Papa Francesco 0Papa Francesco  - come abbiamo visto - fa propaganda a favore dello Ius Soli e dell’immigrazione selvaggia. In un’anticipazione del messaggio che invierà in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato del prossimo 14 gennaio, dal tema “cogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati”, Bergoglio spiega come “nel rispetto del diritto universale a una nazionalità questa va riconosciuta e opportunamente certificata a tutti i bambini e le bambine al momento della nascita”.  Peccato che le leggi del Vaticano, come si legge su Italia Oggi, lo smentiscano. Lo Stato Pontificio è infatti una nazione blindatissima.

Qui non si entra: è questa la legge del Vaticano. Lo prevede esplicitamente il diritto vigente nella stessa Nazione. La legge CXXXI (131) sulla cittadinanza, la residenza e l' accesso, promulgata da Benedetto XVI il 22 febbraio 2011, all' art. 1 sull' acquisto della cittadinanza stabilisce che cittadini dello Stato della Città del Vaticano  siano: i Cardinali residenti nella Città del Vaticano in Roma, i diplomatici della Santa Sede; coloro che risiedono nella Città del Vaticano in quanto vi sono tenuti in ragione della carica o del servizio.

In soldoni: se una donna immigrata partorisce a "casa" di Bergoglio, il nuovo nato non è automaticamente un cittadino vaticano. Questo perché il Vaticano non prevede, nelle sue norme, il diritto di cittadinanza per ius soli.

Capito Bergoglio?

 

da liberoquotidiano.it 

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