capture 140 08102021 091150Siamo a Pomezia, alle porte di Roma, dove una studentessa di un istituto superiore si è sentita male in classe e ha, come si usa fare, chiamato la mamma per farsi  venire a prendere. Ma adesso c’è il Green pass, quindi tutto si complica, fino all’arrivo dei carabinieri.

Pomezia, senza green pass? Mamma rimane fuori

La ragazza, che frequenta l’Istituto superiore di Largo Brodolini secondo quanto riporta il Corriere della città, si è sentita male a scuola e voleva essere riaccompagnata a casa dalla mamma. Così l’ha chiamata. Per prelevare la figlia, la signora avrebbe dovuto solo firmare un modulo che consente agli alunni minorenni di uscire prima dell’orario della fine delle lezioni. Ma per poter firmare questo modulo, il genitore o chi ne fa le veci deve entrare nell’istituti. E senza Green pass l’accesso è vietato. Si da il caso che la mamma della ragazza malata non lo possedesse: quindi, i diligenti impiegati della scuola si rifiutavano di far uscire la ragazza. La cosa ha così degenerato che sono stati costretti ad intervenire i carabinieri.

 

La “trovata” dei carabinieri

I militari, da par loro, hanno suggerito una “trovata” semplice ma sicuramente intelligente: quella di far uscire la ragazza con il modulo in mano fuori dal plesso per farlo firmare alla madre e poter andare via. L’assurdità di questa situazione creata dalla certificazione verde e dall’applicazione a mò di sceriffo di tutte le norme che la circondano genera eventi paradossali come questo: e se la ragazza avesse, ad esempio, avuto la febbre proprio perché affetta da Covid? Era meglio farla stare ore in un Istituto a poca distanza dai suoi compagni, piuttosto che farla andare via con la madre dopo aver firmato un modulo? E soprattutto, si può privare una madre del diritto di portare via suo figlio da scuola, perché c’è la barriera del Green pass?

di Ilaria Paoletti per www.ilprimatonazionale.it