Primi contatti tra la nuova sinistra e i grillini, che guardano con interesse a Pietro Grasso. IlMdp a Ostia AlfredoDAttorre banco di prova è il voto sul Jobs Act. Dopo gli ammiccamenti in Sicilia, adesso è Ostia a creare un avvicinamento tra Mdp e M5s. Alfredo D'Attorre lo dice senza troppi giri di parole. Risponde al telefono in una pausa dai lavori d'Aula dopo che ieri c'è stata l'assemblea del partito: "Tra la candidata di Giorgia Meloni e di Casa Pound (Monica Picca ndr) e quella del Movimento 5 Stelle (Giuliana Di Pillo ndr), i nostri elettori voteranno 5Stelle. E vorremmo che anche Matteo Renzi dicesse da che parte sta il Pd". Inizia così la costruzione di una possibile intesa, anche forse sul piano nazionale, due giorni dopo il risultato delle urne siciliane che ha decretato la vittoria del forte blocco di centrodestra.

I pentastellati sanno che, per vincere il ballottaggio a Ostia, un endorsement da sinistra può essere utile. Tra l'altro è da quella parte che i parlamentari M5s iniziano a guardare per possibili convergenze future, soprattutto se dovessero ricevere l'incarico per formare il governo dopo le prossime elezioni politiche. Nessuna alleanza prima del voto, ma "convergenze in Parlamento per non sprecare l'opportunità di andare a Palazzo Chigi sono necessarie", si ragiona in ambienti M5s che escludono ormai contatti con la Lega Nord "dopo che ha sostenuto gli impresentabili in Sicilia". Bensì i grillni guardano con interesse a Pietro Grasso, come in fondo sull'Isola non avevano escluso possibili sintonie con Claudio Fava.

.....................

dall'articolo di Gabriella Cerami  per  huffingtonpost.it

 

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna