capture 047 12042021 141526Secondo me il ministro della Salute Roberto Speranza non è un pedagogo, ma un comunista, del resto l’ha sempre detto. Nel suo libro sul Covid che non è mai stato pubblicato, ma che ieri sera, per vie traverse, sono riuscito a leggere, ha detto che l’epidemia era una grande occasione per la sinistra, che avrebbe dovuto riformarsi. Invece qui si è capito che finché c’è Speranza non c’è più speranza.

Poi sul caso specifico non vedo perché se uno va all’estero rischia di contagiarsi di meno che in Italia. Posso andare in vacanza alle Maldive, ma se devo andare a trovare la mia fidanzata in Toscana, se tutto va bene, mi multano. E se insisto per non farmela fare, mi arrestano.

Non so ancora se il nuovo premier Mario Draghi, che già puzza di vecchio, utilizzi in parte Speranza come un bersaglio a freccette, oppure fa finta di nulla perché non sa che pesci prendere. Per qualsiasi provvedimento antipatico del governo c’è Speranza che è lieto di assumersene la responsabilità. I politici si danno dei ruoli, lui fa quello dell’uccello del malaugurio ed è contento di farlo, anche perché magari poi capitalizzerà…….. ! Speranza spera ma a noi, ahimè, non resta che attaccarci al palo: siamo senza speranza. Egli è un vero comunista. Egli scrisse un libro dei sogni in piena pandemia dove indicava la fine del tunnel. Poi lo ritirò perché la pandemia invece di fare dietrofront ha continuato a mietere vittime e contagi. A seguirlo in questa disavventura è stato il generale Paolo Figliuolo. Infatti mentre annuncia più vaccini per tutti, questi, vengono ritirati. “L’ha detto lui”. Ma non è che il generale Figliuolo, uomo di grande cultura, in questi ultimi mesi abbia frequentato la stessa scuola di Roberto Speranza? Chi non sta a sentire madre e padre….

 

 di Gaetano Daniele per www.ith24.it