La mappa dei collegi per andare al voto c'è, seppur provvisoria e ancora oggetto di possibili modifiche, dal momento che anche il governo ha segnalato alcune "possibili criticità". Quei punti su cui, con ogni probabilità, i ministri non hanno trovato l'accordo. Intanto l'esecutivo, durante un'apposita riunione, ha approvato il decreto legislativo che, in base ai calcoli demografici, disegna la geografia dei collegi previsti dal Rosatellum. Ora il testo viene trasmesso alle Camere dove vi è una commissione che deve esprimere il suo parere non vincolante.

Tuttavia il Consiglio dei ministri, nel licenziare il testo redatto dalla commissione di esperti guidata dal presidente dell'Istat Giorgio Alleva, ha aggiunto un allegato segnalando alcuni collegi che possono essere soggetti a modifiche. Adesso la palla passa ai partiti.

In pratica il governo avrebbe deciso di non intervenire sulla mappa disegnata dagli esperti, anche perché già ieri erano emerse diversità di vedute tra i partiti di maggioranza. Dunque ha scelto di lasciare alle Camere la facoltà di indicare correzioni. I margini esistono poiché in ogni collegio ci può essere una oscillazione del 20% rispetto alla popolazione media. Ed è qui che si può intervenire con possibili modifiche.

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dall'articolo di Gabriella Cerami per huffingtonpost.it

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