capture 039 03012022 110850Sembra ormai confermato: per motivi legati al vaccino, «al 99%» il 20 volte campione slam Novak Djokovic salterà la Atp Cup in programma a Sydney a partire dal prossimo 1° gennaio. Lo rivela il sito serbo Blic Sport, riportando che il fuoriclasse del tennis mondiale salterà la competizione a squadre. Nessuna conferma, per ora, riguardo l’Australian Open, anche se Blic ipotizza che Djokovic si pronuncerà in merito prima della fine dell’anno. Il giocatore si trova attualmente a Belgrado per trascorrere il Natale con la propria famiglia e partecipare ad eventi organizzati dalla sua Fondazione.

Djokovic al 99% non parteciperà all’Atp

Sempre su Blic la cronista sportiva Jelena Medic riporta le dichiarazioni di una fonte vicina al tennista: «Novak al 99% non andrà a giocare l’ATP [Cup]. Si sta allenando, ma ha deciso di saltare questa competizione».

Nessuno sa se si sia vaccinato o meno

«Di questi tempi le persone si spingono troppo oltre nel prendersi la libertà di fare domande e giudicare una persona», aveva in precedenza dichiarato Djokovic alla stampa serba. Il tennista, da tempo critico nei confronti di pass e obblighi vaccinali più o meno surrettizi, non vuole rivelare se si sia sottoposto al vaccino o meno. «Qualunque cosa tu dica “sì, no, forse, ci sto pensando’”, ne trarranno vantaggio. Certo che voglio andare, l’Australia è il mio torneo del Grande Slam di maggior successo. Voglio competere. Amo questo sport e sono ancora motivato. Il mio manager, che è in contatto con la Australian Tennis Federation, mi dice che stanno cercando di migliorare le condizioni per tutti, sia per chi è stato vaccinato sia per chi no». E conclude: «C’è molta divisione nella società, tra chi è vaccinato e chi no. Questo per me è terrificante».

 

Il nodo della questione risiede nelle misure anti Covid altamente restrittive promulgate dal governo australiano. Il quale ha messo bene in chiaro che ai giocatori del torneo non verranno concesse deroghe in merito alle regole per la vaccinazione contro il Covid-19.

di Cristina Gauri per www.ilprimatonazionale.it