Partito a gennaio per protestare contro l’obbligo vaccinale per i camionisti che fanno la spola tra Canada e Stati Uniti, il Freedom Convoy è diventato un più ampio movimento di protesta che sta raccogliendo sostegni politici e fondi anche dagli Stati Uniti.
Un sito di crowdfunding raccoglie 3,5 mld di dollari per Freedom Convoy
Basti pensare che dopo non aver potuto ricevere i diversi milioni di dollari raccolti con GoFundMe, ora il movimento – animato da molti gruppi dell’estrema destra nordamericana – si è rivolto ad un sito cristiano di crowdfunding che in due giorni ha raccolto oltre 3,5 milioni di dollari.
Proteste anche davanti al Parlamento della Nuova Zelanda
Sulla scia della protesta di Ottawa, centinaia di manifestanti sono scesi in piazza anche davanti al Parlamento della Nuova Zelanda. Bloccando la circolazione nel centro di Wellington. Il “convoglio per la libertà” con camion e camper si è radunato fuori dal Parlamento a Wellington in vista del primo discorso dell’anno del primo ministro Jacinda Ardern.
Trump e i repubblicani esaltano la protesta dei camionisti
Il premier canadese Justin Trudeau accusa le proteste dei camionisti no vax che stanno paralizzando Ottawa di essere “contro la nostra economia e democrazia”. Ma oltre confine, negli Stati Uniti, non solo Donald Trump ma anche altri esponenti repubblicani esaltano la protesta.
Ted Cruz: quei camionisti sono degli eroi
“I camionisti canadesi sono degli eroi, dei patrioti, marciano per la nostra libertà, stanno difendendo il Canada ma anche l’America”, ha detto il senatore Ted Cruz, affermando che “il governo non ha il diritto di costringerti a rispettare nessuno dei suoi obblighi arbitrari”.
Sin dal suo esordio, ormai quasi due settimana fa, la protesta del Freedom Convoy è stata legata agli Stati Uniti, a partire dal fatto che a farla esplodere è stata la misura che impone ai camionisti che fanno spola sul confine siano vaccinati, allargandosi poi ad un movimento più ampio contro le misure anti Covid.