capture 050 15092021 103033Il ddl Green pass Italia approda oggi in Senato dopo l’approvazione della scorsa settimana alla Camera e lo slittamento di 24 ore della discussione prevista per ieri in Aula. L’inizio è previsto per le 9.30, 103 gli emendamenti presentati sul ddl. Intanto, però, il governo procede spedito verso l’estensione del Green pass a tutti i lavoratori privati. Se il passaporto vaccinale sarà reso indispensabile per i dipendenti della pubblica amministrazione, i giornali oggi parlano di una misura “erga omnes” (forse anche per gli studenti over 12) già da metà ottobre con un decreto ad hoc che potrebbe arrivare la settimana prossima anche per i lavoratori del comparto privato, forse giovedì.

Green pass ai privati, Draghi sfida ancora Salvini

Ieri sera il premier Draghi sembra aver intanto dettato la linea: “Le cose vanno fatte perché si devono fare, non per un risultato immediato”, ha detto a Bologna. Per questo è necessario “dire molti no e pochi sì per evitare che tutto sia travolto dall’irresponsabilità”, ha aggiunto. Ancora incerta sul punto la posizione della Lega: “Prima di dire se sono d’accordo o non sono d’accordo voglio capire di cosa si sta parlando”, ha affermato il segretario del Carroccio Matteo Salvini, ospite di ‘Cartabianca’ su Raitre ieri sera, sull’estensione del documento verde a tutti i lavoratori.

 

Il no di Gorgia Meloni

Contrarissima, invece, Giorgia Meloni: “Penso che la continua estensione del green pass sia solo un’arma di distrazione per non far vedere che il Governo non si è messo in sicurezza sulla riapertura sulle due principali direttrici che c’erano”, ha detto la presidente di Fratelli d’Italia, parlando a Catanzaro.

“I mezzi di trasporto pubblici, il più grande cluster dall’inizio del Covid -ha spiegato- Sulle scuole, a parte l’acquisto di altre sei milioni di euro di banchi a rotelle e il problema di far vaccinare il rimanente dieci per cento di docenti, mi pare che soluzioni non ce ne siano. Una soluzione plausibile era l’areazione meccanica controllata: secondo moltissimi esperti se ci fossero nelle aule sistemi di areazione meccanica controllata non avremmo un alto rischio di contagio. Mi pare che il Governo non ci abbia neanche riflettuto e io lo proposi a Mario Draghi in persona”.

 di Lucio Meo per www.secoloditalia.it