capture 088 19092021 162519Siamo ancora in emergenza sanitaria? Dunque la Regione Toscana – a guida Pd – si regola di conseguenza, avviando i tagli alla sanità. Potrebbe sembrare un brutto scherzo, ma non lo è. Perché il presidente dem Eugenio Giani, assieme all’assessore alla Salute Simone Bezzini, ha comunicato ai direttori generali delle aziende sanitarie un piano a dir poco spaventoso. Come riportato da La Nazione, soltanto a titolo esemplificativo tra le richieste arrivate dalla Regione ci sono tagli per “cento milioni di spesa da qui a fine anno”.

Così la Regione Toscana avvierà tagli alla sanità

Ma come si è arrivati a questa incredibile decisione? A causa delle magre casse della Regione e al timore di un commissariamento. Già, di fatto se il bilancio della sanità toscana dovesse andare in default il rischio sarebbe proprio quello. A quel punto secondo la Regione a pagarne le conseguenze sarebbero i cittadini, poiché si vedrebbero ridimensionati i servizi. Al momento c’è un disavanzo di almeno 430 milioni, ma la cifra esatta fino al 31 dicembre non è quantificabile. Può darsi che “il buco” sia addirittura più grande. Nonostante questo Giani sostiene che non vi siano affatto “buchi”, visto che il bilancio si chiude nel 2022. Di sicuro c’è un problema però, e bello grosso.

A tal punto che pure la Cgil, non propriamente ostile a chi la Toscana la governa da decenni, si riunirà lunedì con gli altri sindacati Cisl e Uil. Si affronterà il tema dello stato di agitazione e le iniziative di mobilitazione che i sindacati intendono intraprendere prima possibile per impedire il blocco delle assunzioni. Anche perché in vista c’è il congelamento delle assunzioni oltre ai tagli alla spesa si dà che daranno il là al blocco dei pagamenti degli straordinari. Non solo, verranno anche chiusi in anticipo gli hub vaccinali.

Insorge il centrodestra 

“Il buco di 400 milioni c’è o non c’è? Come si pensa di risanare la passività? E soprattutto come verranno garantiti servizi e prestazioni senza le adeguate assunzioni?”, chiede il consigliere della Lega Marco Landi.

“A luglio è uscita la graduatoria del maxi-concorso Estar: circa 600 infermieri aspettano di essere chiamati dalla Regione Toscana. Sarebbero solo 50 gli infermieri arrivati alla Asl Toscana Centro a fronte degli almeno 137 richiesti dal direttore Marchese. E, addirittura, nessuno dei vincitori del concorso per la Asl Sud Est, cioè 135 professionisti, sarebbe stato chiamato”, tuona il consigliere regionale di FdI Francesco Torselli. “Intanto sono partite le sospensioni del personale sanitario non vaccinato: un problema che si somma all’ormai cronica carenza di personale. E Giani fa spallucce e si esalta per la digitalizzazione. Siamo al grottesco”, conclude Torselli.

Di Alessandro Della Guglia per www.ilprimatonazionale.it