capture 032 11112021 094703Ad essere generosi, potremmo parlare di pensiero critico contro monopensiero dominante. Non fosse che il confronto, in pratica, è come se non ci fosse stato. Ieri sera, ospite di Otto e mezzo su La7, Massimo Cacciari ha infatti criticato duramente l’atteggiamento di Lilli Gruber: “Perché mi invita? Se vuole parlare lei, si risponda lei. Perché mi invita? Io mica ho bisogno di venire a La7. Mi faccia parlare, se fa la domanda e risponde lei”.

Il filosofo sbotta: “Sono stufo di questo nebbione del Covid, non si parla d’altro”

E ancora: “Sono stufo di questo nebbione del Covid: non si parla di Pnrr, di giovani, di inflazione…”. La Gruber è apparsa allora visibilmente imbarazzata e ha tentato una replica piuttosto blanda. D’altronde Cacciari – prima di sbottare – non aveva fatto altro che sottolineare la necessità di offrire opinioni diversi sulla gestione del Covid, senza però avere un particolare interesse a discutere sul tema.

 

“Ricevo decine di messaggi da parte di scienziati, che mi dicono ‘siccome sei l’unico che fanno parlare in televisione su questi temi, vai e cerca di spiegare qualcosa. Ma non è il mio mestiere”, aveva infatti detto Cacciari. “Io, come sa, non invito i no vax nella mia trasmissione..”, aveva ribattuto la Gruber”. A quel punto il filosfo si è visibilmente inalberato: “Ma cosa c’entrano i no vax? Sto parlando di immunologi, vuole i nomi e i cognomi? Vuole che le spieghi cosa dice il professore emerito dell’Università di Nottingham sui rischi del vaccinare i bambini?”.

Cacciari vs Gruber e Telese: “Pongo dubbi che vengono tacitati”

Ma nulla, la Gruber, coadiuvata da Luca Telese in studio, ha assunto il solito atteggiamento sprezzante nei confronti di chi non si allinea al verbo unico. “Io pongo interrogativi e dubbi che vengono tacitati”, ha detto Cacciari.
A questo punto però “sono stanco di ripetere cose dette infinite volte. Forse è il vaccino che non basta, a questo punto. L’Europa è il continente con il più alto numero di vaccinati rispetto alla popolazione. E siamo alla quarta ondata. Se continuiamo con la solfa della verità unica e non diamo nessuna informazione completa, che permetta una scelta consapevole, è lesivo della dignità umana e della persona”.

di Alessandro Della Guglia per www.ilprimatonazionale.it