capture 001 09052021 102122Fedez scappa dal confronto tv? Matteo Salvini ospite di Bruno Vespa a Porta Porta sferra l'ennesimo colpo contro il rapper dopo il caso sul ddl Zan esploso durante il concertone del 1 Maggio: "Forse è più comodo fare un monologo e sfuggire al confronto" ha dichiarato il leader della Lega nel salotto di Rai 1. La risposta (social) del diretto interessato, che ha scatenato una vera e propria bufera a viale Mazzini, non è tardata ad arrivare: "Ma scusate, ora la priorità di un politico è fare un confronto tv con un rapper? La prossima mossa? - ha cinguettato su Twitter il marito di Chiara Ferragni - Fare una sfida di break dance? Io onestamente preferisco stare a casa con la mia famiglia patatoni miei". 

La polemica nata sull'esibizione al Concertone del primo maggio è "basata sulla manipolazione dei fatti" perché "la telefonata viene montata spostando domande e risposte e tagliata, così diventa un'altra cosa, con un tono e un significato completamente diversi" ha dichiarato con parole durissime il direttore di Rai3, Franco Di Mare, chiamato in audizione in commissione di vigilanza parlamentare.

"Questa manipolazione ha ottenuto nostro malgrado l'effetto desiderato, con una serie di adesioni ahimè un po' frettolose" ha lamentato il dirigente di viale Mazzini sottolineando che "nessuno si prende il tempo per una verifica più attenta, tutti sono stati vittime di una manipolazione, di una verità aggiustata "che ha fatto "il giro del mondo, dalla Bbc a Singapore".

 

Di Mare. poi ha ricostruito quanto accaduto a partire dalla prima serata del 30 aprile, quando viene inviata una mail da Massimo Bonelli di ICompany agli organizzatori dell'evento - i rappresentanti sindacali - e alla Rai, nella persona della vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani in cui si chiede un parere sul discorso di Fedez, giudicato da Bonelli 'duro, polemico, gratuito non in linea con il contenuto positivo del concerto né rispettoso di tutti gli artisti e conduttori'. Bonelli scrive di aver contattato il management 'chiedendo di rivedere il testo in modo che rispettando il legittimo sentire dell'artista non ne esasperi i toni e i concetti'. Questo "ci dimostra che la Rai non ha chiesto niente, la prima affermazione di Fedez è falsa, né la Rai ha fatto valutazioni".

In audizione si è parlato anche della famosa telefonata, fatta - ha evidenziato ancora Di Mare - da Bonelli, non dall'azienda. Capitani, era in disparte, poi si è avvicinata quando l'artista ha accusato la Rai di censura. La manipolazione in alcuni paesi è un reato e forse si configura come tale anche nel nostro quando si diffama una rete e un'intera televisore. Si tratta di un imbroglio".