capture 001 21012022 101027Attenzione, avverte Andrea Crisanti in collegamento dall'Inghilterra con Corrado Formigli PiazzaPulita, su La7. "Vaccinati non significa protetti", dice il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova: "Ci sono milioni di persone che anche se hanno fatto la vaccinazione non sono protetti", precisa Crisanti. "Dobbiamo pensare alle persone fragili, a chi ha superato 85 anni, ai trapiantati. Non necessariamente i vaccinati coincidono con i protetti".

Quindi, ragiona il professore, prima di allentare le misure e ridurre i giorni di isolamento e di quarantena - come chiedono per esempio Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna, e l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato entrambi ospiti di Formigli - per chi ha fatto le tre dosi di vaccino anti-Covid, bisogna pensare che una parte della popolazione, pur avendo fatto le vaccinazioni resta a rischio.

 

"Non vorrei si confondesse la rimozione delle restrizioni con l’eliminazione delle misure che devono impedire agli infettati di contagiare: se una persona in quarantena, non deve essere libero di andarsene in giro. Con le 3 dosi, il contagio da variante Omicron produce un’infezione che dura 3-4 giorni. Nella maggior parte dei casi, una persona che è positiva dopo 6-7 giorni difficilmente infetta". 

Ma non si può affermare con certezza, sottolinea Crisanti, che chi è vaccinato e diventa positivo dopo cinque giorni o una settimana non sia più contagioso. Insomma, chiosa Formigli: "Il tema sono sempre i fragili...".

www.liberoquotidiano.it