capture 121 04052021 191310"Il nuovo idolo di Pd, Conte e 5 Stelle... bella roba". Dopo il monologo di Fedez dal palco della festa dei lavoratori contro alcuni esponenti della Lega per il Ddl Zan  ne è scaturita una vera e propria guerra, a colpi di audio pubblicati sui social. L'ultima denuncia è quella del Carroccio che sul profilo Facebook Lega - Salvini Premier scrive: "Nel giorno del 160esimo anniversario dell'esercito italiano riemergono le disgustose parole della canzone di Fedez Tu come li chiami. E questo vorrebbe dare lezioni all'Italia intera?".

Sotto al post un diluvio di commenti: "Vergognoso". "Vergogne da studiare". E ancora: "Nei testi che canta (per modo di dire)ci sono parole che usano teppistelli e delinquenti. E vuole dare anche lezioni di vita?". 

Come richiesto dal presidente Alberto Barachini, il direttore di Rai3, Franco Di Mare, sarà ascoltato a palazzo san Macuto domani.  A fronte delle accuse di censura contro la Rai, mosse da Fedez, lo stesso direttore della terza rete di viale Mazzini, difende la sua squadra: "Le dichiarazioni dell'artista sono gravi e infamanti parimenti a quanto sono infondate e il pubblico che segue Rai3 proprio perché la reputa una rete libera merita una risposta" e rimanda all'audizione in Vigilanza promettendo di "fare chiarezza" sulla vicenda. 

Il caso Fedez apre tuttavia una questione annosa in "mamma Rai", quella di una riforma più volte annunciata e che mai si è concretizzata. Il tutto in vista del rinnovo dei vertici che dovranno espletarsi entro il 30 giugno. Intanto entro giovedì mattina dovrebbe essere pronto l'elenco dei candidati al Cda Rai che hanno inviato il proprio curricula a Camera e Senato, e che, un mese dopo la pubblicazione, saranno votati dalle due Camere. In sostanza dunque il nuovo Cda non arriverà prima di giugno. Oltre ai 4 membri scelti dal Parlamento, nel Consiglio di amministrazione di viale Mazzini siedono due membri designati dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell'Economia, dal momento che il Mef è azionista di maggioranza, mentre l'ultimo consigliere è designato dai dipendenti della Rai. Sulle due nomine di competenza del Consiglio dei ministri è probabile, nelle prossime settimane, un incontro tra il premier Mario Draghi e il ministro dell'Economia, Daniele Franco. Il dossier, viene spiegato da fonti di maggioranza, sia pur ritenuto rilevante non è tra quelli urgentissimi per palazzo Chigi e il Mef. C'è tempo fino a giugno, viene fatto notare, spiegando che verranno attentamente vagliati i curriculum più meritevoli tra quelli recapitati alle Camere.

 

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