capture 007 14062021 104325Parole cariche d'odio contro una bambina di 8 anni, solo perché è la figlia di Matteo Salvini: la denuncia del leader della Lega e la sua rabbia

I social sono uno strumento di comunicazione straordinario ma troppo spesso tra le loro pieghe si nasconde e prolifera l'odio, che sarebbe sbagliato considerare solo nella sua sfera virtuale. Sui social l'odio fomenta e il suo seme si diffonde, arrivando fino al mondo reale. Le minacce di morte scritte sui social dai leoni da tastiera, nascosti dietro uno schermo e dietro nomi di fantasia sono reali, così come lo sono gli insulti e le offese che, in molti casi, hanno portato alla morte soggetti fragili incapaci di reagire e di farsi scivolare addosso la cattiveria umana. Non è questo il caso di Matteo Salvini, che quotidianamente riceve decine di minacce anche se nei confronti del leader della Lega non si leggono attestati di solidarietà. A far maggior ribrezzo, però, è che a essere presa di mira è anche la figlia di Matteo Salvini, di soli 8 anni, come ha dimostrato il padre con un post social che, però, non ha ricevuto nessun tipo di solidarietà dal mondo politico.

"Verificato Il profilo di questo anonimo 'signore' è ancora attivo, dopo mesi dalla denuncia di queste minacce deliranti e vomitevoli contro una bimba di 8 anni, e la 'giustizia' italiana non ha ancora fatto e ottenuto nulla", ha denunciato Matteo Salvini su Twitter, mostrando alcuni dei messaggi pubblicati su Instagram nei confronti di sua figlia. Insulti e minacce come "le faccio schizzare fuori il cervello", "spero che un giorno sua figlia crepi", che vanno a colpire una bambina di 8 anni la cui unica "colpa" è quella di essere la figlia di Matteo Salvini. Tutto è nato da un post insieme a sua figlia, in cui Salvini chiedeva: "Quanto è bella la mia principessa?". Il leader della Lega ha già denunciato questo abuso nell'utilizzo, che lo stesso Instagram prevede tra le cause di sospensione del profilo dietro segnalazione, eppure quel profilo continua a essere attivo e a pubblicare cattiverie e oscenità nei confronti della minore.

 

Al di là del fatto in sé, sul quale Matteo Salvini non intende soprassedere, c'è un altro aspetto che non può passare inosservato e riguarda la diversità di trattamento attuata dai social network. Negli ultimi mesi sono tantissime le segnalazioni di utenti che vengono segnalati, sospesi o addirittura banditi a causa di post e commenti che vengono considerati offensivi dagli algoritmi e dai controlli di Facebook, Instagram e Twitter, solo perché non allineati al politicamente corretto. I commenti e le minacce di morte contro una bambina di 8 anni, invece, persistono senza sanzioni. "Tanti di voi sono stati sospesi dai social per un post o un aggettivo non gradito... Viva la Democrazia e la Libertà. Sempre", ha concluso amaramente Matteo Salvini.

di  per www.ilgiornale.it