come previsto dall’ultima legge di Bilancio, a meno che in autunno non si trovino 14,6 miliardi di coperture alternative. In audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato il rappresentante dell’Ufficio parlamentare di bilancio, autorità indipendente che ha il compito di verificare le previsioni del governo, ha osservato che “appare di difficile realizzazione l’impegno a una disattivazione totale delle clausole”.

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dall'articolo di  per  ilfattoquotidiano.it

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