Cateno De Luca, eletto con l'Udc, avrebbe messo in piedi un'associazione a delinquere. Le Fiamme Gialle: "Ha evaso 1,7 milioni di euro". Evasione fiscale. È questa l'accusa mossa a Cateno De Luca che, dopo essere stato eletto domenica scorsa nelle file dell'Udc, è finito in manette questa mattina. Stando alle articolate e complesse indagini coordinate dalla procura di Messina, il neo deputato dell'Assemblea regionale siciliana, che è stato arrestato insieme al presidente della Federazione piccoli imprenditori Carmelo Satta, avrebbe messo in piedi una associazione a delinquere per evadere un milione e 750mila euro.

 

"Di processi ne ho già fatti 14 - ha detto mentre lo arrestavano - ora faremo il quindicesimo...". Politico di Fiumedinisi, nel Messinese, eletto con 5418 voti nelle file dell'Udc in provincia di Messina, De Luca è finito in manette ad appena due giorni dalla sua elezione. A emettere l'ordine di arresto è stato il gip di Messina che lo accusa di evasione fiscale. Secondo le indagini della Guardia di Finanza, l'esponente dell'Udc avrebbe messo in piedi "un complesso reticolo societario facente capo alla Federazione Nazionale Autonoma Piccoli Imprenditori e alla società Caf FE.NA.PI.". Quest'ultima s.r.l. sarebbe riconducibile, "direttamente o indirettamente", allo stesso De Luca e a Satta e sarebbe stata usata, nel corso del tempo, per creare "un sofisticato sistema di fatturazioni fittizie finalizzate all'evasione delle imposte dirette ed indirette".

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dall'articolo di   per ilgiornale.it

 

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