Nessuno si vuole prendere la responsabilità dell'aumento delle pensioni a 67 anni, ma nessuno è in grado di cancellare lo scatto del 2019. Come era prevedibile, il dato Istat sull'aspettativa di vita che ha innescato il balzo di 5 mesi ha dato vita a serie di prese di distanza, tutte politiche e poco concrete. Il Pd, dopo le aperture del ministro del Lavoro Giuliano Poletti si è di fatto schierato per un rinvio della decisione.

 

La presa di posizione più importante ieri è stata quella del vicesegretario del partito Maurizio Martina, che ha chiesto il «rinvio dell'entrata in vigore del meccanismo» e l'attuazione dell'accordo governo-sindacati sulle pensioni. «Non tutti i lavori sono uguali. E non tutti i lavoratori hanno la stessa aspettativa di vita per le mansioni che fanno. Le norme volute dal governo Berlusconi e poi modificate dal governo Monti sull'aumento automatico dell'età pensionabile vanno riviste», ha spiegato.

La dichiarazione del ministro dell'Agricoltura ha raccolto senza problemi il plauso dei sindacati e di Mdp, fresco di uscita dalla maggioranza. Ma la realtà è più complicata di quella descritta dal Pd.

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dall'articolo di     per ilgiornale.it

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