capture 043 03102022 125412Loro sono un gruppo femministe famoso, con un nome famoso. Si chiamano “non una di meno”. Si chiamano così perché sono ragazze che tengono all’unità, alla tolleranza. Giusto, no?

Le donne iraniane? Alle femministe italiane non interessano

Ieri si sono riunite per dar vita a una manifestazione nel centro di Roma. No, no, non per protestare contro la strage di donne che sta avvenendo in Iran, dove ammazzano quelle che protestano contro l’obbligo di portare il velo e anche di portarlo in un certo modo. Per ora questo dettaglio nella lotta delle donne non interessa molto. Si vedrà magari tra qualche anno. Loro sono preoccupate per l’aborto in Italia. Temono che venga vietato dalle destre. Anche se le destre, il centrodestra, i berlusconiani, i salvinisti e i meloniani non hanno mai minacciato di toccare la legge sull’aborto. Però, sai com’è: son di destra, forse fascisti, sicuramente pericolosi per le donne, anche se a guidarli, per la prima volta nella storia d’Italia, c’è una donna.

 

“Non una di meno”: la piazza anti-Giorgia ma anche anti Laura

Ieri sono andate in piazza, parecchio arrabbiate. E chi hanno incontrato? Un idolo del femminismo, un’icona, una capitana di lungo corso. Addirittura un’ex presidente della Camera che sta lì a fianco a loro, anche lei per dire basta con questa Meloni che vorrebbe abolire l’aborto o forse no, forse non vuole abolirlo ma insomma non cambia molto perché sempre Meloni è. Basta, basta col governo reazionario di Giorgia, che veramente poi il governo in carica è il governo Draghi, però sai, meglio portarsi avanti.

Chi sono le femministe che hanno “epurato” la Boldrini

Voi dite: sarà stato un trionfo per la Boldrini. Sbagliato. Cosa hanno fatto queste di “non una di meno”? hanno detto: beh, forse ci abbiamo ripensato: “una di meno. Cioè tu: vattene!”. Ma come vattene? Io sono Boldrini, la mitica Boldrini!
Lei pensava che dovessero essere i fascisti a cacciarla dalle piazze.Macché. Sono le femministe, feroci e arrabbiate come non mai. E perché la cacciano? Dicono che lei sia una rappresentante del parlamento, e che il parlamento sia l’istituzione che governa, e il governo è di destra e meloniano, è guidato da una donna, anche se non è ancora vero, e quindi è antifemminista, e quindi anche lei, la Boldrini, è antifemminista ed è nemica di questa piazza di Non una di meno, e quindi, sì, una di meno e pussa via. Vedi certe volte che danni che fa il sillogismo aristotelico!

Povera Laura, cacciata fuori con disonore: non una di meno

Povera Boldrini. Spalanca i suoi occhietti sempre dolci e gentili, tende le orecchie, è stupita, è disperata. Cerca di dire che il problema vero è la distribuzione della pillola del giorno dopo, e poi si arrampica su quel fatto delle Marche, perchè pare che nelle Marche ci sia gente antiabortista più della Corte suprema americana, e insomma…
Insomma niente. Quelle sono tutte d’accordo. Giovanissime, ragazzine, combattive. Non recedono. Le chiedono: cosa rappresenti, tu? Lei risponde: i miei principi e miei valori, quello rappresento. Bene, rispondono: non sono i nostri. Fuori di qui!
Ma poveretta. Vedi tu cosa le doveva capitare. Vi ricordate quella famosa frase di Pietro Nenni contro i forcaioli? Diceva: attento, forcaiolo, tu sei puro ma prima o poi arriverà uno più puro di te e tu epurerà!
Già, è successo proprio così alla povera Boldrini. Quelle ragazze erano purissime, femministissime, intransigentissime, e l’hanno buttata fuori con disonore.
Ora il gruppo ha cambiato nome. Si chiama non una di più.

 di Hoara Borselli per www.secoloditalia.it