capture 002 23072021 124145Alberto Zangrillo rassicura tutti sui numeri del coronavirus. E attacca il Corriere della Sera per essere fin troppo allarmista sull'argomento. "Dai dati ufficiali al 18 luglio 2021, in Italia i decessi da Covid 19 nei giovani (0,0083% negli under 30) sono in larga parte ascrivibili a soggetti fragili e non vaccinati. Trovi tutto, anche oggi, nelle prime 7 pagine del Corriere del Virus", ha scritto su Twitter il primario del reparto di terapia intensiva del San Raffaele di Milano. 

Non è la prima volta che Zangrillo se la prende col quotidiano diretto da Luciano Fontana. Già il 19 luglio l'aveva preso di mira per le esagerazioni sul Covid e per l'eccessivo numero di pagine dedicate alla questione. "A fronte di questi numeri reali, dedicare le prime 6 pagine del Corriere al Covid-19 equivale, a mio parere, a creare panico", aveva scritto sempre su Twitter.

 

In calce al commento, poi, il primario del San Raffaele aveva allegato anche la foto sugli accessi da coronavirus dal 10 al 17 luglio nel suo ospedale: 11 accessi totali su 1170 accessi per ogni causa (0,9 per cento di tutto il pronto soccorso). E ancora: 100 per cento non vaccinati con età media di 36 anni. Otto dimessi e tre ricoverati (0,3 per cento di tutto il pronto soccorso con età media 63 anni). In generale, Zangrillo non ha mai nascosto il proprio disappunto per i mezzi di comunicazione di massa: "Spaventare le persone con toni allarmanti andrebbe sanzionato. I media si sono innamorati del filone Covid. C'è un'enorme responsabilità di chi comunica: ad un qualsiasi personaggio in cerca di autore è sufficiente parlare di una delle 24 lettere dell'alfabeto greco e si ritrova scienziato".

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